Frederik, il nuovo Re di Danimarca: green e ribelle

I danesi hanno ricevuto una sorpresa la sera di Capodanno, quando la Regina Margherita II ha annunciato la sua abdicazione in favore del figlio Frederik.

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Gilda Faleri

Royal editor

Royal Watcher toscana laureata in comunicazione. Conduce un programma TV dedicato alle famiglie reali e ha fondato uno dei primi blog italiani a tema royals.

Il prossimo Re di Danimarca nasce a Copenaghen nel 1968, quattro anni prima che la madre inizi il suo regno durato 52 anni. È il figlio maggiore della Regina Margherita II e di suo marito, il Principe consorte Henrik di Danimarca, deceduto nel 2018; Frederik ha un fratello minore, Joachim, nato un anno dopo di lui.

Frederik André Henrik Christian, Principe di Danimarca, Principe ereditario, Conte di Monpezat, questo è il suo nome completo e i suoi titoli – per questi ultimi giorni – viene educato alla Krebs’ Skole, una scuola privata di Copenaghen, e successivamente all’École des Roches, un collegio nella campagna francese, in Normandia.

Gli studi ad Harvard

Nel 1986, Frederik si diploma alla scuola secondaria superiore di Øregaard Gymnasium e nel 1995 si laurea all’Università di Aarhus. In concomitanza, il Principe ereditario studia per un anno scienze politiche all’Università di Harvard, negli Stati Uniti, dove si iscrive con lo pseudonimo di Frederik Henriksen, nel tentativo di avere una vita universitaria simile a quella dei suoi coetanei. Oltre al danese, il Principe ereditario parla francese, inglese e tedesco.

Re Frederik IX di Danimarca con la moglie, la regina Ingrid, la figlia Margherita, il marito Henrik e il loro figlio Frederik, a Copenaghen, l'11 marzo 1969
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Re Frederik IX di Danimarca con la moglie, la regina Ingrid, la figlia Margherita, il marito Henrik e il loro figlio Frederik, a Copenaghen, l’11 marzo 1969

Il Principe ribelle

Oltre al suo percorso accademico impeccabile, c’è anche una parte ribelle: il futuro monarca è noto per i suoi anni da “principe delle feste” ed è proprio questa sua vena vivace ma, oggi, “con i piedi per terra” che sembra avergli fatto guadagnare il favore del pubblico danese. Secondo gli ultimi sondaggi l’84% dei danesi è favorevole al nuovo re, il 20% in più rispetto a coloro che sostenevano Re Carlo al momento della sua incoronazione l’anno scorso.

Negli anni Novanta, Frederik conduce un’esistenza un po’ movimentata: frequenta regolarmente i locali notturni insieme agli amici e guida auto veloci. All’età di 20 anni si rompe la clavicola proprio in un incidente d’auto nel sud della Francia. Frequenta anche alcune modelle che non sono ben viste a corte.

Il primo tassello per diventare Re: la diplomazia

Nel 1994, Frederik lavora un periodo di tre mesi presso la missione danese delle Nazioni Unite a New York e l’anno successivo consegue un master in scienze politiche. Gli studi li mette in pratica lavorando all’Ambasciata reale danese a Parigi come primo segretario, nel 1998.

Il Principe militare

Nel curriculum degli eredi al trono di tutto il mondo non può mancare la formazione militare e così anche Frederik entra nell’esercito danese, nel 1986, nel Reggimento della Guardia della Regina.

Frederik di Danimarca durante l'addestramento militare nel 1988
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Frederik di Danimarca durante l’addestramento militare nel 1988

In seguito si addestra in tutti e tre i corpi militari, iniziando come sommozzatore nell’unità delle forze speciali anfibie della marina danese, guadagnandosi il soprannome di “Pingo” dopo che una volta la sua muta si è riempita d’acqua costringendo il Principe a camminare come un pinguino.

Nel 2010, dopo una lunga carriera, Frederik è nominato comandante della marina e colonnello dell’esercito e dell’aeronautica.

Tatuaggi a corte

Durante il suo addestramento militare, il Principe decide di fare due tatuaggi: un disegno sul braccio e uno squalo sul polpaccio. Il nonno di Frederik, il Re Frederik IX, aveva tanti tatuaggi sul corpo tra i quali dragoni, uccelli e una volpe; è stato il Re più tatuato della storia.

Il Re degli sportivi

Il Principe è stato un bravo militare anche grazie alla sua passione e la propensione alle sfide fisiche e allo sport. A 18 anni Frederik partecipa a una spedizione in Mongolia. Quattordici anni dopo, intraprende la “Expedition Sirius 2000”, una spedizione di quattro mesi con le slitte trainate da cani che hanno percorso 2.795 km in Groenlandia, con temperature inferiori ai 50 gradi Celsius.

È il primo reale danese a completare un Ironman triathlon e a correre maratone a Copenaghen, New York e Parigi, concludendo con un record personale di 3 ore, 22 minuti e 50 secondi proprio nella sua città. In occasione del suo 50° compleanno, nel 2018, Frederik lancia una nuova iniziativa, la Royal Run, una corsa aperta a tutti i danesi con l’obiettivo di invitare i suoi concittadini a partecipare, indipendentemente dalla loro esperienza nella corsa. Quasi 80.000 danesi partecipano ogni anno alla Royal Run, che è diventato uno dei più grandi eventi podistici nella storia della Danimarca.

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Frederik alla Royal Run 2023

Inoltre, pratica lo sci ed è un velista che gareggia con barche Finn e Dragon; l’amore del principe per lo sport gli fa guadagnare il soprannome di “Re degli sportivi” in Danimarca.

Il Principe delle feste

Oltre ad essere il “Re degli sportivi”, i danesi gli affibbiano anche altri appellativi, quali “Re del rock ‘n’ roll” e “Principe delle feste” che se li porta avanti negli anni. Nel 2007 durante un concerto di musica rock di un amico, si cimenta in un assolo di armonica, stupendo tutto il pubblico presente, nel 2014 viene avvistato al celebre festival Burning Man, in Nevada. Tre anni dopo, il futuro re si vede rifiutare l’ingresso in un locale di Brisbane, in Australia, perché non ha con sé un documento d’identità. “Non so se oggi lo si potrebbe definire un principe festaiolo”, racconta Marie Rønde, corrispondente reale dell’emittente danese TV2, al magazine The Standard, “Penso che sia cambiato molto, ma è quello che era in gioventù”.

Secondo la giornalista, il Principe si è sentito impreparato al suo ruolo di monarca per diversi anni, ma con il tempo si è abituato: “Lui stesso ha parlato del fatto che quando ha compiuto 18 anni non era affatto preparato a ciò che gli si presentava in quel momento. Ha impiegato molto tempo per prepararsi, per abituarsi al fatto che è il compito della sua vita e ha lavorato molto su questo”.

L’incontro con la Kate Middleton della Tasmania

Frederik conosce la futura moglie Mary Donaldson nel 2000 in un locale di Sydney, mentre è in visita nel Paese per i Giochi Olimpici. Laureata in legge, cresciuta in Tasmania, Mary al tempo lavora nel settore immobiliare nella città australiana.

Il fidanzamento ufficiale di Mary e Frederik di Danimarca
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Il fidanzamento ufficiale di Mary e Frederik di Danimarca

Frederik si trova in un pub, lo Slip Inn, con il fratello minore Joachim, il Principe Nikolaos di Grecia e Danimarca e la Principessa Märtha Louise di Norvegia, quando incontra per la prima volta Mary e una sua amica.

Si presenta alla futura moglie come “Fred” e lei, durante un’intervista rilasciata alcuni anni fa, dichiara: “La prima volta che ci siamo incontrati ci siamo stretti la mano. Non sapevo che fosse il principe di Danimarca. Mezz’ora dopo qualcuno si è avvicinato e mi ha detto: ‘Sai chi sono queste persone?’”.

Dopo lo scambio dei numeri di telefono, i due iniziano prima una conoscenza poi una relazione segreta. La loro storia d’amore viene alla luce l’anno successivo, nel 2001, lo stesso anno in cui Mary si trasferisce in Danimarca, dopo un periodo trascorso a Parigi insegnando inglese.

La proposta di matrimonio a Roma

La capitale italiana fa da cornice alla proposta di matrimonio di Frederik a Mary, nel settembre del 2003. Il Principe le chiede di sposarlo con queste parole: “tu non puoi dire di no, non devi dire di no, devi dire di sì”.

Il royal wedding

Il 14 maggio 2004, il Principe ereditario sposa Mary Donaldson nella Cattedrale di Copenaghen con un matrimonio degno di una fiaba di Andersen. La coppia reale ha quattro figli: Christian nato nel 2005, Isabella, di due anni più piccola e i due gemelli, Vincent e Josephine nati nel 2011.

Il royal wedding di Frederik e Mary
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Il royal wedding di Frederik e Mary

Lo storico Sebastian Olden-Jørgensen descrive la coppia come “moderna, sveglia, amante della musica pop, dell’arte moderna e dello sport”.

Mary è molto amata dai danesi – un sondaggio di due settimane fa ha rivelato che è la reale danese più popolare, con l’85% dei voti – quindi sarà una regina apprezzata, anche se la notizia dell’abdicazione di Margherita ha creato molto scalpore.

Lo scandalo spagnolo

Tanto quanto le recenti voci su una presunta breve relazione extraconiugale di Frederik: le speculazioni sono emerse per la prima volta a ottobre, quando una rivista spagnola ha pubblicato delle foto di Frederik a Madrid in compagnia della messicana Genoveva Casanova, sostenendo che i due hanno trascorso la serata insieme. Un portavoce della famiglia reale danese si è affrettato ha dichiarare ai media: “Non commentiamo voci e insinuazioni”.

Frederik e Mary di Danimarca
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Frederik e Mary di Danimarca

Da allora Frederik e Mary fanno fronte comune in pubblico: si sono tenuti per mano all’entrata in chiesa a Copenaghen per la vigilia di Natale, poco dopo essere tornati da un viaggio di famiglia in Australia.

L’abdicazione a sorpresa

Alcune fonti sostengono che l’abdicazione di Margherita II sia una “strategia calcolata” per salvare il matrimonio del figlio, dopo le voci sulla presunta relazione. Ufficialmente la Regina ha attribuito la decisione alla sua salute: “L’intervento chirurgico mi ha naturalmente fatto pensare al futuro, se fosse giunto il momento di lasciare la responsabilità alla prossima generazione”, ha detto alla nazione nel suo discorso il 31 dicembre 2023, “Ho deciso che questo è il momento giusto”.

Frederik, Mary e i quattro figli al balcone del Palazzo di Amalienborg il 16 aprile 2023
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Frederik, Mary e i quattro figli al balcone del Palazzo di Amalienborg il 16 aprile 2023

Qualunque sia la ragione, questa decisione renderà Mary la prima Regina di origini australiane e Frederik il Re di Danimarca e capo di Stato del Paese, così come della Groenlandia e delle Isole Faroe. A differenza della tradizione reale britannica, non ci sarà una cerimonia formale di incoronazione, la sua ascesa al trono sarà semplicemente annunciata dal Palazzo di Christiansborg a Copenaghen, il giorno stesso dell’abdicazione della madre, il 14 gennaio.

Il re green con la passione per il pianeta

Come Re Carlo, anche l’erede danese si interessa della salute del pianeta, apportando il suo contributo con diverse iniziative soprattutto a partire dagli anni successivi alla conferenza sul clima Cop15, tenutasi a Copenaghen, nel 2009 – lo stesso anno in cui il Principe contribuisce a scrivere la Polartokt Kongelig, in italiano Spedizione Polare Reale – insieme al Principe Haakon di Norvegia e alla Principessa Victoria di Svezia, trattando proprio le sfide sul clima.

Alla Cop28 a Dubai, nel 2023, interviene parlando di cambiamento climatico, oltre a prendere parte a numerose altre spedizioni, forum internazionali ed eventi sull’ambiente, giurando di “guidare la nave” della Danimarca nel futuro.

Un nuovo regno

Frederik con la madre, la Regina Margherita II, nel 2021
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Frederik con la madre, la Regina Margherita II, nel 2021

Quanto sarà diverso il regno di Frederik rispetto a quello della madre? Secondo gli esperti reali, si tratta di un cambiamento piuttosto significativo. Maria Rønde ritiene che Frederik, pur avendo svolto a lungo il ruolo di “spalla” della madre, sarà un leader molto diverso. “Ha avuto una lunga educazione militare ed è appassionato di musica rock, va ai concerti e ai festival ed è molto interessato agli eventi sportivi. In questo senso, è tanto diverso da sua madre”, spiega.

Margherita lascia il trono, proprio come pochi anni fa hanno fatto Beatrice d’Olanda, Alberto del Belgio e Juan Carlos di Spagna. Un Re giovane può essere più vicino e comprendere meglio le nuove generazioni che spesso contestano la monarchia come istituzione. Nei prossimi anni, questa scelta potrebbe essere d’ispirazione anche per Carlo III, visto l’alto gradimento dei britannici nei confronti di William e, soprattutto, di Kate.