Bicicletta in gravidanza: benefici, rischi e consigli

Siete appassionate della pedalata ma non sapete se, ora che siete in dolce attesa, sia ancora possibile dilettarsi sulle due ruote? Ecco le risposte tra pro e contro.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Sappiamo che l’attività fisica in gravidanza, quando si tratti di una gestazione fisiologica, è sempre raccomandata, essendo più i benefici che i rischi: ora vedremo nello specifico cosa è consigliato sull’uso della bicicletta durante i trimestri di attesa.

Attività dolci, come lo yoga in gravidanza, sappiamo essere un toccasana per le donne: esse aiutano a tenersi in forma, ad evitare la sedentarietà ed hanno anche un ottimo impatto sull’umore. Arrivare al parto con una certa elasticità di tessuti, tonicità muscolare e serenità, trio di effetti che possono derivare da una buona e costante attività fisica, è un plus impagabile per ogni donna. Lo sport, dunque, se non è sconsigliato dal medico, qualora vi fossero criticità nella gestazione, non va interrotto.

Bicicletta in gravidanza: i benefici

Ora parliamo dell’uso della bicicletta in gravidanza come mezzo di trasporto in città o come attività di svago. Andare in biciletta durante i tre trimestri non è affatto controindicato, come linee generali. Se ci viene prescritto riposo, ciò può avvenire durante il primo trimetre, vien da sé che essa sia assolutamente sconsigliata, sia per brevi tragitti che per passeggiate dolci. Ma, se non ci sono indicazioni diverse da parte del personale medico, possiamo inforcare serenamente la nostra bicicletta per andare al lavoro, uscire con gli amici, o per fare un po’ di moto.

I benefici delle pedalate sono molteplici, a prescindere dal pancione, per cui continuare ad andare in bici ci fa solo bene.

Usare la bicicletta in gravidanza, aiuta a:

  • tenere il peso sotto controllo
  • stimolare la circolazione sanguigna
  • alleviare i gonfiori alle gambe
  • liberare le endorfine

Questi sono i benefici generali anche di una normale pedalata in città. Se siamo abituate a muoverci con la bicicletta, rinunciare sarebbe un peccato, anche perché il rischio di diventare sedentarie, durante i 9 mesi, è alto.

Andare in bicicletta, in gravidanza, per prima cosa migliora la tonicità delle gambe e stimola la circolazione periferica, alleviando i tipici gonfiori agli arti inferiori ed i frequenti crampi.

Pedalare in bicicletta aiuta anche ad ossigenare l’organismo, migliorando il passaggio dei nutrienti attraverso la placenta, in particolare se si sceglie di farlo in una zona dove l’aria è pulita.

Ancora, andare in bici aiuta a tenere sotto controllo il peso durante la gravidanza, consentendo di prevenire malattie come il diabete gestazionale, ma anche le vene varicose e l’ipertensione. Sappiamo che peso e pressione vengono controllati ad ogni visita dalla ginecologa che ci chiede anche di monitorarli ogni mese, capiamo dunque quanto sia importante riuscire a tenerli entro i limiti consigliati.

Infine, pedalare, se lo facciamo senza fretta o stress, fa bene anche alla nostra mente. Come tutte le attività, soprattutto quando fatte all’aria aperta, anche la bicicletta aiuta a liberare le endorfine e a migliorare l’umore. Attraversare i lunghi tre trimestri con il sorriso ed un buon equilibrio fisico e psicologico, arrivando poi alla data del parto più serene, è il più grande regalo che possiamo farci!

Pedalare in gravidanza
Fonte: iStock
Benefici del pedalare in gravidanza

Bicicletta in gravidanza: i rischi

Sempre doveroso da parte nostra è ricordarvi che sarà il/la professionista di fiducia a dipanare i dubbi anche sull’attività fisica. Sarà sempre lui/lei a comunicarci se ci sono dei rischi reali che impediscono anche una semplice pedalata in bicicletta.

Questo potrebbe accadere se la nostra gravidanza fosse oggetto di sofferenze particolari o di patologie che la rendano estremante delicate. Se siamo in dubbio, parliamo sempre chiaramente e non diamo per scontato alcunché. In genere, il primo ed il terzo trimestre sono i momenti, per fattori diversi, più delicati, nella maggior parte delle gravidanze.

A parte queste situazioni, i rischi di andare in bicicletta in gravidanza sono rappresentati dagli stesse che possono affliggere anche chi il pancione non ce l’ha. Se il terreno è scivoloso, sterrato, se ci sono dossi, buche, è ovvio che una caduta o una brutta scivolata, possono comportare dei rischi. Sbattere la testa, prendere uno strappo, ferirsi, solo per dire le cose più banali, se si è in gravidanza assumono una gravità maggiore.

Per questo, anche se non ci sono cose vietate in gravidanza, in tutto quello che facciamo dobbiamo metterci la testa, per il nostro benessere e per la salute del feto.

Pedalare in gravidanza
Fonte: iStock
Benefici del pedalare in gravidanza

Altri modi di pedalare con il pancione

Se siamo abituate a pedalare in palestra o se il tempo atmosferico non fosse dalla nostra, non dobbiamo rinunciare. Anche se pedalare sotto un bel cielo azzurro ha sempre un sapore più buono di farlo al chiuso, questo non è un buon motivo per interrompere l’attività.

La cyclette è un ottimo strumento per rimanere sempre allenate, che sia a casa che in palestra. Pedalare in casa ha tanti vantaggi, potendolo fare quando possiamo e vogliamo, contemporaneamente potremmo guardare un film, parlare al telefono. La cosa positiva è che, rispetto all’uso della bici in città, non incorriamo nei rischi di cadute o incidenti. Al contrario, però, se siamo troppo distratte da altro, ad esempio, dalla musica o dalla visione di un film, abbiamo il dovere di  fare attenzione a non strafare. In gravidanza è importante saper ascoltare il nostro corpo ed i segnali che ci invia, quando stiamo oltrepassando il limite.

La cyclette in palestra, dall’altro canto, consente alla futura mamma di poter allenarsi con l’aiuto di un professionista che possa individuare un percorso personalizzato che varia anche con l’avanzare della gravidanza, tenendo sotto controllo intensità, velocità della pedalata e battito cardiaco.

Sconsigliato in gravidanza, invece, è lo spinning. Si tratta di un’ attività aerobica che si pratica usando una bicicletta fissa, in piscina oppure in palestra, ma che comporta un elevato impatto cardiovascolare. L’attività di spinning  provoca un innalzamento notevole della temperatura interna del corpo, che non fa bene. Il lavoro di resistenza che esso implica  può essere pericoloso per noi donne in stato interessante.

Se siamo delle appassionate di spinning, dovremo attendere un pochino prima di riprendere l’attività, qualche mese dopo il parto. Se non ci sono state complicazioni durante il parto e subito dopo, potremo risalire sul sellino e darci dentro senza ansie o pericoli! Attendere qualche mese ne varrà la pena e ci consentirà di tornare al peso adeguato con l’entusiasmo giusto.