Fitoterapia: cos’è e cosa cura

La fitoterapia è indubbiamente la disciplina farmaceutica più antica e grazie ai rimedi fitoterapici possiamo prevenire e trattare numerosi disturbi

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 9 Aprile 2021 15:37

Cos’è

La fitoterapia è la scienza che si occupa di prevenire e trattare patologie umane attraverso l’uso di droghe vegetali e dei prodotti fitoterapici ottenuti dalla lavorazione di erbe medicinali. Fanno parte delle piante medicinali tutte le specie vegetali che utilizzate sull’uomo, internamente o esternamente, producono un’attività farmacologica anche non particolarmente marcata. Le piante medicinali includono dunque piante intere o parti di piante che possono essere usate a fini terapeutici o impiegate per estrarre molecole da utilizzare per produrre fitoterapici, prodotti erboristici o anche farmaci.

Oltre a indagare sulle proprietà, sull’uso e sulle indicazioni delle varie piante curative, la fitoterapia studia anche come dovrebbero essere lavorate e somministrate tali piante per produrre un beneficio, a quale dosaggio vanno assunte e quali sono le eventuali controindicazioni, gli effetti collaterali e le possibili interazioni dei rimedi, ad esempio con altri fitoterapici, con farmaci o con alimenti.

Storia

Le piante accompagnano da sempre la vita dell’uomo sulla Terra che già in epoca preistorica le utilizzava per curare ferite, punture di insetti o morsi di animali e alleviare i sintomi provocati da malattie. Il rapporto tra uomo e piante ha dunque radici molto lontane e si è consolidato nel tempo: provando, fallendo e riuscendo, gli esseri umani hanno imparato le proprietà delle piante, prima ancora di classificarle, analizzarle e imparare i meccanismi che ne determinano l’attività terapeutica, inizialmente misteriosa e di origine divina.

Non è semplice stabilire con certezza il momento in cui l’uomo ha ipotizzato che l’azione delle piante fosse dovuta a componenti attivi – o principi attivi –  in esse presenti, ma è chiaro che la fitoterapia è la disciplina medica e farmaceutica più antica. Sappiamo che Galeno, medico considerato il padre della farmacia, nel 131 prima di Cristo classificò i medicamenti vegetali in ordine alfabetico e che iniziò a preparare rimedi fitoterapici utilizzando procedure di estrazione e ricette: ancora oggi i fitoterapici formulati e preparati dal farmacista sono chiamati preparazioni galeniche. Successivamente si sviluppano i giardini dei semplici, dove i monaci coltivano, classificano e studiano le piante medicinali e, contemporaneamente, nascono le scuole mediche araba e salernitana, che si occupano anche di tramandare le conoscenze acquisite sulle piante.

A intuire che l’azione terapeutica delle piante dipende da un complesso attivo in esse presenti fu probabilmente Paracelso, medico svizzero che utilizzava tinture, decotti ed essenze anziché le piante tal quali e che per primo iniziò a estrarre i principi vegetali attraverso tecniche di distillazione. Circa quattrocento anni più tardi, vennero scoperti e isolati i primi principi attivi vegetali tra cui la morfina e la caffeina, confermando le idee di Paracelso: le proprietà delle piante derivano dalla presenza di molecole attive. Da queste scoperte nasce e si sviluppa l’industria farmaceutica che isola i principi attivi vegetali, li stabilizza, ne studia il meccanismo d’azione e la tossicità e crea farmaci sempre più efficaci, anche modificando le molecole naturali e sintetizzandone di nuove ispirandosi a quelle presenti nei vegetali. Contemporaneamente si ha un declino della fitoterapia a favore del farmaco, almeno fino all’avvento degli erboristi, figura che fa da “ponte” tra i rimedi popolari e il farmaco vero e proprio e che si occupa di studiare i rimedi fitoterapici in modo scientifico, senza dimenticare la tradizione.

Oggi la fitoterapia gode di ottima salute e sempre più persone scelgono rimedi fitoterapici o erboristici per mantenersi in salute, prevenire patologie o trattare disturbi di lieve o moderata entità.

Cosa cura

I rimedi fitoterapici, come abbiamo visto, sono prodotti ottenuti dall’estrazione dei composti attivi di origine vegetale, chiamato fitocomplesso. Grazie alla fitoterapia è possibile prevenire una serie di patologie o trattare disturbi di lieve o moderata entità, soprattutto se il ricorso ai rimedi fitoterapici avviene nell’ambito di uno stile di vita sano. La fitoterapia può inoltre essere associata ai farmaci tradizionali, ad esempio per ridurne il dosaggio, potenziarne l’effetto o diminuire il rischio di effetti avversi. I disturbi per i quali si può fare ricorso alla fitoterapia sono diversi. È possibile, ad esempio, trattare in modo efficace:

Grazie alla fitoterapia è inoltre possibile mantenere uno stato di benessere, contrastare gli effetti dell’invecchiamento, prevenire il decadimento cognitivo, migliorare la concentrazione e la memoria, rafforzare il sistema immunitario e affrontare al meglio i cambi di stagione e i periodi particolarmente stressanti. Prima di fare ricorso ai rimedi fitoterapici è comunque preferibile sentire il parere del medico o chiedere consiglio al farmacista o all’erborista poiché i prodotti fitoterapici ed erboristici, pur essendo naturali, possono avere infatti effetti collaterali, interazioni o controindicazioni.