Bianca Censori è – ahinoi- la vera vincitrice dei Grammy. Come va sbandierando sfacciatamente Kanye West da giorni – lui che da anni fa la sua comparsata sul red carpet ma poi volutamente non partecipa alla cerimonia. La coppia è riuscita perfettamente nel suo intento: far parlare di sé, prendersi violentemente la scena e incrementare la vendita dei prodotti Yeezy, il marchio del rapper per il quale la moglie lavora in prima linea (non a caso West martedì ha annunciato che il non-vestito “invisible dress” come lo ha definito fa parte della nuova collezione della sua linea femminile Yeezy Women).

Che poi Bianca sia una vittima, burattino nelle mani del marito, come hanno accusato molti in questi giorni (“Guardate l’espressione spenta e catatonica” “Leggete il labiale di Kanye mentre le ordina cosa fare”) o artefice consapevole, e anzi, mente all’origine di ogni suo outfit e show, come d’altronde molte fonti vicine alla coppia sostengono, il dubbio attanaglia da mesi, anzi ormai anni, l’opinione pubblica.
La madre prende le distanze, la sorella critica il cognato, le ex amiche sostengono che lei sia sempre stata una calcolatrice ambiziosa, la maggior parte dell’opinione pubblica si schiera in sua difesa e contro Kanye, da sempre deliberatamente misogino e cavallo pazzo, in fatto di dichiarazioni e prese di posizione.

Ma chi è davvero questa neo 30enne australiana di origini italiane, cresciuta a Melbourne, laureata e poi volata negli Usa proprio per lavorare alle dipendenze dell’attuale marito?
Si legge dalla sua scheda biografica: “Bianca Censori nasce il 5 gennaio 1995 a Melbourne, in Australia, figlia di Alexandra e Leone Censori. Suo padre è stato incarcerato per traffico di sostanze illegali e possesso di armi da fuoco. Inoltre suo zio Eris Censori è una figura nota nel mondo criminale, con il soprannome di “l’Al Capone di Melbourne”.
La sua famiglia è emigrata dall’Italia in Australia negli anni ’60 Italia. Bianca cresce a Melbourne insieme alle sue due sorelle, Angelina e Alyssia. Dopo aver conseguito una laurea in Architettura nel 2017 l’Università di Melbourne, e aver lavorato per tre anni presso lo studio DP Toscano Architect, nel giugno 2020 si trasferisce a Los Angeles per lavorare come progettista architetto presso YEEZY, società di proprietà di Kanye West, suo futuro marito”.
Dei primi anni negli Usa, poco si sa. Bianca esplode sui tabloid quando comincia ad apparire accanto a Kanye con mise succinte. Prima si pensa al solito clone di Kim Kardashian, ex moglie ossessione di West (come era già accaduto ad un’altra ex di Kanye, Julia Fox, che oggi prende le distanze e accusa il rapper di manipolazione). Poi però le paparazzate , nonché comparsate agli eventi ufficiali, diventano sempre più esagerate, ai limiti della censura. Bianca con micro reggiseni, Bianca con body sgambati e trasparenti diventati purtroppo famosi, Bianca con i collant senza intimo sotto sfoggiati durante la Paris Fashion Week, Bianca con il al cuscino usato come top per coprirsi il seno a Firenze. Ogni apparizione è una ostentazione del proprio (bellissimo) corpo, sfacciata, sbattuta in faccia senza ritegno. “È arte” proclama Kanye. D’altronde a Hollywood sono tante le dive, da Doja Cat, a Julia Fox, a Lady Gaga a fare del proprio corpo e outfit dei deliberati manifesti di libertà e provocazione.

C’è però una grandissima differenza, ed è quello alla base della preoccupazione generale: l’espressione. Bianca appare sempre triste, dimessa, spettatrice suo malgrado di uno spettacolo di cui non è chiaro se vorrebbe far parte. Gaga e Doja gigioneggiano nelle loro mise, consapevoli di quello che stanno creando. Bianca è inespressiva, catatonica, passiva. Non sorride, non allude: è uno schermo bianco sul quale qualcuno sta proiettando uno spettacolo. Bello o brutto, provocatorio o semplicemente volgare, non è dato a noi giudicare. Vorremmo solo capire se la regia è sua o di qualcun altro. Perché solo questo secondo caso, ci sarebbe da indignarsi.