Dieta zero: cosa mangiare per perdere 2 chili a settimana

La dieta zero consente di perdere sino a 2 kg a settimana, ma non è adatta a tutti

Niente carboidrati né zuccheri: è questo il segreto della dieta zero, un regime alimentare che consente di perdere sino a due chili a settimana.

Di cosa si tratta? Questa dieta, molto apprezzata dalle star di Hollywood, prevede uno stile alimentare a base di proteine, soprattutto nella prima fase d’attacco, in cui vengono eliminati zuccheri e carboidrati per consentire al corpo di bruciare più in fretta i grassi. La dieta zero sfrutta un principio scientifico molto noto: la chetosi. Quando l’organismo non può trarre energia dagli zuccheri, attinge direttamente al grasso, mantenendo intatta la massa grassa e bruciando i rotolini in eccesso.

In questo modo si perde peso in fretta e senza avvertire il senso di fame. Nonostante ciò gli esperti consigliano di seguire questo regime alimentare esclusivamente per qualche settimana, poiché è particolarmente squilibrato e potrebbe causare gravi danni alla salute.

La dieta zero si divide in tre fasi. La prima fase è quella più dura e difficile da affrontare, perché ha come obiettivo quello di riattivare il metabolismo e favorire il dimagrimento. Dura una settimana, durante cui vengono eliminati tutti gli zuccheri, i carboidrati, la frutta e l’alcol. Una volta persi i chili in eccesso si può passare alla seconda fase, detta di stabilizzazione, in cui vengono aumentate le porzioni.

La terza fase, che è anche l’ultima, prevede il mantenimento del peso forma, reintegrando nella dieta i carboidrati, che andranno consumati solamente una o due volte a settimana. Il segreto della dieta zero non è solamente la chetosi, ma anche la capacità di scegliere alimenti con pochissime calorie, che però garantiscono un forte senso di sazietà. Ad esempio la carne bianca, le uova, il pesce e tutte le verdure tranne carote e patate. Si possono consumare anche noci, mandorle, noccioline e l’avena.

La dieta zero è molto particolare e per questo non è adatta a tutti. La chetosi infatti tende ad intossicare l’organismo, sovraccaricando i reni e il fegato. Il regime alimentare dunque non va seguito per troppo tempo ed è sconsigliato per chi soffre di diabete, problemi renali, epatici oppure cardiaci.