Constance Lloyd, la donna straordinaria all’ombra di oscar Wilde

Constance Mary Lloyd era una giornalista, una scrittrice e una femminista. Una donna vissuta all'ombra di suo marito anche se in quella, in realtà, non visse mai

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Aveva 22 anni quando, in quel salotto di casa di amici in comune, perse la testa per lo scrittore scandaloso. Giovane, elegante e colta lei, intellettuale e sfacciato lui. Erano gli anni di una Londra vittoriana fatta di peccati morali e ben pensanti, di esteti, dandy e del decadentismo, di Oscar Wilde che girava tra le strade della città a braccetto con quella che sarebbe diventata sua moglie.

Una moglie costretta poi ad allontanarsi, nonostante le promesse d’amore eterno, per proteggere quella famiglia dallo scandalo che aveva infangato il cognome Wilde. Una donna che col tempo è stata quasi totalmente estromessa dai racconti storiografici, dimenticata dagli altri.

Eppure la storia di Constance Mary Lloyd è ancora vivida e fa eco a quella del grande scrittore. Lei che ha avuto l’onore, l’onore e la maledizione di portare quel cognome. Lei che, scrittrice, giornalista e femminista, nell’ombra di Oscar Wilde non visse mai.

Chi era Constance Mary Lloyd

Mi chiamo Constance Mary Lloyd. Avevo ventidue anni quando ho incontrato Oscar Wilde, ma lui non è l’unica cosa importante della mia vita, anche se il nostro è stato un grande amore. Non mi sono mai sentita vittima di mio marito. Questa che state per leggere è la mia storia, la mia parte di verità

Inizia così il racconto della compagna di vita di Oscar Wilde fatto da Laura Guglielmi (Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde). La scrittrice indossa i panni della moglie dell’esponente del decadentismo e racconta la sua storia come fosse un’autobiografia per portare alla luce la figura di una donna forte e indipendente, che non può essere più dimenticata. Che non è solo la moglie di Oscar Wilde e la madre dei suoi due figli.

Nata a Dublino il 2 gennaio del 1859, Constance Mary Lloyd fu una scrittrice e giornalista britannica nonché autrice del libro There Was Once, un’antologia di racconti per bambine che aveva ereditato preziosamente da sua nonna, e direttrice del giornale Gazette, della National Dress Society. Quando conobbe il suo futuro marito, tutti a Londra la conoscevano già. Era famosa quasi quanto lui.

Quello tra Constance e Oscar fu amore a prima vista, soprattutto per lui, quando gli sguardi si incrociarono la prima volta nel salotto di casa di amici in comune. Lei era giovane, elegante, colta e libera, lui era già lo sfacciato intellettuale che dava in pasto alla Londra vittoriana gli scandali e le storie impertinenti.

Un colpo di fulmine, il loro, che però sembrava destinato a trasformarsi in un grande amore dato che insieme costruirono una famiglia. Entrambi di origine irlandesi, appassionati di scrittura e letteratura, si conobbero nel 1881. Se lui desiderava averla già in sposa, però, Constance Mary Lloyd non aveva alcuna fretta di convolare a nozze.

I suoi 22 anni lo richiedevano però, almeno per la società e il parere dei conoscenti, ma Constance Lloyd non era come le altre, non sognava di diventare una moglie impeccabile e una madre perfetta. Era già un caposaldo del movimento femminista nascente, invitava le donne a liberarsi dai corsetti e da tutte le altre costrizioni imposte dagli uomini. Lei per prima amava indossare abiti fluidi nei quali poteva muoversi leggiadra e leggera.

Il matrimonio tra Constance Lloyd e Oscar Wilde

A quel primo incontro del 1981 ne seguì un altro e poi un altro ancora, fino a quando il 25 novembre del 1883 Constance Lloyd e Oscar Wilde ufficializzarono il loro fidanzamento. Ma se da una parte i due erano già una delle coppie più celebri e apprezzate della Londra di quel tempo, dall’altra c’era qualcuno che non vedeva di buon occhio quell’unione.

La famiglia Lloyd, infatti, cercò di persuadere la ragazza nel sposare quell’uomo irresoluto e pieno di debiti. Ma neanche la mancata approvazione da parte dei genitori fu per Constance un motivo valido per rinunciare al suo Oscar. Così il 29 maggio del 1884 i due convolarono a nozze nella chiesa di Saint James Paddington promettendosi amore eterno.

Quella relazione per un po’ funzionò. I due non erano solo marito e moglie, ma compagni, complici, amici, nonché genitori di due splendidi bambini: Vyvyan e Cyril.

E quelle promesse, scambiate tempo prima, furono mantenute anche se entrambi iniziarono a vacillare presto in quel rapporto di coppia che ormai sembrava vivere solo di riflesso alla grande passione esplosa qualche anno prima. Eppure Constance Lloyd restò sempre al fianco del suo compagno di vita, anche quando lui iniziò a frequentare gli uomini. Anche quando le sue amicizie maschili, trasformatesi poi in relazioni extraconiugali, iniziarono a dare scandalo.

Lei restò al suo fianco sostenendolo moralmente ed economicamente anche se di quella vita, vissuta tra le pareti di quella casa stravagante a Tite Street, non restava quasi più niente. Le feste mondane e i salotti letterari vennero sostituiti dalle relazioni omosessuali dello scrittore e dai suoi scandali, gli stessi che costrinsero Constance ad andare via quando suo marito venne imprigionato.

Una storia finita nell’oblio

Neanche quando Oscar Wilde fu condannato e portato in prigione, almeno nel primo periodo, Constance lo abbandonò. Continuò a sostenerlo e a difenderlo, ad andarlo a trovare in carcere, ma quella disgrazia ormai aveva colpito anche la famiglia avvelenando tutto ciò che riguardava il cognome Wilde.

Fu allora che Constance Mary Lloyd fu costretta a prendere una decisione per il bene dei suoi bambini. Si allontanò dalla sua tanto amata Londra chiedendo a Oscar Wilde di rinunciare al cognome dei ragazzi affinché anche quelli non venissero trascinati nello scandalo. Fu così deciso, Vyvyan e Cyril assunsero il cognome di Holland. Lei, però, dal padre dei suoi bambini non divorziò mai.

Di Constance si parlò sempre meno in quella Londra bigotta ancora sconvolta dalla sodomia e dall’oscenità del poeta. La donna, intanto, iniziò a viaggiare in Europa, prima stabilendosi in Germania poi in Svizzera. Ma è in Italia, che lei tanto amava, che si stabilì fino alla fine dei suoi giorni.

Andò a vivere a Genova, in Liguria, dove viveva già l’amica Lady Margaret Brooke. A causa di una malattia che l’aveva colpita da mesi, si spense il 7 aprile del 1898. Morì qui, dimenticata dagli altri, perché è questo che aveva voluto. Sottrarsi dallo scandalo e da un cognome ingombrante per ricominciare e preservare il ricordo di una vita condivisa con Oscar Wilde.

Constance Mary Lloyd e Cyril Holland
Fonte: Getty Images
Constance Mary Lloyd e Cyril Holland