Andrea Piazzolla è stato il segretario di Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio 2023, per anni al suo fianco e considerato dall’attrice una persona molto importante, quasi un figlio. Assistente della diva, sempre accanto a lei, Andrea nel corso degli anni si è dovuto difendere più volte dall’accusa di aver sfruttato il suo ascendente nei confronti di Gina per i suoi interessi. Ad accusarlo non solo i familiari della Lollo, in particolare il figlio Andrea Milko Skofic, ma anche l’ex, l’imprenditore spagnolo Javier Rigau. Lunedì 13 novembre 2023 è arrivata la sentenza definitiva: Piazzolla è stato condannato a 3 anni di carcere per circonvenzione di incapace.
Andrea Piazzolla, chi è il “factotum” di Gina Lollobrigida
Piazzolla è stato spesso ospite in tv, in particolare a Domenica In, per specificare la sua posizione sulla vicenda. Nel settembre del 2019, Andrea e Gina avevano rilasciato una lunga intervista a Mara Venier, svelando la loro verità. “Non voglio che Gina possa sembrare una persona che non sia stata generosa con la sua famiglia – aveva detto il segretario in quell’occasione -. Sappiamo il carattere che ha, non è una persona morbida, ha un carattere molto forte. Milko è una gran brava persona e non credo che a lui siano mai interessati i soldi. Milko non è quella persona, ma tutto è iniziato proprio nel 2013. Il giorno prima della denuncia, io per Rigau ero un confidente: ‘Tu sei un bravo ragazzo’, dice Gina”.
“Il giorno dopo la denuncia, per spostare l’attenzione mediatica da Rigau a me, lei era quella che non ci capiva più nulla e io ero il disgraziato che voleva approfittarsene. Uscì tutto da Rigau, da lì è iniziato il tutto. A me dispiace – aveva concluso -, quel poco che ho potuto capire è che in Italia non importa cosa si racconta e chi fa male, l’importante è raccontarlo per primi. Questo fa la stampa”.
Riservato e lontano dai riflettori, nonostante sia stato accanto a Gina Lollobrigida per moltissimo tempo, Piazzolla è stato legato alla compagna Adriana Prestipino Garritta. Nel 2020 la coppia ha avuto la prima figlia che è stata chiamata Gina Jr in onore della diva. “Lei rappresenta il futuro – aveva commentato la Lollo sulle pagine di Chi -. È stata una bella sorpresa, che mi ha riempito di gioia […] Arriva dopo tanti colpi duri che ho ricevuto, per fortuna ci sono ancora cose belle che mi riserva la vita. La stessa vita che da una parte ti leva, ma dall’altra ti dà. Ed è arrivata proprio poco prima del mio compleanno”.
Gli ultimi giorni accanto alla “Lollo”
Andrea Piazzolla ha vissuto 12 anni accanto alla più grande diva di tutti i tempi, facendole trascorrere serenamente – a suo dire – gli ultimi anni della sua vita. L’ex assistente di Gina Lollobrigida ha rilasciato una lunga intervista a Corriere della Sera, a poche ore dalla scomparsa dell’artista, nella quale ha dichiarato di aver subito lasciato la casa di Via Appia Antica.
“Ho portato via le mie cose – ha spiegato -. Quando sono rientrato ho sentito la voce di Gina dentro casa che mi chiamava. Io non posso stare lì senza di lei e sentire che mi chiama… Io stavo lì perché c’era lei”. Ha inoltre dichiarato di conoscere le ultime volontà della Lollo e di volersi impegnare perché queste vengano rispettate.
Andrea Piazzolla, le gravi accuse e la richiesta del PM
La vicenda ha assunto tratti sempre più gravi, fino al vero e proprio processo in tribunale. Piazzolla è stato accusato di circonvenzione di incapace e per mesi l’accusa ha portato prove a suo carico, che dimostrerebbero appunto la sua colpevolezza: avrebbe approfittato dell’attrice e del suo stato di salute per trarne dei vantaggi.
Il 18 settembre 2023 il PM ha chiesto la condanna a sette anni e sei mesi di carcere per il reato a lui ascritto: “Perché si possa dire realizzato il reato sono necessari vari elementi. In particolare uno squilibrato rapporto tra vittima e imputato. Questi dovrebbe aver manipolato la vittima. Quindi dovrebbe averla spinta a compiere un atto contro se stessa. Sullo stato di fragilità di Gina Lollobrigida c’è l’incidente probatorio che lo prova – ha dichiarato come riporta il Corriere della Sera -. Nel corso dell’udienza i periti giungono alla stessa conclusione dei consulenti tecnici dell’accusa: la signora ha un indebolimento della corretta percezione della realtà. Si parla di compromissione decisionale della signora in modo molto chiaro. La corte parla di deficienza psichica in maniera esplicita. Questa condizione è stata palesemente riscontrata nella Lollobrigida”.
E ancora: “Piazzolla è stato il migliore factotum della Lollobrigida ma il rapporto di squilibrio nasce quando lei si convince che lui sia insostituibile. Le viene fatto credere questo. Inoltre si crea un isolamento attorno a lei“.
Piazzolla condannato per circonvenzione di incapace: sentenza definitiva
Lunedì 13 novembre è arrivata la sentenza definitiva per Piazzolla, condannato a tre anni di carcere per circonvenzione di incapace, pena inferiore a quella invocata dall’accusa. “Un giudice estremamente preparato del tribunale di Roma ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente è stata fatta giustizia“, ha affermato l’avvocato della famiglia Lollobrigida all’uscita dal tribunale.
“La sentenza fa giustizia – ha detto Milko Skofic, figlio della compianta attrice -. (…) Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza e rimpiango tutto il tempo che ho perso e al fatto che non potuto stare accanto a mia madre”. Nessun commento da parte dell’ex collaboratore della Lollo.