Budri, fondata nel 1960 a Mirandola, è un’azienda italiana rinomata a livello internazionale per l’eccellenza nella lavorazione su misura di marmi, onici e pietre semipreziose. La sua maestria nel trasformare la pietra naturale in opere uniche le è valsa il titolo di “Alta Sartoria del Marmo”. Con spirito visionario e una cura del dettaglio fuori dal comune, Budri reinterpreta i materiali lapidei in creazioni dal fascino straordinario, dando nuova vita alla pietra e rendendola emozione tangibile.
Indice
Geodie White Quartz, il geode di luce incastonato nel travertino
Un esempio emblematico della capacità di Budri di reinventare il marmo è il side table Geodie White Quartz, della collezione Geodies disegnata da Patricia Urquiola. Questo tavolino one of a kind in travertino si presenta con una forma rigorosa a “T” che racchiude al suo interno un vero tesoro naturale: un grande geode di quarzo bianco dalle sfumature lattiginose.

Come in uno scrigno prezioso, il travertino abbraccia il geode, mettendone in mostra le scintillanti cristallizzazioni a un’altezza ideale per ammirarle da vicino. Il contrasto tra la solida geometria del supporto e la meraviglia organica del quarzo crea un effetto di stupore: la pietra sembra animarsi, trasformando un elemento d’arredo in una piccola opera d’arte della natura.
Origami Inciso Pink, il marmo si piega come carta
Con Origami “Inciso” Pink, parte dell’esclusiva collezione Aquarel, il marmo esplora la leggerezza inaspettata della carta. In questo tavolino dalle linee minimaliste e decise, un blocco di Onice Bianco iraniano diventa una candida tela solcata da un forte segno grafico rosa, un’incisione netta che spicca sulla superficie.

La naturale nuvolatura bianca dell’onice crea effetti cangianti e sempre nuovi: le venature sembrano dipinte da vapori e nebbie, donando al tavolino un grande impatto visivo e materico. Come suggerisce il nome, il piano in marmo sembra un origami: si piega con un angolo di 90° e diventa gamba di supporto, dando vita a un gioco di continuità tra orizzontale e verticale. Il risultato è un oggetto di design dalla forte personalità, in cui la pietra si fa leggera e moderna senza perdere la sua anima preziosa.
La lavorazione esalta l’aspetto più contemporaneo del materiale, rendendolo ideale anche in contesti minimal e in spazi in cui la scelta dei materiali è fondamentale quanto l’arredo, come nel caso di superfici a contrasto tra parquet e gres porcellanato.
Agata il tappeto in marmo dai riflessi oceanici
Con il tappeto in marmo Agata, Budri supera ogni confine immaginabile tra la durezza della pietra e la morbidezza tessile. Disegnato da Patricia Urquiola per la collezione Agua, Agata si presenta come un tappeto decorativo ma è interamente realizzato in marmi e onici pregiati, sapientemente accostati.
Le sue ampie volute riproducono in grande scala l’aspetto di sezioni di agata, la pietra da cui prende il nome, creando sinuose geometrie nei toni profondi del blu marino e del verde smeraldo. L’effetto visivo è quello di onde e cerchi concentrici, come pozze d’acqua pietrificate dalle sfumature cangianti, che donano un impatto estetico sorprendente e onirico all’ambiente.
Non solo bellezza: grazie a uno spessore di appena 13 millimetri, questo tappeto di marmo può essere adagiato anche su un pavimento esistente, portando con sé il lusso e la meraviglia della pietra naturale senza richiedere opere murarie. I toni del blu marino e del verde smeraldo disegnano onde e cerchi concentrici che ricordano superfici acquatiche pietrificate. Con uno spessore di appena 13 mm, il tappeto può essere inserito anche su pavimenti preesistenti, senza opere murarie: una soluzione che affianca con naturalezza scelte più tradizionali come il pavimento in laminato.
Agata è un esempio lampante di come Budri riesca a rendere il marmo “fluido” e versatile, trasformando la pietra dura in un elemento di decorazione dalla leggerezza visiva e dall’eleganza senza tempo.
Charme, il marmo gioiello alla Milano Design Week 2025
Il viaggio onirico tra le creazioni Budri culmina con Charme, la nuova collezione presentata al Fuorisalone durante la Milano Design Week 2025. Disegnata dall’architetto Eric Carlson (studio Carbondale), Charme trae ispirazione dal mondo dell’alta moda e dalle forme iconiche della gioielleria contemporanea.

In questi arredi esclusivi il marmo diventa alta gioielleria, assumendo un’estetica scintillante e preziosa: Carlson stesso descrive i pezzi come “mobili come gioielli per l’architettura”. Le superfici lapidee, lucidate a specchio, catturano la luce esprimendo al massimo la ricchezza dei materiali, come gemme incastonate in un diadema, in netto contrasto con la recente tendenza dei marmi dall’effetto opaco.
Per presentare Charme, Budri ha messo in scena uno spettacolo raffinato nelle vetrine del suo showroom milanese: tre grandi teche di cristallo in Foro Buonaparte allestite come eleganti “dollhouse” gioiello, piccoli ambienti rivestiti di marmi, onici e pietre semipreziose, che accolgono in miniatura gli arredi della collezione. Le vetrine diventano palchi dove il marmo si mostra in tutta la sua magia.

La collezione Charme si compone di quindici arredi unici tra tavoli da pranzo, coffee table e side table, tutti caratterizzati da basi scultoree intrecciate come maglie di una collana che conferiscono un fortissimo impatto scenico. In uno di questi pezzi, ad esempio, le forme di un bracciale di perle coltivate hanno ispirato un sorprendente coffee table in Bianco Namibia e Onice Rosa – un omaggio alla femminilità e all’eleganza senza tempo.
Ogni creazione di Charme rivela una lavorazione tridimensionale complessa che svela l’anima segreta di ciascuna pietra, rappresentando un trionfo di maestria artigianale italiana e confermando Budri come vero ambasciatore del Made in Italy nel mondo.
La collezione si inserisce in una visione d’arredo in cui il marmo convive armoniosamente con superfici decorative ad alto impatto scenico, come accade con le nuove carte da parati materiche e tridimensionali.

Con Charme, Budri rinnova la meraviglia: il marmo, forgiato dalle mani esperte dei suoi artigiani, esce dalla tradizione classica per farsi arte vivente, brillante e raffinata. Dalle profondità della terra fino alle luci di Milano.