La Volta Buona, pagelle 3 dicembre: il digiuno di Can Yaman (7), Francesca Inaudi è una doula (10)

Dalle ben note diete raccontate da Caterina Balivo alla camera ardente di Nicola Pietrangeli, fino al racconto inatteso di Francesca Inaudi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

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Caterina Balivo dà il benvenuto a pubblico e ospiti guardando al Natale. Dicembre è iniziato e, ovviamente, siamo un po’ tutti presi dalle varie preparazioni. Da un lato i regali e dall’altro le tante ricette da mettere in pratica.

È un mese particolare, come tanti in realtà in Italia, in cui si mangia un po’ senza regole. Ecco, dunque, che le tante proposte di diete miracolose tornano a fioccare ovunque. Proprio da qui ha inizio la puntata del 3 dicembre, arricchita poi da altre tematiche, come Sanremo 2026 e l’ultimo saluto a Nicola Pietrangeli.

La dieta sgonfia-pancia. Voto: 3

Voto 3, come i tre giorni che servirebbero per smaltire i maxi pranzi e cene che andremo a concederci. La dieta comprende alimenti ricchi di antiossidanti, così da sentirsi più leggeri. Un regime da seguire anche prima delle festività:

  • colazione con caffè o tè, anche se meglio infuso con zenzero e limone, senza zucchero;
  • pranzo con due grossi pomodori cotti e sbucciati, privati dei semi, un caffè o tè verde e un infuso (aggiuntivo, non sostitutivo) di zenzero e limone, senza zucchero;
  • spuntino con un infuso di zenzero fresco, grattugiato, in acqua calda, con qualche goccia di limone;
  • cena  con zucchine cotte a vapore, condite con un po’ di coriandolo o prezzemolo, con un infuso di zenzero e limone a seguire.

Cosa ne pensa il professor Calabrese? “Questa è una dieta vegana ma forse questa biologa produce lo zenzero”. Ci sono però altri consigli provenienti dal web, come il consumare castagne con verdure e legumi. Il prof è un po’ scettico rispetto a queste soluzioni, preferendo un generale equilibrio a 3 giorni di dieta ferrea. Non si tratta però di soluzioni malsane.

Il digiuno di Can Yaman. Voto: 7

Vuoi perdere 10 kg? Fatti scritturare per Sandokan. Can Yaman ha raccontato d’aver perso ben 10 kg, circa, in 30 giorni: “Non ho quasi mangiato, in pratica”. La produzione lo aveva visto fin troppo muscoloso e, per quanto atletico e scattante, il Sandokan raffigurato doveva essere un po’ più “asciutto”.

Ecco la sua dieta: “Ho praticato il digiuno intermittente, quindi 16 ore senza cibo e nelle restanti 8 mangiavo cose molto noiose, dal tofu ai legumi”. Ha così superato in fretta il primo ostacolo, dedicandosi poi al mantenimento del peso e della forma fisica, ma soprattutto agli allenamenti mirati.

Mi allenavo tre volte al giorno, a stomaco vuoto. Facevo tapis roulant, poi doccia al volo e in palestra per un allenamento intenso. Pranzo, riposo e terzo allenamento, così da potermi dedicare a coreografie e copioni”.

Farmaci per perdere peso. Voto: 6

Giovanni Ciacci ha raccontato la propria storia in studio. Ha perso 56 kg in un anno, passando dalle pasticche alle punture, sotto stretta osservazione medica. Un sistema che gli ha consentito di evitare per due volte di sottoporsi alla chirurgia bariatrica.

C’è però un’altra faccia della medaglia: “Recentemente mi si è abbassata di molto la vista”. Il professor Calabrese ha spiegato come questa sia una problematica legata soprattutto ai soggetti diabetici. Di fatto è colpa di un abbassamento fin troppo repentino della glicemia, causando delle arteriopatie retiniche: “Molto spesso il problema è la quantità del farmaco, non la frequenza. Impiegherà più tempo a perdere peso ma ci saranno minori danni”.

Il racconto di Simone Sabani. Voto: 8

Con grande onestà, Simone Sabani (figlio del compianto Gigi Sabani) ha ricordato gli anni di dolore vissuti quando era molto giovane a causa dei kg in eccesso. Non era felice e doveva fare i conti con il mondo esterno, che lo derideva ed escludeva.

Negli anni è arrivato a superare i 70 kg in sovrappeso. Ha parlato di uno stato mentale, in cui chi vive questa condizione pensa che tutti intorno lo giudichino per quell’aspetto specifico. Una spirale dalla quale è difficile liberarsi.

“Mio padre era preoccupato. Mi chiamava ‘i suoi figli’. Vedeva che non ero felice. È stato un lungo percorso, che nel 2014 mi ha portato poi alla palestra. Prima, però, pagavo l’annuale e non ci andavo mai”.

Paola Saluzzi ricorda Luca Giurato. Voto: 8

Dalla sua morte a oggi, Paola Saluzzi non ha mai perso occasione per ricordare Luca Giurato, raccontando svariati aneddoti. Questo è triste e dolce al tempo stesso: “A volte ci si punisce non mangiando. Lui si arrabbiò e mi disse ‘adesso fai colazione’. Io mi ritrovai il suo metro e novanta dinanzi e fece scattare in me nuovamente questa voglia di riprendere a mangiare. Il cibo è salute e a Luca piaceva condividere con gli altri”.

I Big di Sanremo 2026. Voto: 5

Impossibile non parlare delle scelte di Carlo Conti per il Festival di Sanremo 2026. Come al solito, la lista ha spaccato il Paese. Al di là dei soliti “ma chi è questo/a?”, sui social è stato accusato d’aver voluto aggiungere un po’ a occhi chiusi dei nomi provenienti dal feed Instagram. Tra i delusi c’è anche Giancarlo Magalli: “Spero le canzoni mi stupiscano, perché i nomi non lo hanno fatto. Non capisco poi questa mania del rap”.

Il Principe Alberto ricorda Nicola Pietrangeli. Voto: 10

Oggi l’ultimo saluto a Nicola Pietrangeli, con la famiglia che ha poi disposto dei funerali in forma privata. Tanti i nomi eccellenti che si sono recati presso la camera ardente. Spicca il Principe Alberto di Monaco, che si è così espresso:

“Era soprattutto un amico di famiglia. Lo conoscevo da molti anni. Era un uomo splendido e ci tenevo a essere qui, anche per la famiglia. Sono molto emozionato. Ci siamo visti spesso, ovunque, da Roma a Parigi a Monaco. Un ricordo? Lui è sempre stato presente nei momenti più importanti della mia vita”.

Francesca Inaudi è una doula. Voto: 10

La ben nota attrice Francesca Inaudi ha raccontato un aspetto molto particolare del suo percorso personale. Al di là della carriera, la vita l’ha spinta a prendere una decisione importante: diventare una doula.

“Si tratta di una figura poco nota in Italia. Una figura fondamentale, non medica, che segue la donna nel percorso della gravidanza, del parto e del post parto. Utilissima per dare tutte le informazioni necessarie per dare consapevolezza alle donne su cosa possono scegliere”.

Tutto ha avuto inizio con il suo parto, sei anni fa, tutt’altro che facile. Difficoltà vissute anche all’inizio della gravidanza e poi, al momento della nascita, il piccolo era podalico e sono dovuti intervenire con un cesareo d’urgenza, con battito perso durante l’evento.

“Per me è stato molto faticoso, considerando quanto sia duro il cesareo sul corpo. C’è stato poi il Covid e una guida mi sarebbe servita. Per fortuna ora di doula se ne parla sempre di più”.

 

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