L’avevano promesso, su Instagram, e sono tornati davvero: “Benvenuti alla prima – e ultima – puntata di Cinque minuti senza Bruno Vespa!“. Una puntata pilota, introdotta da Fabrizio Biggio, ma concepita per accendersi e spegnersi da sola, senza promessa di serialità, ma condotta in perfetto stile Fiore. Lo scenario è quello di Cinque Minuti, ma Vespa resta fuori campo fino al finale; la scena, per una volta, è tutta per la coppia Fiorello–Biggio che sta per tornare con la seconda stagione del progetto che avevano portato in onda con successo appena qualche mese fa.
Fiorello torna su Rai1
Quando si tratta di Fiorello, tutte le regole vengono sovvertite. E si introducono novità. Come quella di utilizzare la tv, peraltro nella fascia più ambita del momento, per promuovere un contenuto radiofonico. La Pennicanza torna infatti lunedì su Rai Radio2 alle 13,40. L’operazione è dichiaratamente autopromozionale ma niente è lasciato davvero al caso, nemmeno quello che lo showman ha deciso dire nello spazio concesso da Rai1 per il lancio del suo show che riparte.
“Posso tutto, sono Fiorello!” scherza lui, giocando con il suo stesso mito e trascinando Fabrizio Biggio in un terreno che per chiunque altro sarebbe stato scivoloso: “Otto Sanremo, ho ballato con Roberto Bolle e la Fracci, persino il ballo del Qua Qua con John Travolta! E sai chi ha portato Carlo Conti in Rai? Io! De Martino no, quello è stato Amadeus”.
L’arrivo di Bruno Vespa
La gag culmina con un’irruzione nello studio di Bruno Vespa e una battuta che per chiunque altro sarebbe stata assurda: “Sento odore di Governo”. Biggio tenta una replica, poi si ferma al volo: “Ma sei impazzito? Su Rai1? In un attimo ci ritroviamo su RadioTre a parlare di Čechov!”.
La sfilata di ospiti segue un copione invertito: non vengono in tv per promuoversi, ma per amplificare un unico messaggio – il ritorno de La Pennicanza su Rai Radio 2. L’unico a infrangere la regola è proprio Bruno Vespa, che riappare sul finale per presentare il suo nuovo libro, Finimondo, riportando per un attimo lo studio nella sua dimensione abituale. Tra le presenze più piacevoli spunta anche Raoul Bova, nelle fattezze di Luciano Pavarotti.
Il traino ad Affari Tuoi
Il tempo incalza ma c’è spazio per tutti. Noemi canta ma a velocità doppia, Stefano De Martino che compare a schermo per ricordare ai conduttori di togliere il disturbo prima di Affari Tuoi, e persino le versioni fasulle di Gerry Scotti e Samira Lui con un gioco a indovinare la frase “Sai chi ti saluta?”.
Fiorello gioca ancora e i cinque minuti diventano dieci: “Stamattina in sette minuti hanno rapinato il Louvre, quindi possiamo fare qualsiasi cosa!”. E ancora frecciate politiche: “Sai a chi farei scrivere la manovra? Al Dottore di Affari Tuoi”. Cinque minuti (o qualcosa di più) e tutto finisce. Rosario Fiorello è tornato e il suo patto con il pubblico è ancora una volta rispettato. Perfino con quello della Radio, che non ha mai abbandonato davvero, e che lo aspetta da lunedì 20 ottobre dalle 13,40 con La Pennicanza, proprio all’ora del pisolino pomeridiano.