Amici 25, le pagelle della sesta puntata: Maria si scusa in diretta (10), la furia di Rudy su Opi (5)

Amici 25, sesta puntata tra emozioni e scontri: Maria si scusa, Rudy esplode e Opi finisce nel mirino

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

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La sesta puntata di Amici 25 è stata una montagna russa di emozioni: tra sfide accese, fragilità messe a nudo e giudici che non le mandano a dire. Maria De Filippi tiene le redini con la solita eleganza asciutta, tra sorrisi e riflessioni sincere, mentre sul palco si alternano coreografie potenti e momenti di canto che dividono pubblico e professori. Ospite d’eccezione Dardust, che trasforma lo studio in un piccolo teatro di arte pura: la sua musica rompe la consuetudine televisiva e, per qualche minuto, Amici diventa un luogo dove il talento danza davvero sull’arte.

Dardust, da ospite a giudice: quando la musica incontra la danza. Voto: 9

Il suo ingresso è stato un colpo di luce. Dardust — musicista, compositore e produttore tra i più raffinati d’Italia — ha aperto la serata con una performance che ha lasciato senza fiato: una coreografia contemporanea interpretata da Giulia Stabile, Isabel, Elena D’Amario e un corpo di ballo magnetico, costruita su un crescendo di note e di emozione. Finalmente, direbbero molti appassionati, un momento che porta in televisione quella danza d’autore che di solito vive solo nei teatri.

Dopo l’esibizione, Dardust si accomoda al tavolo dei giudici. E da lì, la serata cambia tono: lo sguardo severo ma attento, le parole misurate, i giudizi mai scontati. Non cerca la perfezione tecnica, ma l’autenticità. “Voglio sentire chi siete, non solo come cantate”, dice a un certo punto, con quel modo garbato ma deciso che conquista.

Accanto a lui, Vanessa Incontrada e Nicolò De Devitiis, che completano la triade dei giudici per il canto, mentre per il ballo arriva Samanta Togni, che riporta nello studio una competenza autentica e un rigore raro.

Samanta Togni, la giudice che serve: preparata, puntuale, senza filtri. Voto: 8

Finalmente una giudice che non si limita a commentare, ma corregge. Samanta Togni è entrata con discrezione, ma in pochi minuti ha conquistato tutti. Ogni sua osservazione è una lezione di danza: precisa, costruttiva, mai gratuita. Parla di postura, di dinamica, di interpretazione. Si vede che dietro le sue parole c’è esperienza vera, quella che si forma sul palcoscenico, non nei salotti tv.

Durante la puntata, si è ritrovata — inconsapevolmente — a riaccendere una vecchia polemica tra Alessio e Alessandra Celentano. La maestra, da tempo, rimprovera al suo allievo di fare troppe smorfie mentre balla, accusandolo di espressioni forzate. E quando Samanta fa notare la stessa cosa, scoppia il piccolo incendio: Emanuel Lo scatta in difesa, spiegando che quelle espressioni sono “parte dello stile”. Il dibattito si accende, ma la Togni mantiene il sangue freddo e la competenza: le sue critiche sono puntuali e rispettose, e alla fine persino la Celentano annuisce. “Non male oggi, ti do più di 7”, concede. Un segno che la lezione è arrivata.

Maria De Filippi e la lezione più bella: chiedere scusa. Voto: 10

In mezzo a giudizi e performance, arriva uno dei momenti più toccanti della serata. Maria De Filippi interrompe il ritmo del programma per rivolgersi a un allievo: “In una puntata precedente ti ho definito “cicciottello”, e mi dispiace. Non avrei mai voluto farti sentire in difetto”. Lo dice con la voce ferma ma dolce, spiegando che ci ha riflettuto a lungo. Racconta un episodio personale, di quando sua madre la criticava per il suo aspetto fisico: “Mi faceva stare male, e non voglio che nessuno provi quella sensazione”.

Un momento raro in televisione, che ricorda perché Amici resta uno dei programmi più umani e veri della nostra tv: sa unire la competizione alla cura, il giudizio alla comprensione. Maria è ancora una volta l’anima di tutto — e quando lo studio esplode in un applauso, è impossibile non commuoversi.

Michelle e la forza della fragilità. Voto: 8,5

Tra i momenti musicali più intensi, c’è quello di Michelle, che interpreta Dieci di Annalisa. La voce trema, ma arriva dritta al cuore. Vanessa Incontrada coglie subito l’emozione e la trasforma in incoraggiamento: “Non cercare di controllare tutto, la tua fragilità è una ricchezza. Imparerai a gestirla, ma non perderla”. Michelle sorride e si commuove, perché a volte la cosa più difficile è proprio lasciarsi andare. Michelle porta in scena un’eleganza naturale, quella che non ha bisogno di trucco o artificio. È la dolcezza che diventa forza, e il pubblico lo sente.

Flavia, il coraggio di uscire dalla comfort zone. Voto: 6,5

Per Flavia la serata non è facile. Dardust la guarda con attenzione e poi parla chiaro: “Non mi è arrivata la tua personalità, potevi fare di più». È un giudizio severo ma onesto. Lei annuisce, ammettendo che il brano scelto era fuori dalla sua comfort zone. “È vero, ho faticato. Ma ci devo lavorare”, dice con sincerità. È in questi piccoli momenti di autocritica che si misura la maturità di un’artista. E mentre si allontana dal palco, il pubblico le riserva un applauso che profuma di incoraggiamento.

Samanta Togni e Dardust
Ufficio Stampa Fascino
Samanta Togni e Dardust

Opi e Rudy Zerbi: lo scontro più acceso della puntata. Voto: 5

Il momento più teso della serata arriva all’improvviso, e lo si capisce subito dal silenzio che cala nello studio. Rudy Zerbi si alza, prende il microfono e guarda dritto verso Opi. È il preambolo di uno dei confronti più accesi di questa edizione. “Propongo l’eliminazione di Opi”, dice con voce ferma, quasi stanco. Le sue parole rimbalzano tra i banchi e per un attimo l’aria si fa pesante.

Il professore, visibilmente esasperato, spiega che per settimane ha cercato segnali di crescita, ma non li ha visti. !Non ascolta, non collabora, non cambia atteggiamento. È sempre ultimo o penultimo nelle classifiche”, ribadisce, mostrando i grafici e le prove portate con meticolosa precisione. La sua accusa non è rabbia, ma delusione: quel tono che solo un insegnante deluso riesce ad avere, quando non vede nei propri allievi la stessa fame di migliorare.

Anna Pettinelli non ci sta, e la sua reazione è immediata. Si alza, gesticola, la voce si incrina tra la rabbia e l’affetto: “Non è vero, Rudy! Opi sta lavorando, ci mette l’anima, e lo so perché lo vedo tutti i giorni”. È la difesa di una coach che crede davvero nel suo allievo, e che non tollera di vederlo liquidato così.

Ma Zerbi non arretra. Tira fuori le classifiche, i punteggi, le registrazioni. Tutto. Ogni parola è una freccia. “Lo illudi, Anna. Gli fai credere di essere pronto quando non lo è”, dice.

A quel punto Rudy cerca una via d’uscita. Non una scorciatoia, ma una soluzione. Nasce così l’idea della commissione straordinaria: un gruppo di esperti di canto e musica esterni al programma, chiamati a valutare Opi in modo oggettivo, fuori dalle dinamiche affettive della scuola.

È una delle scene più forti della stagione, perché racchiude tutto quello che Amici è diventato in venticinque edizioni: passione, scontro, delusione, ma anche la voglia — vera — di costruire un percorso artistico e umano. E se Opi avrà la forza di trasformare quella discussione in una spinta, allora sì, la lezione più importante della serata l’avrà imparata lui.

Alex e la sfida della Celentano: la sensualità come compito

Nel segmento dedicato al ballo, la maestra Alessandra Celentano torna protagonista. Questa volta nel mirino c’è Alex, ballerino di latino-americano, a cui da settimane ripete che dovrebbe “essere più prestante, più fisico, più maschio”. Per dimostrare di aver ascoltato, Alex affronta una sfida in coppia con Alessia, pensata proprio per esaltare la sensualità e la presenza scenica.

Il risultato sorprende tutti: Veronica Peparini lo definisce “sensuale e maturo”, mentre Emanuel Lo resta più cauto: “Balla troppo da solo, devi imparare a guardare la partner”. La Celentano, invece, si scioglie un po’: “Hai fatto un buonissimo lavoro, in quattro settimane sei cresciuto tanto”. Un 8 pieno che vale come un abbraccio, e che fa tirare un sospiro di sollievo anche ad Alessia.

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