Perché il Diddy Gate fa tremare Hollywood (e tutti prendono le distanze)

L’arresto di Sean Combs (Diddy) e i video sequestrati nelle sue ville, al vaglio degli inquirenti, stanno facendo tremare il mondo dello showbiz

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Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Pubblicato: 3 Ottobre 2024 15:33

L’arresto e soprattutto l’emorragia di notizie, sempre più agghiaccianti, dai video ai litri di olio lubrificante, che continuano ad emergere sul caso Sean Combs (Puff Diddy), sia dalle fonti più ufficiali e accreditate che non, sta davvero facendo tremare Hollywood. Un nuovo MeToo della musica, scrivono in molti. Dal momento in cui il vaso di Pandora è stato scoperchiato, sempre più persone si sono fatte avanti ad accusare (si parla di oltre 100 tra uomini e donne a confessare di essere stati abusati e picchiati selvaggiamente da Diddy e dai suoi collaboratori più fidati). E i famigerati video trovati nelle ville dove si tenevano i white party, al vaglio degli inquirenti, potrebbero contenere prove pericolose per moltissimi volti noti dello showbiz e non solo.

Diddy, tutte le accuse e la sua difesa

Dallo scorso novembre, Combs (attualmente incarcerato nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn, in attesa di processo con tre accuse di traffico sessuale e racket dopo essere stato incriminato da un gran giurì) è stato colpito da 12 cause civili, 11 delle quali lo accusano direttamente di violenza sessuale. E ora rischia grosso, fino all’ergastolo.

Nel circo mediatico che ne è scaturito ci stanno sguazzando un po’ tutti. Diddy, attraverso il suo avvocato Wolff ha fatto sapere che “non vede l’ora di dimostrare la sua innocenza e di vendicarsi in tribunale se e quando le denunce verranno presentate e notificate, dove la verità sarà stabilita sulla base delle prove, non delle speculazioni“.

Diddy Gate, dai White ai Freaks off  Party

Non è però un mistero, le foto di quegli anni parlano, che tanti musicisti e attori famosi, dai migliori amici Jay-Z e Beyoncé, Mary J Blige, alle ex fidanzate Mariah Carey a Jennifer Lopez fino ai vari Bruce Willis, Owen Wilson, Leonardo Di Caprio, Denzel Washington, avessero partecipato, più o meno assiduamente alle feste. Ma quanti di loro sapevano che questi white party fossero in realtà dei veri freaks off party, ovvero feste selvagge a base di droga, sesso, violenza e ragazze minorenni costrette a fare sesso a pagamento davanti alle telecamere? Possibile che gli eccessi fossero tenuti al segreto e nessuno si accorgesse di nulla? Molti, come Di Caprio, avevano già preso le distanze anni fa dal rapper, nel caso di Denzel molti testimoni sostengono di aver assistito a discussioni tra di loro proprio durante una di queste feste, con l’attore che lo accusava di aver perso il controllo.

Royal Birthday Ball for Sean P. Diddy Combs - Party 2004
Fonte: Getty Images
Royal Birthday Ball for Sean P. Diddy Combs – Party 2004

C’è stato  un tempo, riporta la Cnn, in cui ogni star avrebbe fatto carte false per avere un biglietto di invito ad uno dei famigerati White party, che si sono ripetuti dal 1998 al 2009. Diddy, ideatore orgoglioso di queste feste che raccoglievano la crema dello showbiz dell’East e West Coast nel 2001 al The Independent diceva: “Io sono il Grande Gatsby“. E le utilizzava, tra l’altro, anche come raccolte di fondi per varie cause da lui sostenute, illustrando la sua influenza sociale all’epoca. L’ultimo White Party ufficiale, nel 2009, ha avuto luogo a Los Angeles”. Oggi a distanza di 15 anni, per tutti quelli che avrebbero pagato per esserci e farsi un selfie con lui,  la più grande paura è invece venir associati in qualche modo al suo nome.

C’è una foto di un party in cui compare una donna seminuda, sdraiata su un tavolo, ricoperta da frutta e accanto alcuni tra gli attori più famosi di quegli anni e altri che brindano e chiacchierano tranquillamente. Che questi festini fossero in realtà dei freaks off party, organizzate per anni da Diddy, nella connivenza dei suoi amici altrettanto famosi, nelle sue ville a Miami e agli Hamptons, come dicevamo, è ormai dato di fatto.

Il problema è: chi era implicato? Chi sapeva e taceva? Molti hanno già preso, o stanno prendendo le distanze, come Mary J Blige e 50 Cents. Altri sono sconcertati, come l’ex protetto di Diddy Justin Bieber, che ai tempi era minorenne.

Prima che finissero l’era dei white party, Diddy aveva rilasciato una intervista dicendo: “Sentirete parlare a lungo delle mie feste. Le chiuderanno, probabilmente mi arresteranno, facendo ogni genere di cose pazze solo perché vogliamo divertirci.” Forse Sean aveva messo in conto molto, ma non proprio tutto.