Conferenza stampa Sanremo 2025, Carlo Conti annuncia Roberto Benigni. Polemiche su Tony Effe

La gara si interrompe per lasciare spazio ai duetti. Con Carlo Conti, anche Geppi Cucciari e Mahmood a Sanremo 2025

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Martina Dessì

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Pubblicato: 14 Febbraio 2025 12:18

Carlo Conti presenta la quarta serata di Sanremo 2025 ma lascia la conferenza stampa ben prima della conclusione. Si apre subito con il ricordo di Giorgio Cocilovo, chitarrista di grande esperienza scomparso il 13 febbraio e più volte presente sul palco dell’Ariston, e subito si passa ai risultati d’ascolto da record sebbene in calo. Marcello Ciannamea, direttore di Intrattenimento Prime Time di Rai1, ha inoltre chiarito quale sia il peso del nuovo conteggio dei dati auditel e di quanto pesi il total audience sul risultato finale. E chiarisce che i telespettatori effettivi sono oltre un milione in più rispetto a un anno fa.

Perché Carlo Conti ha lasciato la conferenza stampa

“Vi devo lasciare perché devo salutare un ospite che non avevo mai potuto avere durante i miei Festival. Mi ha detto che dovrà fare un annuncio. Per me è un grande onore iniziare con Roberto Benigni“. Carlo Conti lascia quindi la conferenza stampa per accogliere il regista e attore Premio Oscar che è presente nella quarta serata del Festival di Sanremo, per la quale non erano stati annunciati altri ospiti. In Sala Stampa anche Settembre, fresco vincitore di Sanremo Giovani con il brano Vertebre.

Le parole di Geppi Cucciari e Mahmood

“Ho uno sguardo curioso, misto tra gioia, preoccupazione, ansia, desiderio di non deludere chi mi guarda e me stessa. Ognuno affronta le sfide della vita come vuole”, dice Geppi Cucciari tra il serio e il faceto, confermando di sentire forte la tensione prima della diretta di stasera. Torna anche Mahmood, che nel 2016 era tra i Giovani di Carlo Conti. “Non avevo neanche etichetta discografica, mi sono iscritto da casa. Sono felice di essere qui con Geppi, che amo tanto. Devo cercare di essere spontaneo in maniera televisiva”.

E sul look di Geppi Cucciari firmato da Antonio Marras: “Vesto Antonio Marras da 15 anni, l’ho avuto accanto in tutti i momenti importanti della mia vita. C’è un rapporto che non è commerciale ma affettivo. Certo, vesto anche altre cose. Stasera indosserò degli abiti lunghi, che certamente non sono la mia dimensione ma la prima serata è come un salotto che entra nelle case delle persone”. E no, Mahmood non canterà Nanneddu meu.

“Sono molto contenta di attraversare questo percorso con una persona [Mahmood, ndr] con cui ho un’alchimia sorprendente. Vorrei essere in ascolto e presente a me stesse, accompagnare Carlo, dividere lo spazio con Alessandro. Io odio le conferenze stampa, ho paura di generare aspettative e non rispettarle”. E su Roberto Benigni ha aggiunto: “È solo un onore. Ma lo paghiamo?”.

Il caso di Tony Effe e della collana

Si torna sul caso della collana fatta togliere a Tony Effe, ritenuta troppo riconoscibile per essere ripresa: “C’è una norma che viene inserita tanto nei contratti con le case discografiche tanto nel regolamento, che vieta riferimenti a marchi distintivi, anche indirettamente”, spiega Ciannamea, “Per evitare casi di pubblicità occulta. Il discrimine è sull’oggetto, sulla riconoscibilità del prodotto. Si deve apprezzare questo comportamento di Rai, che esclude l’esibizione di marchi, che sono opportunamente blurrati. Tutto sta nella capacità di funzionari e dirigenti che fanno questo controllo”.

E ancora: “Una serie di dirigenti e funzionari Rai fa questo controllo. Ovviamente il tentativo è sempre quello di evitare il più possibile l’oggetto riconoscibile. Poi un oggetto può essere riconoscibile per me, non è riconoscibile per quell’altro. Però tendenzialmente è quella che si segue”.