Eros Ramazzotti si racconta, dalla felicità per la vittoria dell’Italia a Euro 2020 ai Maneskin, dal no detto a Monica Bellucci quando poteva nascere una storia d’amore alla rinuncia professionale per stare accanto a Michelle Hunziker, allora sua moglie e incinta di Aurora.
In un’intervista al Corriere della Sera, nell’ambito della rubrica Artista Day, Eros Ramazzotti racconta della amicizia con Marco Verratti e dalla grande soddisfazione per la nostra Nazionale di calcio, senza dimenticare l’impresa di Berrettini a Wimbledon: “Sono molto amico di Verratti che già nei giorni scorsi mi mandava video dei loro cori… che bella sensazione. Ho visto la finale in Grecia con amici italiani e polacchi. Una gioia dopo tanta sofferenza, e non intendo solo quella della tensione di una partita cominciata male. Complimenti anche a Berrettini per la finale di Wimbledon”.
E da cantante qual è, Eros non poteva non menzionare il fenomeno del momento, i Maneskin: “Ai Maneskin cui consiglio di rimanere umili. E ora speriamo che le cose vadano bene in tutti i sensi, non solo nello sport e nella musica”. A proposito di musica, Ramazzotti fa ballare l’Italia con La mia felicità insieme a Fabio Rovazzi.
Ma Eros non racconta solo delle soddisfazioni professionali e dell’orgoglio nazionale. Svela anche il lato più privato di sé, di padre premuroso e di marito presente. Quando era sposato con Michelle Hunziker (LEGGI LA NOSTRA INTERVISTA A MICHELLE HUNZIKER) ed era in attesa della sua primogenita, Aurora che oggi ha 24 anni, rinunciò a dare una svolta alla sua carriera pur di stare accanto a loro.
Spiega Eros: “Negli anno 90 Clive Davis (uno dei discografici più influenti della storia ndr) mi voleva a New York per lanciare la mia carriera in America. Ma avevo bisogno di stare in famiglia con Michelle, Aurora stava per arrivare… Gli direi ancora no. Non sono uno che cerca il successo”.
Ma Ramazzotti ha detto anche un altro “no” importante e privato nella sua vita, quello a Monica Bellucci: “Era un momento in cui sia lei che io eravamo liberi. È rimasto un bel ricordo”.
A proposito di ricordi, forse il più toccante è: “Quando se ne è andata mamma. È stata dura perché purtroppo non potevo essere lì con lei. Quando era in vita me la sono goduta. E se la parte artistica viene da papà, il carattere forte l’ho preso da lei, calabrese doc”.