La rivoluzione (non) silenziosa dei sex toys

Dai tabù al self-care: come i sex toys sono diventati simboli di libertà, consapevolezza e benessere sessuale, tra tecnologia e piacere condiviso

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Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

Pubblicato: 4 Novembre 2025 10:00

Il 4 novembre, il Sex Toy Day, celebriamo il piacere: è un’occasione perfetta per parlare di quegli oggetti che un tempo vivevano nascosti nei cassetti e oggi sono diventati simboli di libertà, self-care e conoscenza del proprio corpo. Per anni i sex toys sono stati considerati tabù, mentre oggi sono strumenti importanti per il piacere personale e in coppia, non come strumenti di trasgressione, ma come alleati fidati di molte donne (e uomini) nel mondo per il benessere sessuale e psicofisico.

Sex toys: da tabù a simbolo di libertà sessuale e self-care

Fino a qualche decennio fa, parlare di sex toys era quasi impossibile: venivano spesso associati a vergogna e trasgressione, come se il piacere femminile non potesse essere contemplato al di fuori di una relazione sentimentale. Fortunatamente, lotte e nuove consapevolezze hanno portato a dei cambiamenti sostanziali, tra cui riconoscere che il piacere non è appannaggio maschile, ma una forma di benessere sessuale e fisica di tutti.

Secondo LELO, brand svedese leader nel settore dei sex toys, nel 2024 il 78% delle persone nel mondo possiede almeno un sex toy, una percentuale quasi raddoppiata rispetto al periodo pre-pandemico. L’84% delle donne ne possiede uno e, oltre la metà, sceglie stimolatori clitoridei.

Questi numeri non raccontano solo una crescita di mercato, ma un vero e proprio cambio culturale.

Nonostante questo, secondo dati riportati da LELO, tre persone su quattro concordano sul fatto che i sex toys e la masturbazione siano ancora un tabù nella società. Probabilmente perché la sessualità, quando è femminile e autodeterminata, fa ancora paura.

Tuttavia, la consapevolezza cresce: sempre più donne scoprono nel piacere una forma di self-care, un modo per riconnettersi con se stesse e con il proprio corpo in modo autentico.

Benefici del piacere consapevole e della masturbazione guidata

Masturbarsi non è esclusivamente “piacere”, ma è anche salute, intimità e benessere psicofisico. Diversi studi scientifici lo confermano: una ricerca pubblicata su Current Sexual Health Reports nel 2024, dimostra come i cosiddetti smart sex toys,  quelli connessi e interattivi, abbiano un impatto positivo sull’intimità, migliorando la comunicazione con il partner e riducendo stress e ansia. Allo stesso modo, uno studio pubblicato su PubMed (2021) rileva che quasi l’80% delle donne intervistate utilizza sex toys come parte della propria routine di benessere sessuale.

L’orgasmo, oltre ad aumentare la produzione di ossitocina e serotonina, ha effetti benefici sull’umore, sul sonno e sulla percezione corporea. Secondo LELO, il 98% delle persone associa l’orgasmo a un’ondata immediata di felicità. In altre parole, prendersi del tempo per sé, anche quando si parla di farlo sotto le lenzuola, è una forma di mindfulness del corpo e della mente.

Come scegliere il sex toy giusto?

A questa domanda non c’è una risposta univoca: come ogni oggetto di benessere sessuale, anche i sex toys vanno scelti in base al proprio gusto personale e a ciò che incuriosisce e piace di più. Il mercato è vastissimo: dai vibratori classici agli stimolatori clitoridei, fino ai sex toys di coppia controllabili via app.

Per iniziare ad orientarsi bisogna partire da una domanda: “cosa voglio per me?

Se si è alle prime esperienze, meglio optare per dispositivi più classici e delicati, magari con più tipologie di vibrazioni, così da aumentare in modo graduale in base ai propri gusti. Chi invece vuole sperimentare un po’ di più, può scegliere toy a doppia stimolazione, oppure quelli dotati di tecnologie adattive alle pulsazioni o alla pressione del corpo.

Ovviamente, è fondamentale ricordare che i sex toys non sostituiscono l’intimità di coppia e che è giusto variare, per non “abituarsi” solo a un determinato tipo di stimolazione. Se usati in modo vario e, se si desidera, anche in coppia, arricchiscono il piacere e l’intimità.

Quali sono i sex toys più strani?

C’è chi li tiene nel comodino e chi nel… frigorifero. Sì, esistono i “cold toys”, da conservare a basse temperature per un effetto termico stimolante, soprattutto per i modelli in vetro, che possono essere utilizzati sia freddi sia riscaldati.

E poi ci sono i DIY sex toys, quelli “fai da te” che un tempo erano la sola alternativa disponibile (anche se oggi gli esperti ne sconsigliano l’uso per motivi igienici e di sicurezza). Tuttavia, puoi lasciarti ispirare dalla creatività per inventare piccoli oggetti di piacere, sempre nel rispetto dell’igiene e della sicurezza.

Esistono anche i toys connessi, che si controllano da remoto via app o smartwatch, permettendo di condividere il piacere anche a distanza: una forma di intimità “smart” che molte coppie a distanza hanno ormai integrato nella loro routine.

Tra le tendenze più singolari ci sono anche i sex toys ispirati al make-up: rossetti che vibrano, pennelli con varie funzionalità, beauty case che contengono stimolatori. L’idea è quella di rendere il piacere discreto, parte del quotidiano e studiato per qualsiasi parte del corpo.

Il futuro del piacere: tecnologia, connessione e innovazione

La nuova frontiera del piacere è smart, tra app dedicate, intelligenza artificiale e stimolazioni personalizzate. Ed è in questo contesto che si inserisce anche il fenomeno del cybersex, che non è più (solo) un’esperienza virtuale, ma una modalità di intimità reale, mediata dalla tecnologia. Dalle chat erotiche ai dispositivi connessi via Bluetooth, il cybersex è diventato un nuovo linguaggio del desiderio, capace di unire corpi lontani e di ampliare la comunicazione erotica tra le persone.

E mentre la tecnologia evolve, il brand LELO ha presentato una petizione a Unicode per la creazione di un’emoji che rappresenti i sex toys, «con l’obiettivo di contribuire a superare gli stigmi e i tabù che ancora gravano sulla masturbazione e sull’industria del piacere». Perché la rivoluzione passa anche dalla comunicazione, dal modo in cui scegliamo di parlarne, senza giudizio e con un po’ di sana curiosità, online e offline.

 

Fonti bibliografiche