Dieta iperproteica: sai cosa rischi?

La dieta iperproteica è caratterizzata da un consumo di proteine molto elevato. Ma gli esperti mettono in guardia: no al fai da te

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Cos’è

Negli ultimi anni, i regimi “low-carb” sono tornati di gran moda, anche grazie a personaggi famosi come Jennifer Lopez. Il principio fondamentale su cui si basano questi metodi è la drastica riduzione di alimenti contenenti zuccheri raffinati e carboidrati come pasta, pane e riso, ma anche alcuni tipi di frutta e verdura. Regimi alimentari spesso molto restrittivi, quindi, che possono mettere a dura prova il nostro organismo, nonostante aiutino a perdere peso almeno nella fase iniziale.

La dieta iperproteica è caratterizzata da un consumo di proteine molto elevato che supera di gran lunga le percentuali raccomandate dalle linee guida e si associa ad una forte riduzione del consumo di carboidrati. L’idea di base è che riducendo notevolmente la quantità di carboidrati e aumentando di molto quella delle proteine, il corpo sia spinto ad utilizzare i grassi di deposito per produrre energia.

Questo, però – si legge sul sito dell’Istituto superiore di sanità – si verifica soltanto quando la dieta iperproteica è anche ipocalorica perché la quantità di carboidrati e grassi introdotti non è sufficiente a coprire il fabbisogno energetico dell’organismo e di conseguenza il corpo utilizza proteine e grassi di deposito per produrre energia. In caso contrario, la quantità di proteine in eccesso viene utilizzata attraverso una via metabolica (gluconeogenesi) che porta alla formazione di glucosio e ciò può favorire la formazione di nuovo grasso di deposito.

La giusta dose di proteine

Studi scientifici hanno dimostrato che i regimi alimentari più salutari nel lungo termine sono, in generale, quelli che prevedono un apporto di carboidrati intorno al 55%, di grassi al 30%, e di proteine al 15%. Queste percentuali sono dovute al fatto che ogni macronutriente ha una sua funzione ben specifica. In particolare, quando escludiamo i carboidrati (compresi quelli di frutta e verdura) e facciamo una overdose di proteine, si può creare il problema importante dello smaltimento delle scorie azotate. Questi composti possono essere tossici e le reazioni metaboliche per il loro smaltimento dispendiose e talvolta inadeguate quando, per esempio, ci troviamo in presenza di una insufficienza epatica o renale.

I rischi

Una dieta iperproteica, che dunque esclude alimenti importanti ricchi di carboidrati complessi (legumi, frutta, verdura) può provocare una carenza di diverse sostanze, quali micronutrienti (vitamine, minerali) e fibre. Inoltre può ridurre i depositi di glucosio (glicogeno) del fegato, utilizzati per mantenere un normale livello di glucosio nel sangue.

Ma c’è di più. Non introducendo carboidrati, l’organismo, non ricevendo zuccheri per attingere all’energia necessaria di cui ha bisogno, va ad estrapolarla dal grasso. Questa condizione chiamata chetosi permette, almeno nel primo periodo, il dimagrimento. Il problema – sostengono gli esperti – si verifica dopo un certo tempo, quando l’organismo “registra” questa condizione e va ad attingere energia dai muscoli. Se non si introducono per più giorni i carboidrati, infatti, l’ipotalamo riconosce questa situazione di carestia e attiva l’ormone ACTH (prodotto dall’ipofisi), che stimola il surrene a produrre il cortisolo, ormone che agisce trasformando le proteine e gli aminoacidi derivati dai muscoli in glucosio. Questo scenario ormonale porta alla riduzione della massa magra muscolare. Con le diete chetogene (iperproteiche) oltre a perdere muscolo, è possibile un aumento del colesterolo, mentre il metabolismo si riduce. Così, dopo la dieta, si finisce per riprendere subito tutto il peso perso.

Va, inoltre, considerato che un eccessivo consumo di proteine aumenta il lavoro dei reni deputati alla loro degradazione con formazione di urea.

Il consiglio dei nutrizionisti

Una dieta leggermente iperproteica, ma mai priva totalmente degli altri nutrienti, può essere seguita in sicurezza per un periodo di tempo e può avere una certa efficacia nel favorire l’aumento di massa muscolare e la riduzione del grasso corporeo. Ma affinché venga tutelata la salute dell’organismo è importante che l’eccesso di proteine assunte sia soltanto uno degli aspetti della dieta e che non venga portato agli estremi. Per questo è sempre sbagliato ricorrere al fai da te o seguire generiche mode.

Aspetti principali della dieta