Barbara D’Urso contro Naike Rivelli: perché ha querelato la figlia di Ornella Muti

Barbara D'Urso ha sporto querela contro Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti, con l'accusa di diffamazione e si è svolta la prima udienza in tribunale

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Nicoletta Fersini

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Barbara D’Urso e Naike Rivelli sono finite in tribunale. Giovedì 14 marzo si è tenuta la prima udienza presso il Tribunale di Alessandria, durante la quale la conduttrice ha spiegato alla presenza del suo avvocato le ragioni che l’hanno spinta a querelare la figlia della celebre Ornella Muti. Come spiegato dall’avvocato di Naike Rivelli, Antonio Pelle, sarebbe stata tutta colpa di due video pubblicati sui social dalla sua assistita che la D’Urso sostiene siano stati lesivi della sua reputazione e perciò finiti sotto accusa. Affermazioni smentite dai legali della conduttrice in una nota condivisa con Dagospia.

I due video incriminati

Subito dopo l’udienza è stato l’avvocato di Naike Rivelli, Antonio Pelle, a prendere la parola spiegando ad Adnkronos qualche dettaglio in più in merito alla vicenda che vede coinvolta la sua assistita, querelata per diffamazione dalla conduttrice ed ex storico volto di Canale 5.

“La signora D’Urso non ha individuato quella che è l’ironia e il sarcasmo di Naike nel dire alcune cose su un siparietto di un momento della trasmissione di Pomeriggio 5“, ha affermato il legale, riferendosi a due video condivisi a mezzo social dalla figlia di Ornella Muti nel 2019 a commento di due momenti del contenitore televisivo portato al successo dalla D’Urso.

“Il primo video riguardava un intervento di Sgarbi dove si parlava del suo appeal sessuale e dove sia Sgarbi che la D’Urso scherzavano tra loro; e Naike ha fatto un commento su quel modello di televisione, che in quel periodo aveva un enorme audience, e ha detto ‘Come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash’…”, secondo quanto affermato da Pelle.

Per quanto riguarda il secondo video, invece, si parla del commento di Naike Rivelli a un’intervista di Barbara D’Urso a Silvio Berlusconi in seno alle elezioni in Sardegna, sempre nel 2019: “Nel video Naike, sempre con sarcasmo, metteva in evidenza che quella con il Cavaliere non era un’intervista ma sostanzialmente un monologo in cui parlava solamente lui e ha fatto una battuta dicendo che se magari la signora D’Urso, accavallando le gambe faceva vedere la biancheria intima al presidente, lui smetteva di parlare a raffica richiamando alla memoria degli incidenti in cui effettivamente si era vista la biancheria intima della conduttrice”.

Barbara D’Urso e Naike Rivelli verso un possibile accordo

La prima udienza ha dato la possibilità a Barbara D’Urso di esporre le proprie ragioni alla presenza della controparte. E sembra che, almeno stando alle parole dell’avvocato Pelle, vi sia margine per una sorta di accordo con Naike Rivelli.

“Nella prossima udienza avverrà una cosa ancora più importante perché oggi per la prima volta abbiamo discusso con gli avvocati della D’Urso per una possibile definizione bonaria del processo – ha spiegato il legale, sempre ad Adnkronos -. La signora D’Urso ha dichiarato in tribunale che lei non ha interesse ad avere del denaro, se si tratta di manifestare delle scuse perché lei si è sentita offesa dalle parole di Naike valuteremo questa possibilità e quindi il processo si chiuderà. Se invece entro il 4 aprile, data della prossima udienza, non si troverà un accordo bonario, verrà sentita Naike e il processo andrà avanti”.

La reazione di Barbara D’Urso e il commento di Naike Rivelli

Che tra Barbara D’Urso e Naike Rivelli non scorra buon sangue ormai è chiaro e ne è riprova la reazione che la conduttrice, di recente tornata in Rai per un’intervista con Mara Venier, avrebbe avuto alla vista della sua “avversaria”. “Ho incontrato la D’Urso e per educazione l’ho salutata ma quando l’ho fatto lei si è girata dall’altra parte, con me c’era anche mia madre ma ha preferito rimanere fuori”, ha raccontato la Rivelli dopo l’udienza.

La smentita degli avvocati di Barbara D’Urso

In seguito alla diffusione delle dichiarazioni del legale di Naike Rivelli, i due avvocati di Barbara D’Urso – Salvatore Pino e Marco Farina – hanno condiviso una smentita/rettifica su quanto realmente accaduto durante l’udienza del 14 marzo.

“La querela sporta da Barbara d’Urso nei confronti di Naike Rivelli risale a cinque anni fa e non aveva ad oggetto ‘siparietti ironici o sarcastici’, né commenti critici ‘su un modello di televisione’. Difatti, come puntualmente riportato anche nei capi di imputazione, la querela riguardava le dichiarazioni con cui Rivelli aveva pubblicamente sostenuto che Barbara D’Urso avesse ‘un amante in Mediaset’, utilizzando espressioni sessiste e locuzioni di irripetibile volgarità, la cui valenza offensiva è stata riconosciuta anche dalla Procura di Alessandria che ha ritenuto di processare Rivelli per il delitto di diffamazione aggravata“, si legge nella nota pubblicata integralmente da Dagospia.

Gli avvocati hanno aggiunto che “le esternazioni della Rivelli (…) si inserivano per di più nel contesto di una ossessiva campagna denigratoria, attestata da numerosissimi post e video-messaggi contro Barbara d’Urso”, pubblicati sia prima che successivamente alla querela. “In ragione di tutto ciò e del fatto che il processo si era aperto già nel gennaio del 2023, la generica disponibilità per una ‘composizione bonaria’, manifestata solo all’udienza di ieri, sembra il frutto di un pentimento tardivo e assai poco sincero, come del resto dimostra anche il tenore delle dichiarazioni della signora Rivelli per come riportate dalla stampa”, conclude.