Re Carlo, le prime parole sul cancro: “È spaventoso ma dona una nuova luce”

Il sovrano ha deciso per la prima volta di parlare della convivenza con il tumore, che lo attanaglia da un anno: dalla paura a un diverso sguardo sulla vita e le sue priorità

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 1 Maggio 2025 07:00

Re Carlo ha preso una decisione molto importante sotto l’aspetto personale. Per la prima volta da quando ha ricevuto la scioccante diagnosi tumorale, ha condiviso pubblicamente la propria esperienza con il cancro. Le sue parole sono state molto toccanti e hanno gettato luce sulla sua condizione emotiva, oltre che fisica.

Il messaggio di Re Carlo

Questo toccante momento è avvenuto attraverso un messaggio scritto, che Re Carlo ha deciso di diffondere in occasione di un evento a Buckingham Palace dedicato alla ricerca oncologica. Il tutto mentre accoglieva con la Regina Camilla alcune associazioni impegnate nel sostegno ai pazienti.

Sappiamo che il sovrano è tornato ormai da un po’ all’attività pubblica regolare, sostenendo anche degli impegni fuori dal Regno Unito, come il recente viaggio in Italia. Ciò non vuol dire, però, che abbia concluso il suo percorso di cure, anzi.

Ha scelto di non condividere dettagli clinici, mantenendo dunque la ben nota riservatezza della Famiglia Reale britannica. Al tempo stesso, però, ha parlato con estrema sincerità, merce rara per un monarca, in merito all’impatto intimo della malattia, evidenziando la sua esperienza in merito a ciò che tale condizione può rivelare dell’animo umano.

La malattia, la paura e una nuova consapevolezza

Nel suo messaggio, Re Carlo ha definito il cancro “un’esperienza che intimorisce e a tratti spaventa”. La paura è però soltanto una parte del percorso. Ha infatti raccontato di come, nell’oscurità della malattia, sia al tempo stesso possibile individuare una nuova luce: quella della compassione, dell’umanità, della riscoperta di ciò che davvero conta.

Una condizione complessa e, ovviamente, difficile, che può però aiutare a vedere la vita e le sue priorità con un’inaspettata chiarezza. Per quanto figlio del dolore, questo pensiero apre alla possibilità di un cambiamento interiore. Parole che sembrano gettare luce anche sui confronti riservati avuti in questo anno con la nuora Kate Middleton, colpita da un tumore ormai in remissione, dopo mesi di chemioterapia.

Un messaggio di speranza

Convivere con una diagnosi tumorale vuol dire di certo fare i conti con una parte ignota di sé. Al tempo stesso, però, ci si ritrova anche a confrontarsi con una rete silenziosa ma preziosa della nostra società: medici, infermieri, volontari e gruppi di sostegno. Tutte queste persone circondano i pazienti oncologici, prendendosi cura del corpo e della mente.

Figure che ogni giorno fanno la differenza e che Re Carlo ha voluto omaggiare. Ha inoltre sottolineato come il senso di comunità sia un elemento fondamentale, in grado di rendere il percorso meno solitario, per quanto personale e unico.

“Essendo parte ora io stesso di questa statistica, posso testimoniare che questa esperienza può anche mettere a fuoco con chiarezza il meglio dell’umanità. (…) Una diagnosi di cancro non deve mai significare ritrovarsi ad affrontare il futuro senza speranza e senza sostegno”.

Una dichiarazione che racchiude tutto il senso del suo intervento: non negare la paura, non minimizzare la sofferenza, ma riconoscere anche ciò che la malattia può insegnare.