Palline di alluminio in lavatrice: a cosa servono

Siete alla ricerca di un trucco semplice e veloce per avere un bucato perfetto? Ecco a cosa servono le palline di alluminio in lavatrice (e come usarle)

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Redazione

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Pubblicato: 4 Novembre 2023 16:20

Fare il bucato è sempre una sfida: nonostante anni di esperienza, è davvero facile che qualcosa vada storto. Ad esempio, vi sarà sicuramente capitato di usare detersivi specifici e ammorbidenti, e nonostante questo di tirare fuori dalla lavatrice dei panni niente affatto morbidi e profumati come avreste voluto. Sembra semplice, ma tra la fretta e le mille distrazioni riuscire a scegliere il lavaggio giusto senza rovinare magliette e pantaloni è un’impresa. C’è però un alleato green e super economico del vostro bucato che in pochi conoscono: la pallina d’alluminio. Vediamo a come serve e come usarla.

Palline d’alluminio in lavatrice: l’utilizzo inaspettato

Ebbene sì: stiamo parlando della comune carta stagnola che sicuramente anche voi avrete in cucina, utile per qualche cottura e per la conservazione degli alimenti. Un uso quantomeno bizzarro (ma davvero efficace!) la vede protagonista del vostro bucato. Molti non sanno, infatti, che inserire una pallina di alluminio nel cestello della lavatrice risulta essere una valida alternativa ecologica e low cost all’ammorbidente che in genere utilizzate per rendere più morbidi i vostri capi. Il motivo è semplice: non solo facilita la funzione della rotazione meccanica della lavatrice, che consiste nello strofinare i panni per un lavaggio completo, ma l’alluminio è in grado di ridurre l’elettricità statica degli indumenti in movimento.

Quando fate il bucato, infatti, dovete ricordare che è proprio l’elettricità statica a rendere il bucato meno morbido e più grinzoso. Questo semplice trucchetto agisce su più fronti: aiuta a lavare meglio, rende i vestiti più morbidi e appiana le grinze, evitandovi così (almeno in gran parte) l’ingrato compito di dover stirare. Aggiungere una pallina d’alluminio alla lavatrice prima di ogni lavaggio permetterà di ridurre l’elettricità statica e aumentare la morbidezza dei vostri capi, senza ricorrere all’ammorbidente. Potete provare ad usarla anche all’asciugatrice, per avere lo stesso effetto.

Come usare la pallina di alluminio

Realizzare una pallina di alluminio è davvero semplice: basta dotarsi di un rotolo di carta stagnola da cucina e prendere il quantitativo di alluminio che si desidera, accartocciandolo fino a formare una sfera grande quanto una pallina da tennis. È importante ricordarsi di schiacciare bene la carta stagnola, in modo da formare una pallina regolare e il più possibile compatta, per evitare che si apra e si spezzi durante il lavaggio. Dopodiché, non dovrete far altro che aggiungerla al vostro bucato, mettendola direttamente nel cestello della lavatrice: evitate di caricare troppo quest’ultimo, perché rischiereste di non avere una pulizia ottimale.

La pallina di alluminio è senza dubbio una scelta green ed economica, un’ottima alternativa ai prodotti chimici che in genere utilizzate per fare il bucato. Smacchiatori, ammorbidenti, detersivi: non solo inquinano moltissimo l’ambiente, ma possono risultare dannosi anche per i capi che rischiano di rovinarsi con più facilità e in tempo più breve. Sfruttare l’alluminio può essere un’alternativa sostenibile per l’ambiente e anche per il vostro portafogli: non è necessario infatti cambiare la pallina ogni giorno, può essere utilizzata fino a quando non inizia a sfaldarsi. Non vi resta che provare questo trucchetto, siamo sicuri che non potrete più farne a meno.

Pallina di alluminio: i rischi

Nonostante la pallina di alluminio sia efficace come l’ammorbidente, vi sono alcuni rischi legati al suo utilizzo da tenere a mente:

  • Consumo dell’alluminio. Lo usate spesso nella vostra quotidianità: le cucine sono piene di contenitori, fogli e recipienti. Molti esperti ritengono che questo materiale, se assimilato in grandi quantità, sia dannoso per l’organismo, specialmente se sottoposto ad alte temperature;
  • Le temperature elevate. In lavatrice si raggiungono temperature elevate: per questo alcuni sconsigliano l’uso dell’alluminio, per evitare che quest’ultimo rilasci sostanze nocive ai vestiti e alla nostra pelle.
  • Possibili danni alla lavatrice. Secondo alcuni esperti l’alluminio può provocare danni e possibili guasti al cestello o ad altre componenti della lavatrice.

Infine, un ultimo consiglio (e non solo per il lavaggio): è importante ricordarsi che anche stendere il bucato nel modo corretto può facilitare l’asciugatura e la stiratura dei capi.

Come sostituire l’ammorbidente

Se siete alla ricerca di un metodo per dire addio all’ammorbidente ma la pallina di alluminio non vi soddisfa, ci sono molte altre alternative naturali (e spesso economiche) da provare. La prima è il bicarbonato di sodio, un ingrediente davvero molto versatile nelle pulizie domestiche e ottimo alleato per un bucato perfetto. Vanta infatti proprietà antibatteriche e sbiancanti, è un potente assorbi-odori e aiuta a rimuovere anche le macchie più ostinate. In questo caso, tuttavia, l’azione più utile è quella addolcente: il bicarbonato riesce a ridurre il livello di calcio contenuto nell’acqua, rendendola meno “dura” e quindi lasciando i tessuti meno rigidi.

Come usare questo rimedio naturale? Vi basterà mettere due cucchiai di bicarbonato di sodio direttamente nel cestello della lavatrice, sopra il bucato sporco, e avviare un normale lavaggio (naturalmente senza ammorbidente). Noterete subito la differenza, sia in morbidezza che in pulizia. E se vi manca un po’ di profumo, mescolate il bicarbonato con qualche goccia del vostro olio essenziale preferito, prima di metterlo nella lavatrice. Il risultato è eccellente: avrete panni igienizzati, morbidissimi e super profumati.

Un’altra alternativa all’ammorbidente è l’aceto di vino bianco: questo ingrediente è un potente anticalcare, ed è in grado di sciogliere i residui che con i lavaggi si sono accumulati sui tessuti, rendendoli meno morbidi. Versatene una tazza nell’apposito scomparto della vaschetta della lavatrice (non mettetelo nel cestello o nello scomparto del detersivo, perché rischia di annullarne l’effetto pulente). E se vi preoccupa il suo odore così pungente, niente paura: una volta steso il bucato, rimarrà solo un buonissimo profumo di pulito.

Infine, potete usare l’acido citrico: si tratta di una polvere bianca dalle straordinarie proprietà disincrostanti, ottima da diluire in un litro di acqua distillata per avere un ammorbidente assolutamente naturale (il segreto è aggiungere qualche goccia di olio essenziale per un profumo intenso). Versatene al bisogno una tazza nella vaschetta della lavatrice e avrete panni morbidissimi, spendendo poco e facendo del bene all’ambiente.