I top e i flop della seconda serata di Sanremo 2025

I momenti più memorabili (e quelli meno incisivi) della seconda serata del Festival di Sanremo 2025

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Pubblicato: 13 Febbraio 2025 10:28

Seconda serata per il Festival di Sanremo: rotto il ghiaccio del “post Amadeus”, Carlo Conti si è fatto affiancare da Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, un trio inedito che ha funzionato grazie alla sua leggerezza e tanta voglia di divertirsi. Come nella serata d’apertura, la musica è stata la grande protagonista: ritmi serrati per i 15 cantanti che si sono esibiti tra standing ovation, lacrime e tante emozioni.

Nessun colpo di scena eclatante, pochi – anzi pochissimi – scivoloni: ecco cosa ci è piaciuto e cosa no della seconda serata di Sanremo 2025, tra i momenti top e i flop.

Sanremo 2025, i momenti top della seconda serata

Bianca Balti dea assoluta

Aveva detto che non avrebbe portato sul palco dell’Ariston il cancro e così è stato: la sua bellezza magnetica ci ha conquistato, facendoci dimenticare per tutta la serata che porta ancora addosso i segni della malattia. Bianca Balti si è divertita, ha scherzato e ci ha regalato dei sorrisi meravigliosi, prendendo in giro anche i suoi compagni d’avventura: “Carlo, mi avevi detto che sarei stata la più glamour. E invece c’è un problemino con lo strascico di Malgioglio”. Top, davvero.

Nino Frassica maestro di comicità

Chi, quando è stato annunciato il trio Balti-Frassica-Malgioglio, non ha storto un po’ il naso? Sulla carta sembravano tre personaggi lontanissimi tra loro, eppure questo trio si è rivelato un mix vincente di leggerezza e ironia. Nino Frassica poi è riuscito persino a far ridere Carlo Conti, in alcuni passaggi un po’ troppo ingessato, prima col cartoncino incriminato sul vincitore di Sanremo (“Tanto si sa da novembre!”), poi con il Libbro su Grizdiano, biografia non autorizzata di Malgioglio. La verità è che lo vorremmo ogni sera sul comodino per strapparci una risata sincera.

Le emozioni vere

Lo sappiamo: Sanremo è spettacolo ancor prima che musica, ma proprio questa sa essere veicolo di emozioni che molto spesso sgorgano dal cuore senza che ce ne rendiamo conto. È successo dopo l’esibizione di Simone Cristicchi, cui è seguita una meritatissima standing ovation del pubblico, o dopo la performance di Francesca Michielin, che si è lasciata andare a un pianto liberatorio dopo un periodo decisamente complesso.

Damiano David, che artista!

Il ragazzino che suonava per le vie di Roma ormai non si riesce più a intravedere in un Damiano David maturo, consapevole del suo talento: un artista internazionale, che ha scelto di tornare su quel palco che lo ha consacrato con un omaggio a Lucio Dalla che ha commosso tutti. Chapeau!

I flop della prima serata di Sanremo 2025

Carlo Conti poco centrato

Le buone intenzioni le vediamo eppure Carlo Conti anche durante la seconda serata fin troppo sbrigativo: è risultato evidente quando il conduttore, con una maniacale attenzione per i tempi ristretti, ha confortato Francesca Michielin dopo la sua esibizione con un po’ troppa “fretta”. E poi c’è una cosa che proprio non c’è andata giù: mentre Bianca Balti aveva chiarito di non voler rappresentare la malata di cancro, lui la apostrofa come “guerriera”. Era davvero necessario?

Le promozioni troppo forzate

In un Festival con ritmi serrati, dove sono ridotti al minimo gli interventi per dare spazio solo alla musica, risulta ancora più stridente la promozione di film e fiction Rai. Il risultato? Siparietti forzati, che non aggiungono niente a questo Sanremo, dove il cambio di rotta rispetto alle edizioni precedenti è sempre più evidente.