Autoerotismo: cosa c’è da sapere sulla masturbazione al femminile

La masturbazione gioca un ruolo importante nella vita delle donne: si tratta infatti di una piacevole attività che contribuisce a mantenere il benessere fisico, emotivo, mentale e sociale

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Roberto Bernorio

Ginecologo, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico

Medico specializzato in Ostetricia e Ginecologia, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico, si dedica in particolare ai disturbi del dolore sessuale femminile e ai problemi di coppia.

La masturbazione è una pratica che consiste nell’esplorazione del piacere sessuale attraverso la stimolazione delle proprie zone erogene, si tratta di un aspetto fondamentale dell’esperienza erotica che è presente fin dall’infanzia ed è stata documentata in numerose culture.

Diversamente dalla masturbazione maschile, che viene vista come una normale tappa della crescita psicosessuale, la masturbazione femminile è stata considerata per molto tempo un tabù. Le convinzioni culturali del passato hanno portato a considerare questo comportamento come un sostituto del piacere condiviso e come segno di una sessualità nevrotica, generando un senso di vergogna e disagio nelle donne che la praticavano.

Benefici per la salute

Ad oggi sta avvenendo un progressivo cambiamento nella rappresentazione pubblica della masturbazione femminile, la quale non viene più vista come qualcosa di pericoloso ma come una pratica importante per il proprio benessere fisico, emotivo, mentale e sociale e per il raggiungimento di una vita sessuale soddisfacente. Per molto tempo questo tipo di pratica è stata considerata un argomento imbarazzante pur essendo comunemente presente nell’esperienza umana. Agli inizi del XX secolo hanno iniziato a verificarsi una serie di cambiamenti che hanno messo in discussione il modo tradizionale di concepire la sessualità come finalizzata esclusivamente alla procreazione; le nuove scoperte scientifiche, i movimenti femministi e la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta hanno permesso di spostarsi verso una visione incentrata sul piacere.

Negli ultimi anni numerose evidenze mediche hanno permesso di superare le errate convinzioni secondo cui una sessualità non finalizzata alla procreazione poteva costituire un’attività dannosa, in grado di causare malattie e disfunzioni. All’opposto, i recenti studi indicano come il piacere sessuale sperimentato sia in coppia che in autonomia possa produrre alcuni effetti benefici:

  • può contribuire a diminuire l’incidenza di diverse malattie;
  • potenzia le difese immunitarie;
  • genera uno stato di benessere e riduce gli stati d’ansia e di depressione;
  • favorisce il rilassamento e un normale ritmo sonno-veglia;
  • mantiene l’equilibrio ormonale;
  • rinforza il pavimento pelvico, proteggendo le donne da disturbi come l’incontinenza.

Effetti sullo sviluppo personale e di coppia

Praticare l’autoerotismo conduce verso la scoperta del proprio corpo e delle proprie preferenze, rappresenta una fonte di benessere fisico e psicologico che permette di vivere l’esperienza di una sessualità libera dal conflitto e dall’ansia. Dedicarsi a questo tipo di attività in solitudine svolge molteplici funzioni: conoscersi meglio, scoprire le proprie reazioni, instaurare un rapporto positivo con la propria immagine corporea, promuovere il proprio benessere fisico e giungere ad una sessualità più serena. La masturbazione inoltre rappresenta l’attività sessuale in cui la donna raggiunge più frequentemente l’orgasmo, motivo per cui viene raccomandata anche come tecnica da utilizzare negli esercizi di terapia sessuale.

Spesso si ritiene che le forme di piacere individuale costituiscano un sostituto del rapporto sessuale di coppia: in realtà è possibile far coesistere le due cose. La sessualità relazionale e quella individuale non necessariamente devono essere in contrasto. Esplorare e capire il proprio corpo dapprima con se stesse aumenta il livello di conoscenza personale e permette di comunicare al/alla partner le modalità di stimolazione preferite. Numerosi studi dimostrano ad esempio come le donne che si dedicano a questa pratica rivelino di avere una vita sessuale più attiva e soddisfacente.

Condizionamenti e tabù

Anche se la scienza ha ormai iniziato da decenni a considerare la masturbazione un comportamento normale, la morale comune tende ancora a generare sensi di colpa e altre emozioni negative nelle donne che la praticano. L’educazione ricevuta dall’ambiente sociale e familiare in cui si è inseriti ha infatti una forte influenza sullo sviluppo sessuale e sulle errate convinzioni che riguardano la masturbazione. Negli anni si è verificato un progressivo cambiamento grazie al quale sempre più donne riescono ad esternare la propria sessualità e riconoscono di praticare l’autoerotismo, ma gli stereotipi culturali non permettono ancora una totale libertà.

Una recente ricerca svolta da AISPA (Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata), che ha coinvolto in forma anonima un campione di 1264 donne italiane, ha dimostrato che seppure la maggior parte di esse raggiunga facilmente l’orgasmo attraverso la masturbazione e in un tempo rapido, solo poco più del 20% si dedica a questa pratica una o più volte la settimana.

In conclusione, nel corso degli ultimi anni il mondo femminile ha assistito a profonde modificazioni per quanto riguarda la pratica della masturbazione e il significato attribuito a quest’ultima. Ad oggi possiamo affermare che anche per la donna, al pari dell’uomo, l’autoerotismo gioca un ruolo positivo ed importante per il benessere sessuale individuale e di coppia.