Il corpo delle donne è da sempre oggetto di attenzione di molti. Lo era prima, quando il dibattito sulla bellezza femminile non infiammava il web e i social network e i canoni di bellezza standardizzati non conoscevano rivali. E lo è adesso, in un periodo in cui l’esigenza di annullare i confini tra perfezione e imperfezione è più alta che mai.
Da una parte c’è chi sostiene che è un diritto e un dovere valorizzare i difetti, e tutte quelle caratteristiche che in qualche modo ci rendono uniche, anche a discapito della bellezza soggettiva, con il fine di promuovere la diversità e l’inclusività. Dall’altra, però, c’è chi non vuole rinunciare alle numerose opportunità di migliorarsi, ogni giorno, un po’ di più, anche ricorrendo alla chirurgia estetica. E in fondo, anche a volersi vedere più belle, che male c’è? L’attenzione, semmai, dovrebbe essere rivolta nei confronti di tutte quelle persone che sviluppano una vera e propria ossessione nei confronti della bellezza, ma quella, lo sappiamo, è un’altra storia.
Insomma, quello tra bellezza e donne è un binomio che esiste da tempi immemori, e che arriva fino ai giorni nostri con tutte le evoluzioni del caso. Ma cosa dire, invece, della controparte maschile? Non è forse anche un loro diritto quello di dedicarsi alla bellezza come vogliono? C’è chi direbbe di sì e chi, invece, storcerebbe il naso al pensiero che tutti quegli artifici di bellezza possano in qualche modo minare la mascolinità del “vero uomo”.
È proprio in questo contesto, che spacca in due l’opinione pubblica, che si inserisce quello che speriamo non diventi l’ennesimo tabù, quello degli uomini che si tingono i capelli.
La “bellezza” non è solo per donne
Il rosa è per le femmine, il blu per i maschi. Il calcio è uno sport da uomini, la casa è la dimensione della donna. I veri uomini sono quelli che collezionano tante relazioni, anche di una sola notte, le donne che lo fanno, invece, sono considerate “facili” e poco appropriate per il ruolo che hanno nella società. Parole, queste, e luoghi comuni tra i quali siamo nate e cresciute con un solo obiettivo: liberarcene per sempre.
Di strada in questi anni ne abbiamo percorsa, grazie e soprattutto anche a chi, prima di noi, ha combattuto le nostre battaglie al grido di libertà ed eguaglianza. E anche se abbattere ogni luogo comune di un retaggio culturale così intriso nella nostra società non è facile, possiamo dire che il terreno su cui muoviamo i passi, finalmente, è anche a misura di donna.
Paradossalmente, invece, il sentiero sembra più impervio per gli uomini, vittime dei loro stessi pregiudizi. Abbandonare l’idea del vero uomo, che ha sempre dominato la società, non è una missione semplice, e non lo è soprattutto quando si parla di bellezza.
Anche se i social network ci hanno insegnato che ormai non esistono più confini invalicabili, abbiamo imparato dalle nostre stesse esperienze che spesso la realtà è ben diversa da ciò che appare dall’altra parte dello schermo. E questo ha a che fare anche con i pregiudizi che, per troppo tempo, hanno caratterizzato il nostro modo di vivere.
La bellezza, dicevamo, è uno degli argomenti più discussi e controversi degli ultimi tempi. Ma non è solo una questione di femminilità. Cerette, make up, manicure interessano alle donne tante quanto alla controparte maschile. Basti pensare al fenomeno dei Barber Shop, saloni di bellezza interamente dedicati agli uomini, che negli ultimi tempi hanno spopolato in città e metropoli di tutta Italia e non solo.
La barba, lo abbiamo visto, è diventata un vero e proprio capriccio estetico per gli uomini e questo, s’intende, non è mai stato un problema, visto anche il fascino che questa esercita sull’aspetto. Ma cosa dire, invece, di chi sceglie di tingersi i capelli? Influencer, calciatori e celebrità hollywoodiane hanno già ceduto al fascino della colorazione della loro chioma. Come dimenticarsi di quella ossessione verso il biondo platino che aveva coinvolto la controparte maschile solo qualche anno fa?
Ma guai a pensare a questa scelta come un guizzo temporaneo ed esclusivo perché sono sempre di più gli uomini che scelgono di tingere i loro capelli. Lo fanno per sperimentare qualcosa di nuovo, per seguire la moda del momento e anche per coprire i capelli bianchi. Motivazioni, queste, che stanno alla base delle scelte beauty che compiono le donne ogni giorno, e che come abbiamo già anticipato non possono diventare oggetto di discriminazione nel caso degli uomini.
Anche gli uomini si tingono i capelli
Esistono da sempre dei modelli di bellezza che variano e si differenziano da generazioni, e questo è vero sia per le donne che per gli uomini. Parliamo, per esempio, del fascino di George Clooney o di Richard Gere, due attori che hanno fatto del capello brizzolato una vera e propria tendenza.
Ma c’è anche chi, un po’ per gusti personali e un po’ per sovvertire tutte le certezze, ha scelto di andare controtendenza, e lo ha fatto soprattutto negli ultimi anni, ora che le divisioni di genere non sono più così nette e invalicabili. Eppure, nonostante ci sia una buona percentuale di uomini che scelgono di affidarsi a tinte chimiche o naturali, c’è ancora chi si vergogna ad ammetterlo.
Difficile crederlo quando anche il re dei sex symbol, Brad Pitt, ha deciso di mostrarsi in più occasioni con le più diverse sfumature della sua chioma bionda e iconica. Eppure, secondo quanto riportato da Melania Rizzoli su Libero Quotidiano, sono ancora molti gli uomini che si vergognano di ammettere di essere ricorsi alla tinta per capelli, soprattutto se questa serve a coprire i primi segni di invecchiamento. Il motivo è presto detto: c’è ancora la credenza diffusa che si tratti di qualcosa per sole donne.
La paura di essere giudicati e presi in giro, anche se in maniera benevola, è ancora forte, ed è la stessa che rischia di trasformare l’argomento in un tabù. Ma non è così che deve andare. Secondo una ricerca condotta da Eurisko, e pubblicata qualche anno fa, gli uomini che si tingono i capelli per nascondere i segni dell’età che avanza raggiungono il 16%, ai quali poi si aggiungono quelli che lo fanno con lo scopo di cambiare look.
Insomma, cari uomini, siete tanti e non c’è bisogno di nascondersi. L’aspetto fisico conta, è vero, ma quello che più importa alle donne – se è di noi che vi preoccupate – è cosa avete nel cuore, e non quale colore di capelli sfoggiate.