Che fine ha fatto Natasha Hovey, indimenticabile Sandy di “Acqua e Sapone”

Dopo l'appello di Carlo Verdone, Natasha Hovey - Sandy di "Acqua e Sapone" - ha risposto e raccontato la sua nuova vita

Foto di Martina Dessì

Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Vi ricordate di Sandy? Sono passati 40 anni da Acqua e sapone, il film cult di Carlo Verdone, ma il ricordo di Natasha Hovey è ancora vivissimo. Nel cuore del suo regista (e protagonista) soprattutto, che ha lanciato un appello sui social per ritrovare colei che è stata al suo fianco in una delle pellicole più gettonate degli anni ’80. Lei, a questo richiamo, ha risposto subito. E spiegando cosa faccia ora, a distanza di decenni da quel ruolo che l’ha resa nota al pubblico cinematografico.

Cosa fa oggi Natasha Hovey

L’appello di Carlo Verdone è arrivato lontanissimo, fino a Miami, dove oggi Natasha Hovey vive e lavora. La sua replica arriva direttamente dalle colonne di Corriere della Sera: “Sono stupita da tanto clamore. Mi hanno chiamato amici dall’Italia per avvertirmi dell’appello di Carlo Verdone che si chiedeva sui social dove fossi. Eccomi, vivo a Miami e sono la sua Sandy!”. L’ex attrice ha raccontato di essersi trasferita in America con suo marito e suo figlio David, che oggi ha 24 anni.

Ha poi aggiunto: “Una mia sorella vive accanto a me, l’altra in Oregon. Mio padre era di Boston, e io ho la doppia nazionalità. Con la mia famiglia però abbiamo scelto di vivere a Miami perché è più vicina al nostro spirito latino. Mi trovo bene, anche se è un posto de matti!”.

“Dopo Acqua e Sapone e Compagni di scuola, girati con Carlo, e altri lavori per la Rai, alcuni sceneggiati, mi sono trasferita in Francia – spiega Hovey – per amore di mio marito, con cui ho costruito la famiglia che ancora oggi è tutto per me. I miei si sono separati, volevo una vita diversa. Una storia che fosse per sempre. Così sono volata a Parigi e ho sposato il mio compagno, nel 1999, trovandomi a vivere una specie di transfert: il sentimento che avevo per il cinema si è trasformato in un amore assoluto verso mio marito, parigino, e il nostro ragazzo”.

Natasha Hovey e Carlo Verdone in una scena di "Acqua e sapone"
Fonte: IPA
Natasha Hovey e Carlo Verdone in “Acqua e sapone”

Del passato non ha nostalgia, anche se ha provato a far vedere i suoi film al figlio David. Gli anni sono ormai trascorsi, velocemente: “Nostalgia? Quando sono più malinconica succede che pensi alla carriera che avrei potuto fare e a cui ho rinunciato, vedo tante mie colleghe d’allora che oggi sono attrici affermate. Ma quando mi sento bene sono felice del successo che ho avuto e penso, oh my God, la ragazzina di quei film ha dato forma alla donna che sono oggi“.

L’appello di Carlo Verdone e il ritorno in Italia

Le parole del regista e attore romano sono circolate rapidamente, arrivando addirittura oltreoceano. Sui suoi social, in occasione dei 40 anni di Acqua e sapone, ha scritto: “Nel 1983, in questo mese, usciva Acqua e Sapone, una delle commedie che mi riporta a tanti cari ricordi. Una bella atmosfera, la presenza efficace della Sora Lella, il roscio Fabrizio Bracconeri, l’amabile Florinda Bolkan e tanti trasteverini e testaccini come generici parlanti. La foto che state vedendo l’ho ritrovata qualche mese fa dentro un vecchio album ed è il volto della protagonista esordiente Natasha Hovey. Purtroppo abbiamo perso i nostri contatti“.

Poi racconta del loro primo incontro: “La incontrai per puro caso nella mia agenzia in Via dei Banchi Vecchi. Era insieme alla mamma olandese per chiedere dei consigli al mio agente. Natasha nata a Beirut aveva il papà americano, un musicista che viveva a Boston. Mi colpì subito il volto di quella ragazza che all’epoca aveva 16 anni, che emanava dolcezza e grazia. Era elegante in tutto e la luminosità del suo sorriso non poteva non incantare. La convinsi, dopo un lungo provino, ad accettare il suo primo ruolo in un film, sebbene fosse timida e riservata.

Natasha Hovey non ha dimenticato l’Italia e promette di mettersi in contatto, subito, con Carlo Verdone: “Torno due tre volte l’anno, anche perché mia mamma la adora è si è stabilita a sud di Napoli. La prossima volta andrò a trovare anche Carlo. Intanto può stare sicuro che lo contatterò, privatamente. Dai social mi tengo alla larga: non ne ho bisogno. Se inizi a usarli non smetti più, come con il computer. Va bene così”.