Dal 7 al 17 aprile 2025 all’Orto Botanico di Brera, è possibile vedere l’installazione War Flags di Philippe Starck: l’evento del Fuorisalone si fa portavoce della situazione politica attuale, dell’epoca che stiamo attraversando, di profonda e continua trasformazione, in cui, tuttavia, ora più che mai dobbiamo rivolgere lo sguardo alle emergenze sociali, ecologiche, umane e politiche. Le due installazioni hanno dunque il compito di invitare alla pace, a prendere una posizione: a decidere noi, oggi, di scrivere la parola fine.
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War Flags, l’installazione di Philippe Starck all’Orto Botanico di Brera
Un’installazione che affronta due temi, la pace e la guerra: siamo nell’Orto Botanico di Brera e al suo interno è presente fino al 17 aprile l’installazione di Philippe Starck. War Flags è una mostra politica che mette in scena un conflitto globale tra gli stati, immaginando nuove entità armate private. La realtà incontra dunque la distopia, tra bandiere, insegne per soldati, bracciali. Un’ipotesi che si spinge ai confini della realtà, attingendo dalla scena politica mondiale attuale: ci mostra, sempre ipoteticamente, il prossimo conflitto globale.

Di certo immersiva, sospesa tra la realtà e la distopia, l’installazione del Fuorisalone 2025 ha un compito: invitarci alla riflessione, chiedendoci di prendere una posizione netta nei confronti della pace. L’installazione funge anche da denuncia, per risvegliare le coscienze: Philippe Starck, architetto e designer francese, conosciuto e apprezzato proprio per un approccio di stampo pragmatico e democratico verso il design, prova ad anticipare la prospettiva del prossimo conflitto globale.
Il significato di War Flags
Come ogni anno il Fuorisalone, appuntamento attesissimo della Milano Design Week 2025, propone diverse esperienze immersive con installazioni da non perdere. War Flags è più di un’installazione: è un messaggio politico. “Qualcuno potrebbe cogliere solo l’estetica, altri saranno scioccati e si interrogheranno. Su di loro le bandiere agiranno, si spera, come un risveglio, verso l’azione”, ha rivelato Philippe Starck in un’intervista, spiegando il profondo significato della sua arte.

Impegnato da sempre nella lotta al design democratico, War Flags fa parte di Interni Cre-Action, un evento ideato da Gilda Bojardi. “Il titolo stesso, Cre-Action, ci ricorda la necessità di un’azione in un mondo in cui è in atto la violenza, assieme a emergenze sociali, politiche, ecologiche. Così quando Gilda Bojardi mi ha invitato a partecipare alla installazione di Interni, mi sono sentito onorato. Dobbiamo prendere posizione, e questa diventa una piattaforma per farlo”.
Del resto, come ha spiegato lui stesso, la speranza esiste solo nel momento in cui le nostre coscienze vengono agitate, e così scegliamo di agire, di prendere una posizione in prima persona. “La storia ci ha insegnato che esistono molti modi per resistere, e che anche i piccoli atti di resistenza fanno la differenza. War Flags è il mio”, ha rivelato a Interni Magazine. L’Orto Botanico, con le sue piante fiorite e la piena primavera che esprime tutta la sua bellezza, fa da sfondo a un’installazione che ci ricorda che esiste la guerra, che ogni paradiso in Terra va protetto. “Può essere bombardato un domani, riempito di cadaveri. È un appello alla reazione”.