Angelina Jolie divina, perfetta, “disumana” come sempre. Perché ogni volta che appare sul red carpet, a 20 come a 45 anni, sembra ricordare al mondo intero che ci siamo noi comuni mortali e poi c’è lei, disegnata, perfetta, “eternals” come il titolo del suo ultimo film che sta presentando in giro per il mondo, ai Festival più importanti.
Ma ogni tato anche le divinità inciampano e quando accade, la caduta dal piedistallo fa ancora più rumore. Come è accaduto sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, dove Angie è arrivata, splendente di nome e di fatto, fasciata in un meraviglioso abito metallico Versace, che valorizzava il suo fisico slanciato, magro ma tonico, felice e sorridente per mano alle sue bambine Zahara e Shiloh, (per la prima volta in abiti femminili). E, ahimé, con delle terribili extension che sembravano fissate all’ultimo minuto, quasi opera delle figlie e non di esperti hair-stylist hollywoodiani.
Tanto è bastato per gridare allo scandalo e sollevare un polverone social. D’altronde, cosa c’è di più gustoso ed appagante, per noi comuni mortali di cui sopra, che riuscire a trovare una goccia di imperfezione in un oceano di siffatta perfezione?
E allora apriti cielo, o meglio, Twitter: “Come si può permettere che Angelina Jolie cammini su un tappeto rosso con delle extension così terribili: qualcuno ha le ore contate, il licenziamento è dietro l’angolo”. “Chi ha potuto “sporcare” così tanto la Jolie con quelle extension?”; fino al meraviglioso, ci perdoni sua santità Angelina: “Chiunque abbia fatto le estensioni dei capelli di Angelina deve essere un amico di Jennifer (Aniston, ndr)”…