Pranzo in spiaggia? Il menù ideale per tutta la famiglia

Sì a un panino o una fresca insalata di riso. Sconsigliate frittate e fettine panate. I consigli della SIPPS

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Tutti al mare! Ma cosa portare in spiaggia per i pasti dei nostri bimbi? Per non ricorrere al solito panino al bar, tanti sono i cibi che possono essere preparati in anticipo e consumati durante la giornata. A patto che siano leggeri, per non affaticare la digestione, e sicuri. Come ogni anno, infatti, con il caldo estivo possono aumentare i rischi di alterazione degli alimenti deperibili. Le alte temperature favoriscono lo sviluppo microbico, con la possibilità di modifiche di colore, odore, consistenza, sapore degli alimenti e in alcuni casi anche di potenziali pericoli per la salute.

Cosa prediligere dunque?

 “Evitate piatti elaborati come pasta al forno o timballi, spesso ricchi di grassi che rallentano la digestione e creano sensazione di pesantezza. Un panino può diventare un buon pasto. Scegliete pane fresco e non condito e riempitelo di tanta verdura (pomodori, insalata, verdure grigliate) e qualche fetta di prosciutto o mozzarella”, consiglia in un decalogo “Estate sicura” per scegliere bevande e cibi sani Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS). “Un ottimo piatto, facile da mangiare anche al mare – continua l’esperto – può essere la classica insalata di riso. Il riso è ricco di amido, carboidrato molto digeribile. Usate la varietà parboiled, che non scuoce e mantiene i chicchi ben separati. Questo vi eviterà di utilizzare molto l’olio. Potete condire con verdure fresche come i pomodori”. Ma qual è la porzione per i piccoli? Come si legge nella guida Nutripiatto, uno strumento di educazione nutrizionale rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni realizzato da un team di ricercatori e nutrizionisti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma con il supporto scientifico della SIPPS, la dose ideale di riso (pesato a crudo) per bambini da 4 ai 6 anni è di 50 grammi, 60 grammi invece per i bimbi dai 7 ai 9 anni e 90 grammi per quelli di 10-12 anni.

Il piatto unico è la soluzione ideale

“Se nelle vostre insalate di riso o di pasta avete aggiunto del tonno, o del prosciutto, o del formaggio, avete preparato dei piatti unici, che oltre ai carboidrati forniscono anche proteine. Un secondo sarebbe di troppo. Evitate carne panata fritta come può essere quella confezionata – aggiunge Di Mauro – poiché troppo ricca di grassi. Anche le frittate sono sconsigliate in spiaggia. Pur essendo comode da portare fuori casa, le uova richiedono infatti una lunga digestione”, puntualizza l’esperto.

Attenti alle insalate

Buone e salutari, sarebbe però meglio evitare di portarle in spiaggia. “Non è comodo né igienico portarsi da casa verdure cotte o insalate. Una valida alternativa possono essere ortaggi come cetrioli o cocomeri, da sbucciare sul momento. Sono ricchi di acqua e di potassio – ricorda lo specialista – con pochissime calorie. Ottimi come spuntino o da mangiare durante il pranzo”.

Via libera invece alla frutta per un salutare snack. “La frutta è sempre un ottimo spuntino o alimento a fine pasto. L’estate ce ne offre moltissima: pesche, albicocche, melone, anguria, prugne, susine, pere, fichi, fichi d’india e uva. Ricca di acqua, vitamine, minerali, fibra e fitonutrienti, la frutta non ha controindicazioni e può essere proposta al bambino anche con gustosi frullati, granite o gelati ”, consiglia l’esperto.

E poi ricordiamoci di bere e offrire ai nostri bimbi durante tutta la giornata l’acqua, possibilmente fresca e non ghiacciata, evitando le bevande zuccherate come l’aranciata o quelle a base di cola “Poiché poco dissetanti per la loro alta concentrazione di zucchero. Inoltre – conclude Di Mauro – la caffeina contenuta nelle bibite gusto cola, oltre a non essere indicata per i bambini, può provocare disidratazione, pericolosa per chi vuole trascorrere giornate sotto il sole”.