Festival di Cannes 2025, Elodie sul red carpet, Mario Mortone in concorso e gli altri film in gara

Martone in gara a Cannes 2025 con Elodie e Golino. Hollywood sfila, Johansson debutta alla regia. Italiani anche in Un Certain Regard

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 10 Aprile 2025 18:58

La 78esima edizione del festival più patinato d’Europa, in programma dal 13 al 24 maggio 2025, si apre con un pizzico d’Italia e una dose di Elodie. Fuori di Mario Martone, unico titolo tricolore in gara, è un film che promette di graffiare, raccontando una Goliarda Sapienza inedita, colta nel pieno di una crisi che la trascina in carcere. Valeria Golino le presta il volto, ma a sorprendere è la presenza di Elodie, che sveste paillettes e autotune per infilarsi nei panni di una giovane detenuta. È il suo primo ruolo drammatico vero, e sarà anche il suo primo tappeto rosso da attrice: difficile non tenerla d’occhio.

Il film, scritto da Martone e Ippolita di Majo, riprende un episodio biografico poco raccontato dell’autrice de L’arte della gioia e lo trasforma in un racconto denso di amicizia, corpi, libertà e legami che resistono anche oltre le sbarre. Accanto a Golino ed Elodie, Matilda De Angelis aggiunge ulteriore sostanza a un cast che punta tutto sulla forza femminile.

Star di Hollywood a Cannes 2025: attori e registi sul red carpet

Il tappeto rosso di Cannes quest’anno rischia il collasso, sotto il peso specifico delle star. A guidare la parata Tom Cruise, che torna con il consueto carico di acrobazie in Mission: Impossible – The Final Reckoning, fuori concorso. A lui si affianca Robert De Niro, che riceverà la Palma d’onore.

Ma i riflettori non sono tutti per i veterani. Scarlett Johansson ci mette la faccia e la firma: debutta alla regia con Eleanor the Great, presentato nella sezione Un Certain Regard. Come se non bastasse, fa anche parte del cast all star di The Phoenician Scheme di Wes Anderson, dove condivide la scena con Benicio Del Toro, Tom Hanks, Bill Murray e altri fedelissimi del regista texano.

La lista degli invitati è quella di una première da sogno (o da incubo, per i bodyguard): Jodie Foster, Joaquin Phoenix, Josh O’Connor, Pedro Pascal, Emma Stone, Diane Kruger. Il solito circo glamour, ma con dentro anche qualche bel cavallo di razza. Ari Aster porta in concorso il suo western fuori asse, Eddington. Grande assente, a sorpresa, Kristen Stewart: il suo esordio da regista resta fuori dalla competizione, nonostante le previsioni da bookmaker.

Mario Martone porta l’Italia in concorso a Cannes 2025 con “Fuori”

L’Italia si presenta al ballo di Cannes 2025 con un solo nome in competizione ufficiale: Mario Martone, con Fuori, ritratto cinematografico di Goliarda Sapienza che sfugge al santino intellettuale e va dritto al cuore pulsante di una donna imperfetta, scandalosa, libera. Siamo a Roma, 1980. Goliarda finisce in carcere per un furto: non c’è redenzione, c’è solo vita che scoppia. La firma è di Martone e Ippolita di Majo, coppia d’arte e di pensiero, che scava nella carne viva dell’autrice de L’arte della gioia.

Sul fronte interpreti, Valeria Golino incarna Sapienza con tutta la grazia ruvida che serve. Ma a rubare la scena potrebbe essere Elodie, che lascia dietro di sé il palco pop e si infila nel cinema d’autore come se fosse sempre stata lì. Matilda De Angelis completa un trio femminile potente. A fare da contrappunto, Corrado Fortuna, Stefano Dionisi, Antonio Gerardi e Francesco Gheghi.

Fuori non è solo una storia di prigione, è un’ode sfrontata a quelle relazioni che nascono dove non dovrebbero e durano nonostante tutto.

Ma non c’è solo Martone. L’Italia trova casa anche nella sezione Un Certain Regard con Testa o croce?, western all’italiana di Alessio Rigo e Matteo Zoppis con Alessandro Borghi, Nadia Tereszkiewicz e John C. Reilly: sì, proprio lui, il cowboy d’Oltreoceano.

Accanto, Le città di pianura di Francesco Sossai, un road movie che promette deviazioni poetiche e paesaggi fuori dal tempo. Per Paolo Del Brocco, Ad di Rai Cinema, questa tripletta dimostra che il cinema italiano ha ancora cartucce vere da sparare.