Giovanni Ciacci: “Detto Fatto? Non si sono comportati bene. La D’Urso? È vita”

Intervista a Giovanni Ciacci che ci ha raccontato di Barbara D'Urso e Bianca Guaccero, del suo nuovo libro e dell'incontro con Lady Diana

Giovanni Ciacci è uno dei volti più amati della televisione italiana. Stylist, opinionista, costumista, conduttore, scrittore… Non è possibile definire con un solo termine tutto quello che fa ed è. A noi ha raccontato del suo nuovo show, dell’addio a Detto Fatto, delle regine del piccolo schermo Barbara D’Urso e Maria De Filippi e del suo incontro con Lady Diana.

Ci racconti del tuo nuovo programma Vite da Copertina con Elenoire Casalegno?
È un’esperienza meravigliosa, che cresce tutti i giorni. Mi è da subito piaciuto quando me l’hanno proposto, forse perché è un programma che ho nelle mie corde. E poi l’accoppiata con Elenoire Casalegno è la ciliegina sulla torta.

Dunque Elenoire è la tua partner ideale?
Non potevano fare scelta migliore. È una conduttrice bravissima e una persona divertente, autoironica, è curiosa come me. Da tanti anni conosce l’ambiente e conosce perfettamente le sfumature della cronaca rosa.

Si è scatenata la polemica per alcuni tuoi commenti su Detto Fatto e Bianca Guaccero, ci dici cosa pensi davvero?
Io penso che Bianca sia un’ottima professionista e su questo non c’è ombra di dubbio. Trovo che Detto Fatto sia un programma finito e che non abbia più nulla da dire. Anche se quando un programma va male, mi dispiace per le persone che ci lavorano. Detto Fatto è un programma che ho amato tanto, ma con me non si sono comportati bene. Io volo alto e vado avanti per il mio. Certo, ci sono volute tre persone per sostituirmi: una al cambio look, una al gossip e una che parla di dive.

Un aggettivo per definire Caterina Balivo e uno per Bianca Guaccero?
Per Caterina mi viene in mente la parola mamma. Suo figlio Guido Alberto l’ho visto crescere, abbiamo passato 7 anni insieme. E ora vedo Cora crescere sui social e mi fa tenerezza perché è come se la conoscessi da sempre, ma in realtà l’ho vista pochissimo. Mentre Bianca è una brava professionista e una bravissima attrice.

E di Barbara D’Urso cosa ci dici?
Barbara è vita. Io e lei abbiamo un rapporto d’amicizia che dura da tanti anni. E a me la televisione di Barbara D’Urso piace, perché è una rappresentazione scenica del grande teatro eduardiano, shakespeariano. È la manifestazione massima della televisione che diventa teatro, è una visione totale delle cose. Davanti a quegli uomini e quelle donne che in televisione inventano il loro stile, che può piacere oppure no, io mi inginocchio perché sono loro a rendere grande la televisione. Barbara è una di queste. Con le sue pause, i suoi personaggi, i suoi modi di dire e di usare i social mi incanta. Quando sono ospite da lei, io la guardo: per me è come assistere a una lectio magistralis di televisione. Io adoro la sua conduzione, anzi la sua “macro” conduzione dove tutto diventa big. Barbara fa parte di quelle donne di spettacolo che rende la televisione sublime, per questo è vita.

A proposito di stile, trovi delle diversità nel modo di condurre della D’Urso rispetto a quello di Maria De Filippi?
Stiamo parlando di due regine. Secondo me Maria è l’esempio della televisione a sottrazione, tanto è vero che conduce facendo fare agli altri. Lei è sempre sopra le parti e tutto succede davanti a lei, è come una spettatrice o una regista di teatro. La conduzione di Barbara invece è ad aumentare. È lei la protagonista di tutto quello che le gira intorno. Sono due stili completamente diversi.

Che rapporto hai coi social?
A me piacciono molto e trovo che siano utili e comodi. Uso tanto i social per promuovere i miei libri o le cose che faccio, ma anche per condividere pensieri e situazioni. Io detesto invece tutto gli haters e la cattiveria che passa sui social, detesto chi denigra gli altri. Da 5 o 6 mesi ho cominciato a rispondere per le rime a chi mi attacca sfruttando spesso profili finti. Ci deve essere una regolamentazione.

Riesci a rispondere a tutti?
Io rispondo specialmente alle offese, perché le trovo davvero gratuite. Un’altra cosa sui social… Io trovo che le influencer invece che postare il cu[xx], dovrebbero mettere dei libri, degli spettacoli, dei film che vedono e leggono. Bisognerebbe alzare un po’ il livello.

Dare dei modelli positivi….
Esatto. È inutile che mi proponi l’ennesima crema anti-cellulite mostrandoti nuda. O meglio, tra una foto ginecologica e l’altra, mostrami cosa leggi, quale esposizione o quale film hai visto, perché poi diventano motivo di discussione.

A proposito di letture, vuoi raccontarci del tuo ultimo libro, Favole arcobaleno?
Questo è il quinto libro che ho pubblicato e sto già preparando il sesto. La casa editrice mi aveva chiesto di scrivere favole per bambini, allora ho pensato di raccontare di quelle persone che hanno lottato per i diritti di tutti noi. C’è gente che ha dato la vita per permettere a due donne o a due uomini di tenersi per mano pubblicamente. Volevo far conoscere sia agli adulti che ai bambini queste persone straordinarie. Un personaggio del mio libro è Lady Diana. Lei non ha lottato per i diritti degli omosessuali, ma è stata la prima appartenente a una Famiglia Reale che negli anni ’80 andava a tenere la mano e a portare conforto ai malati di AIDS, allora considerata la peste del secolo, dove la gente moriva da sola abbandonata dai parenti. Diana ha dato un messaggio forte di libertà.

Chi è la vera erede di Lady Diana, Kate Middleton o Meghan Markle?
Sono due scappate di casa, sia l’una che l’altra. I veri eredi di Lady Diana sono i figli, punto. Le nuore hanno molto da imparare, non hanno nulla di lei. Io ho conosciuto personalmente Diana. Lei aveva un allure speciale. Quando arrivava, riempiva la sala solo con la sua personalità, il suo carisma e il suo fascino. L’ultima volta l’ho vista partire dalla Sardegna perché i fotografi la inseguivano. E poi è successo quello che è successo…

Quale donna ti piacerebbe vestire?
Io ormai non vesto più, faccio l’attività di soubrette a tempo pieno da 8 anni. Nel mondo dello spettacolo le ho vestite tutte, quindi non ho nessun desiderio. L’unica che mi manca è Barbra Streisand. Però in questo momento la moda non mi interessa più, perché è diventata estremamente noiosa. La moda non è più di moda.

Nel senso che non c’è più creatività?
Sì, è un gran miscuglio in questo momento. Non a caso Anna Wintour ha fatto recentemente un elogio del vintage, richiamandosi ai capi di qualità. Adesso la moda è fast food, veloce e non mi interessa.

Quando hai deciso di tingerti di blu il pizzetto?
Ho iniziato l’anno scorso andando a vedere il concerto della mia amica Loredana Bertè. Tre giorni dopo dovevo andare alla prima della Scala dove avrei indossato lo smoking dell’anno prima. Dunque cosa potevo aggiungere di nuovo? Ho deciso così di farmi il pizzetto blu utilizzando una polvere di lapislazzuli. Me lo sono fatto e mi è piaciuto. A Malgioglio ha dato fastidio perché lui ha il ciuffo bianco . Dalla sua reazione ho capito che la barba blu funziona.