Per ogni ex ingombrante c’è sempre un uomo che le permette di esserlo

Se la ex del tuo partner è una presenza ingombrante nella vita di coppia non è colpa sua, ma del tuo compagno che le ha permesso di entrarci

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Succede spesso, decisamente contro la nostra volontà, di ritrovarci a vivere in un rapporto a tre. E badate bene che non stiamo parlando di triangoli amorosi o di tradimenti, ma della presenza ingombrante dell’ex compagna del nostro attuale partner. Qualcuno ha parlato di sindrome della prima moglie, e in effetti questo epiteto sa ben spiegare quella che è una situazione tutt’altro che piacevole. Nessuno, del resto, vorrebbe mai vivere nell’ombra di una persona che ha occupato la mente e il cuore del nostro attuale compagno.

Se questa situazione vi è familiare, sappiate che purtroppo non siete da sole. Certo, non è consolatorio sapere che quella storia della ex sempre presente non riguarda solo i film o i romanzi rosa, anche se sarebbe meglio che lo fosse.

Così succede e per amore, troppo spesso, sopportiamo. È bene ricordare però, che per quanto si possa instaurare un legame pacifico e sereno con la propria ex fidanzata o moglie, doveroso poi se ci sono dei figli, è necessario stabilire delle regole affinché si possa mantenere l’equilibrio di coppia perché il triangolo no, non lo vogliamo davvero. E quando questo si crea la colpa è sempre di chi lo permette.

Quando l’ex diventa una presenza ingombrante

Succede che, nonostante lo status di nuova e legittima compagna, la sua ex storica non vuole saperne di farsi da parte. Telefonate a tutte le ore, richieste di vedersi anche solo per un caffè e messaggini a ogni occasione, le più importanti ovviamente, perché lei in fondo sente ancora di far parte della sua vita. Vi è mai capitato?

Cambiano i nomi, i dettagli e l’epilogo di quelle relazioni che dovrebbero essere confinate solo ai ricordi, eppure la storia è sempre la stessa. Ci fidanziamo, ufficializziamo la cosa ed ecco che lui ci racconta della sua ex storica con la quale, però, è rimasto in buoni rapporti. E allora noi, che non vogliamo di certo apparire come donne gelose e ingestibili, accettiamo la cosa, perché, suvvia, un’ex fidanzata con la quale si è mantenuto un buon rapporto non dovrebbe mica preoccuparci. Del resto ora ha scelto noi.

E così, sforzandoci un po’, ce la facciamo anche piacere, dopotutto è simpatica, anche se troppo bella per i nostri gusti. “È passato”, continuiamo a ripeterci, ma i giorni trascorrono e i mesi pure e lei resta sempre lì, in una vetrinetta del salotto come un pezzo di antiquariato intoccabile.

Che poi potremmo anche accettare che la situazione restasse così perché alla fine, razionalizzando un po’, ci facciamo forti del fatto che lei fa parte del suo passato, noi del suo presente. E dobbiamo accettarlo perché la sindrome di Rebecca fa sicuramente danni, piuttosto che restituire benefici.

Il vero problema nasce quando i messaggi e le richieste d’aiuto, anche le più futili, si fanno insistenti. Quando quella presenza si fa sempre più ingombrante nascondendosi dietro alla scusa del “rapporto bellissimo”. E lo è soprattutto quando la nuova relazione è agli albori e rischia di vacillare per quel terzo incomodo. Del resto gli equilibri di coppia sono così delicati, soprattutto all’inizio, che non ci si può, e non ci si dovrebbe spendere, a lottare tra presente e passato, ma impegnarsi a gettare le basi per il futuro.

Chi mette i limiti?

La domanda sorge spontanea: come si fa a uscire da questa situazione? La risposta sembra scontata: mettere dei limiti e dei paletti che si basino anche sul buon senso della persona che l’ha creata. Ma aspettarsi questo da un’ex fidanzata potrebbe non bastare. Non solo perché potrebbe non essere affatto intenzionata a fare un passo indietro, ma anche e soprattutto perché la colpa non è sua. Per ogni ex ingombrante, infatti, c’è un uomo che le permette di esserlo.

Quella che noi consideriamo una zavorra, in realtà, è una persona alla quale il nostro partner non ha revocato l’invito a far parte della sua vita. I motivi non sono per forza legati a dei sentimenti ancora in essere, ma possono avere a che fare con l’affetto, con i sensi di colpa o anche con un certo compiacimento nel vedere che una donna sia ancora interessata a lui e alla sua vita.

Cosa fare dunque? Semplicemente: fermatevi, perché voi non potete fare assolutamente niente. Se siete arrivate a questo punto la colpa è solo del vostro compagno. Anche qualora lui scelga di esserci in qualche modo per la sua ex, infatti, dovrebbe stabilire limiti e condizioni di un rapporto che ora è pura amicizia. Sarà capace di farlo?

Riguardo a voi, cosa dire? Ricordatevi che al primo posto, nonostante i sentimenti provati, ci siete voi, con i vostri bisogni e le vostre esigenze. La vita è troppo breve per sprecare energie in un rapporto con un partner incastrato nel passato. Pensateci.