Chi è Giulia, la figlia di Carlo Verdone

Giulia è la figlia di Carlo Verdone, nata dall'amore dell'attore per l'ex moglie Gianna Scarpelli

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Redazione

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Giulia Verdone è la figlia dell’attore Carlo Verdone, legatissima al suo papà e con una carriera nel mondo del cinema. Classe 1986, Giulia è frutto dell’amore fra l’artista romano e Gianna Scarpelli, sua ex moglie. I due sono stati legati dal 1980 al 1996, e hanno avuto anche un altro figlio, Paolo, arrivato due anni dopo la primogenita.

Dopo la fine del matrimonio con Gianna, Carlo Verdone ha deciso di prendersi due anni di pausa per trascorrere del tempo con i figli. “Dovevo recuperare il rapporto con loro – ha spiegato qualche tempo fa al Maurizio Costanzo Show -, il lavoro mi stava assorbendo troppo. Non è che avessi perso il talento, ma forse avevo bisogno di questa pausa. Così mi son preso due anni sabbatici. Abbiamo fatto viaggi bellissimi e importanti e lì anche loro hanno capito che qualcosa era cambiato”.

Giulia è molto legata al suo famoso papà e proprio da lui (e dalla zia Silvia) ha ereditato la passione per il cinema. La primogenita dell’attore però ha scelto di lavorare dietro le telecamere. Ricopre infatti il ruolo di segretaria e assistente di produzione. Ha lavorato in diverse pellicole di successo, da Io, loro e Lara a Natale in crociera, sino a Mangia, prega e ama. La giovane Verdone è legatissima anche al fratello minore. Paolo, proprio come lei, ha partecipato ad alcuni film del padre, ma non ha mai sognato il cinema. “Avrebbe potuto fare l’attore, ne sarebbe stato in grado ma non ha voluto”, ha spiegato Verdone.

Nonostante il divorzio, Carlo ha mantenuto ottimi rapporti con l’ex moglie Gianna Scarpelli. “Il giorno in cui io e Gianna andammo in tribunale per le pratiche mi presentai senza legale – aveva svelato tempo fa a Vanity Fair -. Il giudice era sconvolto: “Ma lei non ha un avvocato?”. Implicitamente mi stava dicendo: “Guardi che sua moglie vincerà su tutta la linea”. Lo anticipai: “Decida lei, per me non è cambiato niente”. Fu brutto, ma Gianna si dimostrò speciale. Accettai ogni decisione senza fiatare e poi alla fine della liturgia lei si avvicinò: “Che fai quest’estate? Parti? Hai programmi?”. Allargai le braccia. “Cosa vuoi che faccia?”. “Io vado in Sardegna con i bambini, se non hai niente da fare vieni, loro saranno contenti”. Aveva già prenotato una stanza perché sapeva che le avrei detto di sì. Fu una cosa molto bella”.