Arrestato un attore a Venezia, e non è il primo… gli scandali della storia del Festival

Arrestato al lido il giovane Gabriel Guevara, interprete di Skam Spagna. L’ultimo degli scandali del Festival di Venezia

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

A chi ha è ormai lontano dall’adolescenza, il nome di Gabriel Guevara non dirà molto. Il giovane attore, però, è ben noto alle forze dell’ordine che, nella giornata di sabato 2 settembre, lo hanno arrestato nei pressi del lido di Venezia. L’attore, noto per essere uno dei protagonisti del teen movie di Prime Video È colpa mia? e della versione spagnola di Skam, era in città per essere premiato al Filming Italy Best Movie International Award Young Generation.

L’arresto, in attesa di convalida, precederà l’estradizione. Su Guevara pende infatti un mandato di arresto internazionale da parte della Francia, con l’accusa di violenza sessuale. La Biennale di Venezia ha tenuto a precisare che la presenza di Guevara in città “non era legata ad alcuna attività o produzione dell’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”. Insomma, noi non c’entriamo niente hanno sottolineato, non stavolta per lo meno, visto che gli scandali al Festival non sono mai mancati.

I più grandi scandali del Festival del Cinema di Venezia

Scarlett Johannson, assente per colpa del fermaglio

Era il 2006 e a presentare la cerimonia di apertura del Festival del Cinema c’era un’emozionatissima Isabella Ferrari. Emozionatissima e imbarazzata. In sala mancava infatti l’intero casto di The Black Dahilia, uno dei film più importanti in concorso quell’anno. La colpa fu della protagonista Scarlett Johannson.

Pare che la diva abbia fatto i capricci con il parrucchiere, faticando a trovare il modo di appuntare il prezioso fermaglio di diamanti scelto per l’occasione. E, in sua attesa, anche regista e attori si presentarono sul red carpet a proiezioni già iniziate. Il direttore fu così costretto a lasciare la sola a metà della prima pellicola per andare a fare gli onori di casa ai ritardatari.

Il primo nudo integrale della storia

Facciamo un salto nel passato e torniamo al 1934, anno della seconda edizione della kermesse. In concorso c’era anche Estasi, film del regista cecoslovacco Gustav Machatý, passato alla storia per il primo nudo integrale della storia del cinema. Era quello dell’affascinante Hedy Lamarr. La scena, che scandalizzò gli spettatori in sala, era stata approvata da Benito Mussolini in persona, che aveva conosciuto l’attrice tramite il marito, il commerciante d’armi Fritz Mandl.

Pasolini, candidato controvoglia

Essere candidati al Festival del Cinema di Venezia è il sogno di ogni regista. Ma Pier Paolo Pasolini non era come chiunque altro e, nel 1968, il suo Teorema fu ammesso in lizza contro la sua volontà, al punto che lo stesso Pasolini chiese agli spettatori di boicottarlo. Gli spettatori, però, lo amarono e a contrastarlo fu la Procura che lo sequestrò “per oscenità e per le diverse scene di amplessi carnali e per i rapporti omosessuali”. Il regista fu in seguito assolto dal tribunale di Venezia.

Kubrick, il grande assente

Al Festival di Venezia 80 mancano parecchi attori di Hollywood, bloccati dallo sciopero in corso. La più grande assenza della storia della kermesse, però, fu quella di Stanley Kubrick che, in concorso con il controverso Lolita, scelse di non presentarsi proprio alla proiezione, per evitare le polemiche che – il regista ci aveva visto giusto – furono aspre e copiose.

I negazionisti del #metoo

Tra i più tristi capitoli del Festival rientrano gli insulti sessisti ricevuti in sala – urlati da un giornalista regolarmente accreditato – dalla regista Jennifer Kent, unica donna in concorso quell’anno. Quello stesso anno (l’anno in cui Weinstein fu condannato per abusi sessuali, l’anno del #metoo), il regista Luciano Silighini Garagnani sfilò sul red carpet con un t-shirt con su scritto Weinstein Is Innocent. Molto peggio di qualsiasi scivolone visto sul tappeto rosso del lido.

Insomma, l’arresto del giovane attore ispanico non è di certo il più scandaloso degli avvenimenti che hanno “ravvivato” il Festival del Cinema di Venezia e l’edizione di quest’anno non è ancora giunta al termine!