Acari: come si eliminano e cosa fare in caso di punture

Gli acari abitano normalmente sulla nostra pelle e nelle nostre case e quando proliferano in modo eccessivo possono causare problemi

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cosa sono

Gli acari sono minuscoli aracnidi, invisibili a occhio nudo, che appartengono al phylum degli antropodi e che si trovano normalmente tra la vegetazione ma anche nelle nostre abitazioni. Esistono numerose specie di acari e molte proliferano negli ambienti domestici annidandosi in letti, divani, tappeti e che soggiornano anche tra la polvere che si accumula sui mobili e nella biancheria della casa. Gli acari infatti si nutrono di cellule morte e forfora, quindi di piccole squame della pelle, e possono trovarsi in qualsiasi ambiente della casa, specialmente se caldo, umido e ricco di nutrimento.

Alcune specie di acari, come quelli appartenenti al genere Demodex, vivono come commensali all’interno delle nostre ghiandole sebacee e dei follicoli piliferi e non provocano problemi se non in seguito a un’eccessiva proliferazione. Quando invece gli acari attaccano l’uomo possono provocare infestazioni o patologie infettive. Gli acari Sarcoptes scabiei, ad esempio, mordono l’uomo per scavare cunicoli superficiali sulla pelle in cui deporre le loro uova e sono responsabili di un’infestazione nota come scabbia. Altre specie di acari possono trasmettere agenti patogeni che causano malattie anche gravi, come la lebbra. Esistono anche acari capaci di attaccare gli animali domestici causando fastidi cutanei e infiammazioni delle orecchie in gatti, cani e conigli.

Nella maggior parte dei casi gli acari che abitano nelle nostre case – noti come acari della polvere – sono per lo più innocui ma, nei soggetti predisposti, possono dare luogo a reazioni allergiche e a infiammazioni della pelle, degli occhi o delle vie aeree. A scatenare i sintomi allergici sono le loro sostanze di scarto che si liberano nell’aria e vengono inalate. Anche in assenza di allergie, vivere in un ambiente infestato dagli acari può portare a soffrire di naso chiuso, starnuti, tosse, asma, arrossamento oculare, manifestazioni cutanee e altri fastidi, soprattutto nei bambini. Per prevenire allergie, irritazioni o punture è dunque importante cercare di tenere sotto controllo gli acari.

Come si eliminano

Eliminare completamente gli acari è praticamente impossibile ma è possibile ridurne notevolmente la presenza cercando di rendere la propria casa il meno ospitale possibile per loro. A questo scopo, la pulizia e l’igiene sono fondamentali: rimuovere spesso la polvere da mobili e superfici e utilizzare una buona scopa elettrica sono i primi passi per liberarsi dagli acari. Anche tappeti, tende e divani dovrebbero essere lavati o aspirati con una certa frequenza. Per eliminare gli acari dal letto, bisognerebbe aspirare materasso e guanciali e, se possibile, esporli alla luce solare. La biancheria da letto andrebbe lavata in lavatrice a una temperatura di almeno 60°C per poter eliminare con successo gli acari. La stessa cosa vale per asciugamani, accappatoi e biancheria utilizzata in cucina. Una buona pratica per ridurre le particelle aeree liberate dagli acari è quella di arieggiare la casa quotidianamente, specialmente al mattino o durante le pulizie domestiche così da ripulire l’aria.

In caso di allergia agli acari, le misure da adottare dovranno essere più drastiche, da valutare in relazione alla gravità dei sintomi. Per prevenire reazioni è infatti preferibile rinunciare a tappeti, lampade di stoffa, tende e divani in tessuto e in generale qualsiasi complemento o soprammobile che possa attirare e catturare polvere come pupazzi, peluches, Meglio scegliere materiali che raccolgano meno polvere possibile e optare per materassi, cuscini, coperte e biancheria da letto anti-acaro.

Punture di acaro: sintomi e cosa fare

Le lesioni provocate dagli acari causano la comparsa di piccoli ponfi ravvicinati tra loro, arrossamento e prurito. Generalmente i sintomi provocati dall’attacco degli acari non sono rilevanti a meno che non vi sia una reazione anafilattica. In ogni caso, le lesioni vanno fatte controllare dal medico o dal dermatologo, soprattutto quando si presentano estese su diverse aree del corpo o se persistono nel tempo.

Se si notano numerose lesioni su braccia, gambe o altre zone del corpo è bene consultare uno specialista perché, come abbiamo visto, diverse specie di acari possono dare luogo a infestazioni o malattie anche gravi. La scabbia è ad esempio un’infestazione che si verifica in seguito alle lesioni da parte di Sarcoptes scabiei, noto appunto con il nome di acaro della scabbia. La femmina di questo acaro scava dei cunicoli sulla superficie della pelle e vi deposita le uova, dalle quali dopo pochi giorni nasceranno poi altri acari. La scabbia provoca la comparsa di numerosi punti rossi e strie sulla pelle, oltre a un prurito molto intenso che peggiora durante la notte. Grattandosi, si può andare incontro a infezioni secondarie della pelle. Oltre a essere davvero molto fastidiosa, la scabbia è contagiosa, dunque può essere trasmessa a tutti i componenti della famiglia per contatto. La diagnosi è molto semplice e si basa sull’osservazione delle lesione e la terapia è generalmente breve e prevede l’applicazione di pomate specifiche. Vale dunque la pena recarsi dal medico per trattare la malattia ed eliminare i sintomi in breve tempo.