Giancarlo Giannini, 80 anni in 8 film cult

Giancarlo Giannini compie 80 anni: una carriera fatta di successi lavorativi e anche personali. I suoi film cult

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Redazione

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Classe 1942, Giancarlo Giannini il 1° agosto 2022 raggiunge la soglia degli 80 anni. Attore, doppiatore e regista italiano di grandissimo successo, apprezzato non solo nel suo Paese ma anche ad Hollywood: la sua vita in 8 film cult della sua carriera.

Giancarlo Giannini, i suoi 80 anni in 8 film da rivedere

Giancarlo Giannini spegne 80 candeline ed è l’esempio di un talento intramontabile: con la sua genialità e attraverso i suoi lavori è riuscito a conquistare non solo l’Italia, ma ha ottenuto la stima e l’apprezzamento in tutto il mondo.

Non solo attore di teatro, cinema e tv, ma anche doppiatore e regista. Un professionista che ha collezionato un successo dopo l’altro, oltre a conquistare riconoscimenti di un certo spessore come la candidatura al Premio Oscar per il miglior attore nel film Pasqualino Settebellezze; e ancora David Di Donatello, Globi D’oro e Nastri d’Argento vinti nel corso della sua carriera. I suoi 80 anni in 8 film cult.

“Mimì metallurgico ferito nell’onore”

Un film del 1972, che ha visto la collaborazione tra Giancarlo Giannini e la regista Lina Wertmüller e con il quale l’attore ha vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista.

Questa è la storia di Mimì Mardocheo, un uomo di Catania che, dopo aver perso il lavoro, è costretto a trasferirsi nella città di Torino in cui incontra Fiorella Meneghini, che diventerà la sua amante.

“Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”

Sempre al fianco di Lina Wertmüller nel film del 1974, Giancarlo Giannini interpreta Gennarino Carunchio, un marinaio siciliano comunista, i cui sentimenti nei confronti dei ricchi sono decisamente tendenti al disprezzo.

Il film, durante la stagione cinematografica tra il 1974 e il 1975, portò a casa uno dei maggiori incassi in italia, posizionandosi come quinto in tutta la stagione.

“Pasqualino Settebellezze”

Con il suo ruolo in questo film del 1996 arriva il primo Premio Oscar come miglior attore. Giannini interpreta Pasqualino Frafuso, e questo personaggio è rimasto senza dubbio nella storia del cinema così come il film, candidato anche per la migliore regia, il miglior film straniero e miglior sceneggiatura originale.

“Mi manda Picone”

Produzione del 1984 in cui l’attore interpreta Salvatore Cannavacciuolo, un disoccupato con l’arte di arrangiarsi che aiuta una donna a trovare il corpo di suo marito Pasquale Picone, un operaio dell’Italsider che si scoprirà poi non essere solo questo.

“Bello mio, bellezza mia”

In questo film del 1982, regia di Sergio Corbucci, Giancarlo Giannini ha lavorato al fianco di Stefania Sandrelli e Mariangela Melato. Si tratta della quarta collaborazione tra quest’ultima e l’attore, che nel film interpreta Gennarino Laganà, un siciliano povero che nella vita va avanti con umili lavori per mantenere la sua famiglia.

Giancarlo Giannini e Mariangela Melato
Fonte: IPA
Giancarlo Giannini e Mariangela Melato nel film “Bello mio, bellezza mia”

“La cena”

Giancarlo Giannini interpreta un professore di filosofia nel film La Cena di Ettore Scola; anche in questo caso, come in ogni film in cui Giannini ha lavorato, è riuscito a rendere indimenticabile il suo personaggio.

Al suo fianco, attori di grande calibro come Stefania Sandrelli, Vittorio Gassman, Fanny Ardant e Antonio Catania.

“L’innocente”

Tra i tantissimi film che hanno segnato la carriera di Giancarlo Giannini, c’è senza dubbio anche L’innocente di Luchino Visconti (1976), tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio, in cui l’attore interpreta il ruolo di Tullio Hermil, l’aristocratico dongiovanni, al fianco dell’attrice Laura Antonelli.

Laura Antonelli e Giancarlo Giannini
Fonte: IPA
Laura Antonelli e Giancarlo Giannini nel film “L’innocente”

“La stanza dello scirocco”

Infine, tra i suoi film cult che hanno segnato 80 anni di vita e poco meno di carriera, c’è anche La stanza dello scirocco (1998, regia di Maurizio Sciarra).

Per questo lavoro, Giancarlo Giannini è stato candidato al Nastro d’Argento come miglior attore protagonista, vincendo uno dei tanti premi presenti sulla bacheca dei suoi successi.