Free bleeding, il trend che dice addio agli assorbenti

Si traduce in sanguinamento libero ed è la strada scelta da chi dice addio ai dispositivi per contenere il sanguinamento durante le mestruazioni

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Se da una parte sono state studiate alternative all’uso degli assorbenti durante il ciclo, dall’altra c’è chi dice basta e decide di optare per il free bleeding, ovvero il sanguinamento libero.

Nello specifico si tratta di  smettere di utilizzare dispositivi per il contenimento delle perdite di sangue come assorbenti (interni o esterni non ha importanza) e coppette mestruali: in quei giorni non si usa nulla, eccezione la possono fare un normale telo di spugna (come un asciugamano) da posizionare su sedie, letti o divani o le mutande assorbenti, da indossare quando il flusso è più intenso.

È un’opzione pratica? E come funziona? Tutto quello che c’è da sapere sul free bleeding per capire se fa per noi e decidere se provarlo o meno.

Free bleeding, come mai se ne parla

No, non è una totale novità: il free bleeding esiste da tempo. Ma nell’ultimo periodo è diventato un argomento di cui si parla sui social, soprattutto su TikTok. Che vi sentiate pronte a dire addio ad assorbenti e coppette mestruali, oppure no, è bene sapere di cosa si tratta questo trend che sta facendo parlare di sé, suscitando, ça va sans dire, opinioni discordanti.

Chi ha deciso di aderire al sanguinamento libero lo fa per diverse ragioni. Se ci riflettiamo bene queste possono essere, ad esempio, ecologiche (si riducono i rifiuti), etiche (l’accesso a metodi per contenere il flusso di sangue non è per tutte), educative (togliere i tabù dalle mestruazioni) ed economiche (il risparmio non è da ignorare).

È fattibile? Perché no, con qualche accorgimento e prestando una grande attenzione al proprio corpo. Naturalmente tutto dipende dalla nostra disposizione mentale, dal nostro stato di salute e dal tipo di sanguinamento.

Bisogna tenere in considerazione se è abbondante o meno e qual è il nostro stile di vita: infatti, se è possibile stare a casa nei giorni più complicati, allora provare il free bleeding non è così impossibile.

Grazie a un accesso costante ai servizi igienici e alla possibilità di utilizzare asciugamani, non si dovrebbero avere timori di macchiarsi o di macchiare. Chi vuole provarlo deve stare molto attenta e ascoltare il proprio corpo per andare in bagno quando si prepara l’uscita del flusso sanguigno.

Ne ha parlato anche il New York Post che ha sottolineato come l’assenza di dispositivi per contenere il flusso mestruale sia diventata argomento di discussione per le giovani donne della Gen Z e riportando alcune delle esperienze personali che hanno raccontato in video su TikTok.

Free bleeding ma non solo: gli altri metodi per il contenimento del flusso mestruale

I primi assorbenti usa e getta sono nati sul finire dell’Ottocento, ma le donne come contenevano il flusso mestruale prima di quella innovazione? A quanto pare, si preparavano da sole delle strisce di stoffa, ricavandole da tessuti di vecchi abiti.

E ora, oltre all’opzione free bleeding, quali sono le alternative ai classici assorbenti? In molte hanno optato per la coppetta mestruale, ecologica ed economica, aiuta a ridurre le spese, conti alla mano – infatti –  le donne consumano una media di oltre 12mila assorbenti nel corso della propria vita.

Un’alternativa, poi, sono le mutande assorbenti. Infine, gli assorbenti riutilizzabili.  Tutti questi dispositivi, una volta utilizzati, vanno lavati per tornare come nuovi.