Domenica In, Nino D’Angelo e la rinascita dopo la depressione

Nino D'Angelo ha ripercorso alcuni momenti salienti della sua vita, ospite da Mara Venier a Domenica In: una storia di depressione e rinascita

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Redazione

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Nino D’Angelo è finalmente ritornato in televisione, dopo un’assenza importante. Invitato da Mara Venier a Domenica In, abbiamo visto l’artista napoletano sotto un’altra veste: una personalità frizzante, esplosiva, che purtroppo negli ultimi tempi è stata a lungo offuscata dal male del nostro secolo, la depressione. Quella di Nino è stata una crisi esistenziale contro cui ha dovuto lottare anche in piena pandemia, ma non solo: è un mostro invisibile che più volte è entrato nella sua vita.

Domenica In, la depressione di Nino D’Angelo

“Questa è una malattia che se uno non tocca con mano, non si può capire, è inspiegabile. Non sai neanche tu cosa provi”. Una frase che racchiude tutta la carica negativa della depressione: il tema della salute mentale è quanto mai attuale, in un mondo che fin troppo spesso ignora i dolori non fisici. Il lockdown lo ha molto abbattuto: la vita lo ha messo alla prova innumerevoli volte.

Nino D’Angelo, però, non si è lasciato sconfiggere del tutto: nonostante le enormi difficoltà, ha ripreso alla grande e la sua rinascita è iniziata con un libro, un disco e un tour:

La musica mi ha aiutato tanto. Ho conosciuto la depressione, non mi andava di fare più niente. Il fatto di avere una famiglia così bella mi ha aiutato, i miei figli li adoro

E nel suo “oggi sto meglio“, ci troviamo un coraggio enorme, una forza non da tutti. Perché aver sofferto a lungo lo ha reso in parte migliore, in grado di approfondire delle sfumature di sé che prima non conosceva. Ne sono passati di anni da quando intonava “Nu jeans e ‘na maglietta“, e tutti ricordano il caschetto d’oro più in voga della TV degli anni ’80, ma oggi Nino è un uomo che ha ammesso di avere avuto una bella vita.

Nino D’Angelo, la famiglia e il sostegno che non è mai venuto meno

Insieme a Mara Venier, Nino D’Angelo ha ripercorso alcuni momenti salienti della sua esistenza. “Mamma e papà mi hanno insegnato la dignità, la ricchezza della povertà”, e proprio la sua famiglia e gli affetti più cari gli hanno consentito di lottare contro quel mostro invisibile che aveva totalmente offuscato la sua mente. In particolare, ha voluto ringraziare una persona, sua moglie, per non averlo mai lasciato da solo nel baratro.

Annamaria non mi ha mollato un secondo, lei è l’unica donna della mia vita. Insieme abbiamo costruito una famiglia stupenda con due figli e quattro nipoti”. L’emozione di Nino è stata evidente: dalla depressione è uscito anche diverso, e forse non è più quel ragazzo che correva per la sua Napoli con il caschetto d’oro. Di certo, però, è un artista che ha voglia di rimettersi in gioco. E a 64 anni, con una lunga lotta alla depressione alle spalle, non è poco: è da idoli.