Meghan Markle vince la battaglia legale contro la sorellastra

Meghan Markle ha definitivamente vinto la battaglia legale contro la sorellastra Samantha, che l'aveva accusata di diffamazione sin dall'intervista a Oprah Winfrey

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Meghan Markle ha vinto la battaglia legale contro la sorellastra Samantha, che l’aveva trascinata in tribunale con l’accusa di diffamazione. Come riporta People, che è riuscito a ottenere gli atti giudiziari depositati in tribunale, la giudice distrettuale Charlene Honeywell ha archiviato definitivamente il caso con pregiudizio. Nessun risarcimento, dunque, ma soltanto la certezza che Meghan aveva ragione, secondo la legge.

Meghan Markle non ha diffamato la sorellastra Samantha

Le accuse di diffamazione contro Meghan Markle non sono cosa recente. Negli ultimi quattro anni circa, Samantha in più occasioni ha contestato alcuni passaggi significativi nelle interviste rilasciate dalla sorella, oltre a quelli pubblicati nel libro Finding Freedom, vero e proprio memoir della (ex) coppia reale.

Per Samantha non c’è mai stato alcun dubbio: Meghan l’ha diffamata a più riprese e per tale ragione ha preteso il suo risarcimento. Denaro che era stato stimato in 75.000 dollari ma che non vedrà mai. La giudice Charlene Honeywell ha preso la sua decisione definitiva, come riportato da People che ha ottenuto i documenti dell’ultima seduta in tribunale dai quali emergono le ragioni che hanno portato all’archiviazione del caso: “La mozione di archiviazione del caso è stata accolta dopo che Samantha non ha prodotto dichiarazioni a sostegno della sua accusa di diffamazione. Nella documentazione, Honeywell ha scritto che le accuse ‘suggeriscono’ che Samantha ‘non è d’accordo’ con le ‘opinioni’ di Meghan più che con le dichiarazioni di fatto”.

Perché il giudice ha archiviato il caso

La sentenza definitiva a un anno dalla precedente, che aveva dato ragione sempre a Meghan, rappresenta una vittoria per la (ex) Duchessa del Sussex e sotto molti punti di vista. Se pensiamo che la prima vera e propria accusa di diffamazione è arrivata nel 2021, quando insieme a Harry aveva rilasciato la famigerata intervista a Oprah Winfrey andata in onda sulla CBS, possiamo affermare senza troppi dubbi che sono stati tre anni di intenso scontro tra le sorellastre. Scontro che si è acuito sempre più.

Alla Winfrey Meghan aveva raccontato di essere cresciuta come figlia unica, come se non avesse alcun rapporto con Samantha che, al contrario, ha sempre sostenuto che il suo allontanamento è seguito all’avvicinamento con Harry. Un altro punto su cui si è concentrata l’accusa è stata anche un’altra affermazione, in un’altra intervista, nella quale Meghan aveva affermato che la sorellastra avesse modificato il cognome, iniziando a usare “Markle”, non appena ha ufficializzato la relazione con il Principe.

Per non parlare del libro dello “scandalo”, Finding Freedom, nel quale i Duchi del Sussex hanno raccontato attraverso le penne di Omid Scobie e Carolyn Durand la loro storia d’amore e la fuga dalla Famiglia Reale alla ricerca della libertà di cui, a loro dire, erano stati privati. Il libro contiene un intero capitolo dedicato alla sorellastra, A problem like Samantha (che potremmo tradurre con “un problema chiamato Samantha”).

Già nella precedente sentenza la giudice Honeywell aveva affermato che Meghan non poteva “essere ritenuta responsabile per le dichiarazioni contenute in un libro che non ha scritto” e che l’affermazione “sono cresciuta come figlia unica” era da intendersi semplicemente come un’opinione personale: “Per come un ascoltatore ragionevole lo capirebbe, il convenuto esprime semplicemente un’opinione sulla sua infanzia e sulla sua relazione con i suoi fratellastri. Pertanto, la Corte ritiene che la dichiarazione del Convenuto non sia oggettivamente verificabile o soggetta a prova empirica”.

La “rivincita” di Meghan

Una vittoria schiacciante che ha dato finalmente una gioia a Meghan, come confermato a People dal suo avvocato Michael J Kump: “Siamo soddisfatti della sentenza della Corte che ha archiviato il caso”. E anche una sorta di “rivincita”, se così possiamo definirla.

Il Palazzo, che tanto ha cercato prima e che poi ha allontanato creando una bailamme senza precedenti, è alle prese con i problemi di salute di Re Carlo, che si sta curando per un cancro, e con quelli di Kate Middleton che continua a preoccupare nonostante la pubblicazione della foto per la festa della mamma, che ha scatenato critiche a destra e a manca al punto da costringerla a intervenire personalmente con una nota.

E proprio in una situazione del genere pesa ancor di più la lontananza dei Sussex che, secondo la stampa britannica, avrebbero potuto avere un ruolo centrale. Sarebbero stati la perfetta “distrazione” per i sudditi due Working Royal influenti e carismatici come loro. E questo il Palazzo lo sa bene.