Isola dei Famosi, Ilary Blasi e quei vestiti che solo lei può indossare

Il vero mistero all’Isola dei Famosi sono i vestiti di Ilary: tra velluto, spacchi improponibili e colori stravaganti, solo una dea come lei può indossarli

Isola dei Famosi 2021: il vero mistero di questa edizione, ancor più delle strategie nascoste, della collezione di teschi di Drusilla o delle insalate di Fariba, ciò che più accende gli animi dei twittaroli, diventando motivo di discussione, sono gli outfit di Ilary Blasi. Perché, ad essere onesti e riportando il pensiero comune espresso sui social, tra pance scoperte, incroci asimmetrici, spacchi vertiginosi, tessuti insidiosi, quali il velluto o lo stretch e soprattutto, colori televisivamente stravaganti, come il viola acceso dell’ultima puntata, abbinati ad accessori e bijoux vistosi al limite del kitch, solo una dea come Ilary può permettersi tanto.

La sua sembra una sfida non tanto alla sopravvivenza, come i suoi naufraghi, quanto al “vediamo fin dove posso arrivare per sembrare inguardabile pure io”. Eppure niente, non ce la fa proprio. Anche col velluto o la ciniglia, anche con orecchini lampadari che sembrano usciti dall’ultimo uovo di Pasqua, resta sempre e comunque una dea. Irraggiungibile e meravigliosa.

Ennesima conferma che l’abito non fa il monaco, ma solo se il monaco, anzi la monaca, è ad un livello di figaggine alla Ilary. La guardi e pensi: “Ma allora non è vero che il velluto sia così difficile da indossare, o che  il viola e il blu insieme non si possano guardare. Poi ti fai un giro nel guardaroba, ci provi, e ti ricordi subito perché velluto, ciniglia e stretch non facciano per te. E che il viola e blu insieme sono un pugno nell’occhio. Altroché!

Perché è vero che come diceva Moschino negli anni ’80, lui che fu il primo a sdoganare una moda libera e irriverente: “Meglio aver voglia di vestirsi come si vuole che come si deve”. Ma se noi comuni mortali dobbiamo attenerci almeno ad alcuni capisaldi fondamentali, Ilary può permettersi di scorrazzare nel giardino del “Faccio come me gira. Perché io so io e voi non siete…”. (E – ahimé- c’ha pure ragione).