L’intuitive eating è un tema sempre più popolare tra chi si occupa di alimentazione ed è un approccio consapevole al cibo che merita un po’ di attenzione in un mondo in cui, nonostante la grande quantità di informazioni a nostra disposizione, ci dimostriamo spesso incapaci di instaurare un rapporto sereno con quello che abbiamo nel piatto. Diete estreme, digiuni e scelte alimentari drastiche sono all’ordine del giorno tra chi cerca incessantemente di dimagrire accumulando frustrazione e che potrebbe forse liberarsene, finalmente, spostando il punto.
Indice
Cos’è l’intuitive eating
L’intuitive eating è un approccio all’alimentazione che si basa sull’ascolto del proprio corpo e dei suoi segnali di fame e sazietà. Questo metodo, se adottato correttamente, può trasformare radicalmente la tua vita. Invece di seguire diete restrittive o regole rigide, impari a fidarti dei tuoi istinti e a soddisfare i bisogni del tuo corpo in modo naturale. L’intuitive eating ti aiuta a riconoscere i segnali di fame e sazietà, permettendoti di nutrirti in base alle reali necessità del tuo organismo. Inoltre, ti incoraggia a fare scelte alimentari consapevoli e a essere attento alle tue emozioni e al loro impatto sul tuo comportamento alimentare. Questo approccio può avere benefici psicologici significativi, poiché ti permette di sviluppare una relazione più sana con il cibo e di liberarti dalla mentalità restrittiva delle diete tradizionali.
Ascoltarsi per dire addio alle diete
Per raggiungere un rapporto sano con il cibo e liberarti dalle restrizioni delle diete, è fondamentale imparare ad ascoltare il tuo corpo. Questo significa mettere da parte le regole rigide e le restrizioni caloriche, e invece concentrarsi sulle sensazioni interne che il tuo corpo ti invia. L’ascolto del tuo corpo ti permette di riconoscere i segnali di fame e sazietà, e di rispondere alle sue esigenze in modo intuitivo. Quando sei in grado di distinguere tra fame fisica e fame emotiva, puoi prendere decisioni alimentari consapevoli che soddisfino veramente il tuo corpo. Questo approccio ti permette di costruire una relazione più sana con il cibo, basata sulla fiducia nelle tue capacità di autoregolazione. Inoltre, l’intuitive eating ti aiuta a comprendere come le emozioni influenzano le tue scelte alimentari. Imparando a gestire le emozioni senza ricorrere al cibo come meccanismo di compensazione, puoi sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e delle tue necessità emotive. I benefici psicologici dell’alimentazione consapevole sono molteplici: promuove l’autostima, riduce l’ansia legata al cibo e favorisce un rapporto più equilibrato con il proprio corpo.
La guida
Come riconoscere i segnali di fame e sazietà
Riconoscere i segnali di fame e sazietà è un aspetto fondamentale per adottare un approccio intuitivo all’alimentazione. Ma sei davvero in grado di farlo? Spesso siamo così abituati a seguire schemi alimentari predefiniti che abbiamo perso la capacità di ascoltare il nostro corpo. L’intuitive eating ci invita a riconnetterci con le sensazioni fisiche e a fidarci dei segnali che ci manda. La fame è un segnale biologico che indica al nostro corpo quando ha bisogno di energia, mentre la sazietà ci avvisa che abbiamo assunto a sufficienza cibo. Tuttavia, molte volte ignoriamo questi segnali, mangiando per abitudine o per compensare emozioni negative. Riconoscere la fame e la sazietà richiede un’attenzione consapevole: bisogna imparare a distinguere tra fame fisica e fame emotiva, ad ascoltare i segnali del nostro stomaco e ad essere presenti durante i pasti. È un processo che richiede tempo e pratica, ma una volta che siamo in grado di farlo, possiamo iniziare a nutrirci in modo più equilibrato e soddisfacente.
Gestire le emozioni
Le emozioni svolgono un ruolo significativo nelle scelte alimentari di ogni individuo. Spesso, siamo inclini a cercare conforto o soddisfazione attraverso il cibo quando affrontiamo determinati stati d’animo. Ma è importante imparare a gestire le emozioni in modo sano e consapevole per evitare ricadute negative sulla nostra alimentazione. Capire come le emozioni influenzano le nostre scelte alimentari è il primo passo verso una gestione efficace delle stesse.
Quando siamo stressati, ansiosi o tristi, potremmo essere inclini a ricorrere a cibi confortanti o a concederci abbuffate per cercare sollievo temporaneo. Questo comportamento però, può portare a sensi di colpa e a un ciclo distruttivo di alimentazione emotiva. Imparare a riconoscere e comprendere le emozioni che ci spingono verso certi cibi è fondamentale per gestirle in modo più sano. Una volta che siamo consapevoli delle nostre emozioni e dei loro effetti sulle scelte alimentari, possiamo sviluppare strategie per gestirle in modo più equilibrato. Ciò potrebbe includere la ricerca di alternative salutari per soddisfare i bisogni emotivi, come praticare attività fisica, dedicarsi a hobby rilassanti o parlare con una persona di fiducia.
Durante i pasti
Per praticare l’intuitive eating con successo, è fondamentale creare una connessione importante con il cibo anche mentre si consumano i pasti. Questo non significa soltanto provare a mettere nel piatto soltanto quello che valutiamo più utile e sano per saziarci e nutrirci, ma anche restituire una certa importanza agli alimenti, mettendoli in primo piano. No alla televisione accesa mentre si mangia ad esempio, che tende ad assorbire tutte le nostre energie senza lasciarci la concentrazione necessaria per ascoltare i segnali del nostro corpo, ma anche ai pasti frugali, magari consumati in piedi mentre si fanno altre cose o davanti al computer.
Praticare l’intuitive eating vuol dire cercare seriamente una connessione con il nostro corpo mentre mangiamo ed è un’operazione che richiede un po’ di calma oltre che una buona capacità di ascolto. Per questo motivo, mangiare lentamente in modo da poter percepire il senso di sazietà che è invece travolto dalle abbuffate veloci che non ci permettono di sentirlo.
Anche bere duranti i pasti è importante per praticare l’intuitive eating che ci mette al riparo dalle regole bizzarre che suggeriscono di bere solo prima di mangiare o dopo e ci invita a seguire il naturale bisogno di intervallare i bocconi con dei sorsi d’acqua che sono utili sia per idratarci sia per gustare al meglio il cibo, stimolando il palato a cercare nuove sensazioni tra una portata e l’altra.
E, a proposito di bocconi, è meglio dividere la porzione in tanti bocconi piccoli in modo da rendere più semplice il compito di mangiare lentamente e favorire l’avvio del processo digestivo.
Mangiare senza sensi di colpa
Liberarsi delle restrizioni alimentari può sembrare un’impresa difficile, ma è possibile imparare a mangiare senza sensi di colpa. Spesso ci sentiamo vincolati da regole rigide e restrittive che ci impediscono di ascoltare veramente i nostri desideri e bisogni alimentari. L’approccio dell’intuitive eating ci invita a rompere queste catene e ad abbracciare una relazione più sana con il cibo. L’idea principale è quella di onorare il nostro corpo, ascoltando i segnali di fame e sazietà che esso ci invia. Invece di seguire diete restrittive o contare le calorie, l’intuitive eating ci insegna ad affidarci ai nostri istinti naturali quando si tratta di nutrirci. Ciò significa che possiamo goderci il cibo senza sensi di colpa, fidandoci del nostro corpo per sapere quanto e cosa mangiare. È importante imparare a distinguere la fame fisica dalla fame emotiva, cercando di soddisfare i bisogni emotivi senza ricorrere al cibo. Liberarsi delle restrizioni alimentari non significa però abbandonare completamente ogni forma di controllo. È importante trovare un equilibrio tra indulgenza e moderazione, imparando a godersi il cibo senza esagerazioni né privazioni.
Quando si è con gli altri
Quando si tratta di gestire l’intuitive eating in compagnia, è importante essere consapevoli delle sfide che possono sorgere e trovare modi per affrontarle con successo. Una delle difficoltà comuni è quella di sentirsi giudicati o criticati dagli altri per le proprie scelte alimentari. Tuttavia, è fondamentale ricordare che l’intuitive eating è un processo personale e che ognuno ha il diritto di ascoltare il proprio corpo e soddisfare i propri bisogni. Per affrontare questa situazione, potresti considerare di comunicare apertamente con i tuoi compagni di tavolo riguardo alle tue scelte alimentari e spiegare loro il motivo per cui segui l’intuitive eating. Inoltre, potresti anche invitare gli altri a provare nuovi cibi o ad esplorare insieme opzioni più sane e bilanciate.
Un’altra sfida può essere quella di resistere alla tentazione di seguire il ritmo degli altri quando si mangia in compagnia. Invece di lasciarsi influenzare dalle scelte degli altri, cerca di rimanere concentrato sul tuo corpo e sui segnali di fame e sazietà che riconosci. Potresti anche prenderti il tempo necessario per gustare ogni boccone e goderti il pasto in modo consapevole. Infine, cerca di non farti prendere dal senso di colpa se ti concedi qualche “sgarbato” durante un’occasione sociale. L’intuitive eating non riguarda la perfezione, ma piuttosto la connessione con il proprio corpo e il rispetto dei suoi bisogni.
Non avere fretta
Trattandosi di qualcosa di molto personale, non ci sono indicazioni che valgano per tutti sul tempo necessario per imparare a praticare l’intuitive eating con successo, ma va detto che si tratta di un processo lento e graduale, non codificato e diverso per ognuno di noi.
Come ogni grande cambiamento che si rispetti, richiede notevoli energie mentali e una certa capacità di concentrazione che non deve diminuire davanti ai primi insuccessi. A tutte le persone che si sono affacciate all’intuitive eating è infatti capitato di faticare inizialmente a percepire un cambiamento con la conseguente voglia di mollare tutto. Un atteggiamento negativo che fa a pugni con l’approccio felice di una pratica che ci invita ad essere un po’ più gentili con noi stessi, regalandoci tutta la fiducia che meritiamo.
I benefici per la mente
I benefici psicologici dell’intuitive eating sono molteplici e profondamente significativi. Questo approccio all’alimentazione si basa sull’ascolto del proprio corpo, sulla consapevolezza dei segnali di fame e sazietà e sull’attenzione alle emozioni che influenzano le scelte alimentari. Attraverso l’alimentazione consapevole, è possibile sviluppare una relazione più sana con il cibo e con il proprio corpo.
Uno dei principali benefici psicologici è la riduzione dello stress legato all’alimentazione. Liberarsi dalle diete restrittive e imparare a soddisfare i propri bisogni alimentari può ridurre l’ansia associata al cibo e all’immagine corporea. Inoltre, l’alimentazione consapevole promuove una maggiore autostima e fiducia in sé stessi, poiché si impara a prendersi cura del proprio corpo in modo amorevole e rispettoso. Un altro beneficio è l‘aumento della consapevolezza emotiva. Riconoscere come le emozioni influenzano le scelte alimentari permette di gestirle in modo più equilibrato.
L’alimentazione consapevole incoraggia a esplorare le ragioni profonde dietro le abitudini alimentari, consentendo di affrontare le emozioni in modo più costruttivo. Inoltre, l’alimentazione consapevole può contribuire a migliorare il rapporto con il cibo, riducendo i sentimenti di colpa o vergogna legati all’alimentazione. Questo approccio promuove la libertà di scelta e la fiducia nel proprio corpo, permettendo di godere appieno del piacere del cibo senza sensi di colpa.
Sostenibilità
L’intuitive eating è un approccio sostenibile e salutare che pone l’accento sull’ascolto del proprio corpo e delle sue necessità. Questo approccio rivoluzionario alla nutrizione si basa sulla fiducia nella saggezza innata del nostro corpo per regolare l’assunzione di cibo. Liberandoci dalle restrizioni delle diete tradizionali, possiamo finalmente riscoprire il piacere di mangiare in modo naturale e spontaneo. L’intuitive eating ci invita a riconoscere i segnali di fame e sazietà che il nostro corpo ci invia, permettendoci di soddisfare le nostre esigenze alimentari senza eccessi né privazioni. In questo modo, si riesce ad avere una visione più obiettiva di quello che sta nel nostro piatto, un atteggiamento che promuove dei comportamenti più consapevoli anche in tema di sostenibilità.
Avere un rapporto più consapevole con il cibo infatti ha delle ricadute positive anche sulla capacità di programmare i pasti, di fare una spesa contenuta, evitare gli sprechi alimentari e puntrae su prodotti sostenibili e di alta qualità. Una volta eliminate le abbuffate infatti, sarà più facile dare un’impronta funzionale alla nostra alimentazione evitando eccessi in ogni direzione.
Fonti bibliografiche
- Intuitive Eating, Harvard University
- What is Intuitive Eating?, Meet the duo, NY Times
- Intuitive eating and its influence on self-reported weight and eating behaviors, Science Direct
- The radical practice of eating what you want, The Guardian