Emicrania con aura: le sostanze naturali che riducono gli attacchi

L’emicrania con aura interessa soprattutto il sesso femminile. Sostanze come magnesio, partenio e griffonia, se assunte insieme, possono migliorare i sintomi anche in fase acuta

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Cos’è 

L’ emicrania con aura è una particolare patologia che interessa circa un quarto delle persone con emicrania (oltre 2.5 milioni di persone in Italia). In questi pazienti la cefalea (o mal di testa) è preceduta da alcuni sintomi neurologici transitori e reversibili che possono presentarsi singolarmente o in sequenza. 

Il cambio di stagione, e l’autunno in particolare, rappresenta un momento molto difficile per chi ne soffre poiché – come spiega il dott. Giorgio Dalla Volta, Coordinatore Sezione Regione Lombardia della Società Italiana Studio Cefalee -S.I.S.C. e Direttore del Centro Cefalee dell’Istituto Clinico Città di Brescia-Gruppo San Donato “Alcuni fattori climatici-stagionali possono influire negativamente su tutte le forme di emicrania. La pressione barometrica, che cambia con l’arrivo dell’autunno, l’instabilità climatica, il cambio della luce dovuta al cambio di inclinazione del sole e la progressiva riduzione delle ore di luce esercitano un effetto destabilizzante sulle nostre reti neuronali inducendo una ulteriore destabilizzazione dell’ipereccitabilità neuronale della corteccia cerebrale dei pazienti emicranici”. 

“Ad aggravare ulteriormente la situazione – prosegue l’esperto – c’è anche l’aumento dello stress tipico di questo periodo dell’anno in cui la bella stagione termina, le ferie diventano un lontano ricordo e riprendono a pieno ritmo le normali attività lavorative o scolastiche. Per tutti questi motivi settembre/ottobre rischiano di essere mesi neri per molte persone afflitte da questa malattia neurologica”.

Sintomi

L’aura è davvero un evento traumatico e scioccante. I pazienti, nei casi più eclatanti, sono convinti di essere colpiti da un ictus o da un’altra grave malattia cerebro-vascolare. È una percezione errata che avviene nonostante il disturbo si ripresenti più volte nel corso dell’anno e, a volte, anche solo a distanza di pochi giorni (o nello stesso giorno).

I sintomi più frequenti sono soprattutto:

  • Fenomeni visivi: flash, scotomi negativi (macchie buie nella focale di sguardo o in un campo visivo), offuscamento della vista, luci tremolanti, macchie.
  • Disturbi sensitivi (formicolii, tipo “punture di spilli”, che si diffondono dalle braccia fino al viso e alla lingua).
  • Afasia (difficoltà nel trovare le parole).
  • Difficoltà motorie di un arto.

Esistono poi dei sintomi premonitori (come irritabilità, variazioni dell’umore, difficoltà nella concentrazione, sonnolenza, ricerca di particolari cibi) che devono essere tenuti sotto controllo. 

È una patologia da non sottovalutare e che rende davvero difficile la vita di tutti i giorni”, prosegue il dott. Giorgio Dalla Volta. “I sintomi legati all’aura possono durare anche un’ora e determinare una importante disabilità. Il disagio e la spossatezza post-attacco tendono poi a proseguire anche nelle 24 ore successive. Più della metà dei pazienti ammette di avere gravi limitazioni a svolgere le proprie attività senza problemi mentre solo uno su dieci sostiene di riuscirci. Tutto ciò risulta molto problematico per l’intero sistema socio-sanitario dal momento che l’emicrania colpisce soprattutto la fascia di popolazione in età produttiva. Inoltre è quattro volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini con tutto ciò che ne consegue per i singoli nuclei familiari”.

Cause principali

  • Fattori ambientali: come il clima (vento, caldo o freddo eccessivi, variazioni del tempo, umidità, pioggia, cambiamento di stagione); l’esposizione al sole o alla luce intensa; rumori e odori (soprattutto profumi e detergenti).
  • Fattori psicologici: forti emozioni, stress o modificazioni del tono dell’umore.
  • Fattori ormonali: menarca, disturbi mestruali, utilizzo di contraccettivi orali o di terapia ormonale sostitutiva, gravidanza (che a volte è protettiva soprattutto per la forma senza aura e a volte è precipitante).
  • Stili di vita non salutari: consumi non adeguati di alcol, fumo di sigaretta, droghe o eccessivi sforzi fisici.
  • Ricorso ad alcuni farmaci: come estrogeni o coronarodilatatori.
  • Dieta squilibrata: consumo eccessivo di nitrati (insaccati o carne pretrattata), glutammato (carni e zuppe in scatola, sughi pronti, patatine e spezie), tiramina (formaggi stagionati, fegato, patè, fichi, banane), aspartame e feniletilamina (cioccolata).
  • Familiarità: rispetto alla popolazione generale i parenti di primo grado di pazienti emicranici hanno un rischio 1,4 volte più elevato di sviluppare emicrania con aura.
  • Disturbi del sonno: alterazioni del ritmo sonno-veglia o privazione del sonno.
  • Febbre, influenza stagionale o altre malattie.
  • Viaggi lunghi: soprattutto in aereo.

Come si cura

Contro l’emicrania con aura sono disponibili diverse tipologie di cure. “Come in ogni altra patologia alcune terapie farmacologiche possono non essere efficaci o scarsamente tollerate – continua Dalla Volta -. Da qui la necessità nella pratica clinica di approcci alternativi per il trattamento di questa patologia come, per esempio, il ricorso ai nutraceutici. Sono degli integratori alimentari in grado di fornire benefici per la salute e il loro uso sta diventando sempre più diffuso”. 

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che tre sostanze naturali (il minerale magnesio più gli estratti di due piante: il Partenio e la Griffonia) se utilizzate insieme in un unico nutraceutico, che può essere assunto in compresse o bustine, possono ridurre la frequenza degli attacchi e i sintomi correlati all’emicrania con aura, migliorando così la qualità di vita, oltre che la durata e la disabilità del fenomeno aura se assunte in acuto al primo insorgere del fenomeno visivo.