Sarabanda Celebrity, le pagelle: Tatangelo regina (9), Alvin sfida da pari (8,5)

Anna Tatangelo domina la seconda puntata di "Sarabanda Celebrity", Alvin la incalza. Iva Zanicchi in evidente difficoltà. Le nostre pagelle

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 2 Giugno 2025 06:00

Seconda puntata per Sarabanda Celebrity, e il format cult di Italia 1 condotto da Enrico Papi continua a farci giocare (e ridere) come nei primi anni Duemila. Anche questa volta due squadre si sono affrontate tra hit intramontabili, cantanti misteriosi e Jolly rubati. Da un lato, quattro donne piene di grinta e charme: Anna Tatangelo, Nina Zilli, Iva Zanicchi e Rebecca Staffelli. Dall’altro, un quartetto maschile agguerrito e scanzonato formato da Fausto Leali, Max Giusti, Pierdavide Carone e Alvin. Chi ha brillato, chi ha fatto flop, e chi è diventato il conduttore ombra della serata? Ecco le nostre pagelle.

Anna Tatangelo imbattibile. Voto: 9

Sempre lei, sempre perfetta. Anna Tatangelo si conferma la regina indiscussa di Sarabanda Celebrity, trascinando ancora una volta la squadra femminile verso il successo. Impeccabile nelle risposte, velocissima nel premere il pulsante e — per non farsi mancare nulla — ha anche indovinato Joe Squillo come prima artista misteriosa della serata. Agguerrita ma mai sopra le righe, è la concorrente che tutti vorrebbero in squadra. Un talento musicale che incontra concentrazione da vera professionista. Tatangelo non sbaglia un colpo.

Alvin tenace e brillante. Voto: 8,5

Se c’è qualcuno che ha dato filo da torcere ad Anna, è lui: Alvin. Pronto, reattivo, competitivo quanto basta, ha alzato l’asticella nella squadra maschile mantenendo sempre il sorriso. È stato preciso nei giochi, non si è lasciato intimidire e ha dato prova di conoscere bene le dinamiche del programma. Una vera spalla musicale, ma con grinta da protagonista. Il duello con Anna è stato il cuore pulsante della puntata.

Nina Zilli complice perfetta. Voto: 8

Affiatata con Tatangelo, solida in tutte le sfide, Nina Zilli è stata il motore silenzioso della squadra. Ha risposto correttamente a diversi brani, ha supportato l’intesa tra le concorrenti (non proprio tutta al top) e ha regalato anche momenti di ironia elegante. Non una diva sopra le righe, ma un alleato prezioso per la vittoria.

Max Giusti mattatore irresistibile. Voto: 7,5

In certi momenti sembrava lui il conduttore. Max Giusti ha portato comicità, ritmo e qualche battuta fulminante che ha fatto vacillare anche Enrico Papi. Non ha brillato sempre nei giochi, ma la sua presenza scenica è stata esplosiva. Ha saputo mescolare conoscenze musicali a improvvisazione pura. Poteva essere un semplice concorrente, è diventato l’intrattenitore della serata.

Rebecca Staffelli concreta e silenziosa. Voto: 7

Non ha cercato di imporsi, ma quando è servita ha colpito. Rebecca Staffelli ha portato a casa una vittoria importante nel gioco del Ruba Jolly, dimostrando che, anche se non si è in prima linea, si può fare la differenza. Presenza sobria ma efficace, ha mantenuto la lucidità anche nei momenti più confusi.

Pierdavide Carone disperso ma dotato. Voto: 6,5

Chi è, cosa ha fatto? È la domanda che in molti si sono posti, ma Pierdavide Carone ha lasciato qua e là piccole perle di cultura musicale. Peccato per la scarsa prontezza e per una presenza scenica sottotono. C’è da lavorare sul ritmo, ma il potenziale — almeno sul piano tecnico — c’è. Discontinuo.

Fausto Leali spaesato. Voto: 6

Un’icona della musica italiana che però, in questa occasione, ha faticato a entrare nel gioco. Fausto Leali non ha inciso, è sembrato spesso fuori contesto, quasi in difficoltà nel seguire le dinamiche della gara. Un po’ come la sua collega Iva, sembra non aver capito fino in fondo alcune regole del quiz. Simbolo sì, protagonista no.

Iva Zanicchi smarrita. Voto: 5

Iva nazionale, stavolta no. La sua verve non è bastata a salvare una serata in cui sembrava del tutto confusa. Non ha capito i meccanismi del gioco, soprattutto quello in cui si doveva indovinare l’artista: non ha passato mai la parola, bloccando il flusso. L’energia non manca, ma l’efficacia sì. Nonostante tutto, il suo smarrimento è stato così autentico da risultare quasi tenero.