Mal di gola: cause, sintomi e rimedi

Gola secca e irritata, difficoltà a deglutire, sono alcuni dei sintomi del mal di gola. Scopri quali sono le cause e i rimedi di questa infiammazione.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Uno dei disturbi più comuni tra i bambini e gli adulti è il mal di gola. Con i suoi sintomi più o meno intensi, può presentarsi anche in diverse occasioni nel corso dell’anno. Quando è di origine virale o batterica, è facilmente trasmissibile tramite il contatto diretto con un soggetto contagiato o attraverso l’inalazione di goccioline presenti nell’aria, a seguito di starnuti e tosse.

Che cos’è il mal di gola

Consiste in un’infiammazione della mucosa della faringe, da qui il termine medico “faringite”. La faringe è una struttura di passaggio che consente al cibo di giungere all’esofago e all’aria proseguire verso la laringe.

Il mal di gola può manifestarsi in due forme differenti:

  • acuta, quando l’infiammazione è improvvisa e si sviluppa per l’azione di un batterio o di un virus;
  • cronica, quando perdura per diverso tempo. Spesso, questa forma è correlata alla presenza di altre patologie.

Quali sono i sintomi del mal di gola

In base alla causa scatenante, il mal di gola può manifestarsi con questi sintomi:

  • dolore alla gola, che peggiora quando si deglutisce o si parla;
  • voce rauca;
  • secchezza alla gola;
  • sensazione di bruciore/pizzicore;
  • dolore all’orecchio;
  • tonsille gonfie e arrossate;
  • catarro;
  • presenza di placche bianche e pus sulle tonsille.

Questa sintomatologia può, inoltre, essere accompagnata da:

  • raffreddore;
  • febbre;
  • tosse;
  • mal di testa;
  • nausea/vomito;
  • dolori muscolo-scheletrici.

La forma cronica si distingue per una raucedine sostenuta nel tempo, a cui può accompagnarsi anche la presenza di catarro e tosse.

Quali sono le cause del mal di gola

A provocarne l’insorgenza sono per lo più le infezioni di natura virale e batterica. Agenti patogeni dunque, come virus e batteri, entrando nell’organismo possono dar vita a questo disturbo e ai suoi sintomi. Lo Streptoccoccus pyogenes è, ad esempio, uno dei principali batteri responsabili del mal di gola.

Invece, tra le malattie provocate più frequentemente dall’azione di un virus rientrano:

  • l’influenza;
  • la mononucleosi o come viene più comunemente definita “malattia del bacio”;
  • il raffreddore;
  • il morbillo;
  • la varicella;
  • la laringite, un’infezione della laringe;
  • la rinite o altre condizioni a carico del naso.

Al di là delle cause di natura infettiva, dietro a un mal di gola possono celarsi anche altre cause condizioni quali:

  • l’azione di sostanze irritanti. Il fumo, diverse sostanze chimiche, l’inquinamento atmosferico, possono causare mal di gola, anche cronico. Inoltre, consumare frequentemente alcolici o alimenti piccanti contribuisce ad accentuare i sintomi;
  • uno sforzo muscolare compiuto, ad esempio, se si è urlato o parlato per diverso tempo senza dare ai muscoli della gola un po’ di riposo;
  • la malattia da reflusso gastroesofageo. Si tratta di una condizione in cui i succhi gastrici presenti nello stomaco risalgono nell’esofago quando invece non dovrebbero;
  • Questa evenienza può presentarsi se si respira, ad esempio, con la bocca invece che con il naso e per una ridotta idratazione delle mucose della gola;
  • presenza di un tumore alla lingua, alle corde vocali o alla gola stessa. In questi casi però, al mal di gola si affiancano altri segni come la presenza di un nodulo al collo, la fuoriuscita di sangue quando si tossisce, raucedine, difficoltà a deglutire;
  • infezione da HIV;
  • allergia alle muffe, ai pollini, ai peli di animali.

Diagnosi di mal di gola

In caso di mal di gola, si fa riferimento innanzitutto al medico di medicina generale che valuterà la sintomatologia e porrà domande circa il proprio stato di salute, l’intensità dei sintomi e da quanto tempo sono iniziati.  La visita generalmente prevede:

  • l’ascolto della respirazione per mezzo dello stetoscopio;
  • l’osservazione della gola per valutare la possibile presenza di placche bianche nelle tonsille, e, eventualmente, anche delle orecchie e del naso;
  • una leggera pressione sul collo per verificare l’eventuale presenza di linfoni infiammati (noduli di consistenza media e dolenti alla palpazione).

In alcuni casi poi, il medico può ritenere opportuna l’esecuzione di un test rapido per rilevare la causa esatta del mal di gola. Se il test risulta negativo, ma nonostante ciò, nutre ancora dei sospetti, potrebbe chiedere di eseguire l’esame colturale del tampone faringeo con antibiogramma. Se l’esito dell’esame rivela che il mal di gola è di natura infettiva, il medico procederà con la prescrizione di una terapia efficace.

Un mal di gola che persiste nel tempo invece, potrebbe necessitare del consulto di uno specialista, come un otorinolaringoiatra o un allergologo, per indagare più a fondo circa l’origine del mal di gola.

In aggiunta, il medico potrebbe chiedere di eseguire delle analisi del sangue per rilevare la presenza di una faringite da citomegalovirus o della mononucleosi.

Se invece, la causa del mal di gola è da attribuirsi alla malattia da reflusso gastroesofageo, verranno somministrati farmaci specifici.

Quali sono i fattori di rischio del mal di gola

Il mal di gola è una condizione molto frequente causata da differenti motivi; tuttavia, ci sono alcuni fattori di rischio da considerare che possono aumentare le possibilità che si manifesti. Eccone alcuni:

  • il fumo e/o l’esposizione al fumo passivo;
  • un sistema immunitario debole. Poiché tra le cause principali del mal di gola c’è proprio l’azione di virus e batteri, ne consegue che un sistema immunitario poco efficiente avrà qualche difficoltà in più nel difendersi dagli attacchi esterni. Diabete, stress, ansia, stanchezza, infezione da HIV, chemioterapia, un regime alimentare sbilanciato, sono tutti fattori che contribuiscono ad indebolirlo;
  • l’esposizione a sostanze chimiche che vanno ad irritare la gola;
  • allergie. Come quelle nei confronti dei peli degli animali, della polvere, come anche le allergie stagionali;
  • l’età. Tra i 3 e i 15 anni circa ci sono più probabilità di contrarre un’infezione alla gola;
  • sostare in luoghi affollati e al chiuso. Trattandosi spesso, di una condizione infettiva, è facile contrarre l’infezione in ambienti che raccolgono un gran numero di persone, come le scuole, le palestre, gli uffici, i teatri, i musei, i cinema o i mezzi di trasporto.

Quali sono i trattamenti del mal di gola

In genere, il mal di gola regredisce in modo spontaneo nell’arco di una settimana. Per il trattamento dei sintomi possono essere utili antidolorifici e paracetamolo (in presenza di febbre).

In ogni caso, prima di assumere qualsiasi medicinale si consiglia di chiedere il parere del proprio medico e di leggere attentamente il foglietto illustrativo che riporta le modalità d’uso e le possibili controindicazioni del farmaco. Se si soffre già di alcune patologie, determinati medicinali potrebbero non essere indicati: in tal caso, il medico opterà per altri principi farmacologici.

L’assunzione di un antibiotico non deve mai essere effettuata in modo autonomo, ma solo dietro prescrizione medica. Questa tipologia di farmaco, infatti, è indicata in caso di infezione batterica; sarà opportuno seguire un intero ciclo e attenersi alle indicazioni mediche per evitare un peggioramento dell’infezione o che questa si diffonda in altre parti del corpo.

Se la causa del mal di gola è legata, ad esempio, a un’allergia o all’esposizione ad alcune sostanze, il medico fornirà una terapia differente, mirata a contrastarne la causa.

A questi trattamenti personalizzati si possono affiancare alcuni rimedi utili per alleviare la sintomatologia del mal di gola, come:

  • mantenere la gola idratata bevendo acqua, infusi, tisane, a cui aggiungere del miele, soprattutto in presenza di tosse. Al contrario, sono da evitare alcolici e bevande a base di caffeina. Si può anche optare per delle zuppe o dei brodi;
  • umidificare l’aria. Ambienti secchi, per via del riscaldamento acceso, possono favorire secchezza alla gola. Una buona strategia per ovviare a questa situazione è utilizzare un umidificatore e non alzare troppo la temperatura del termostato;
  • restare a riposo per il periodo necessario. Non solo favorirà la ripresa, ma si ridurranno i rischi di contagiare altre persone;
  • evitare l’inalazione di sostanze che possono irritare ulteriormente la gola;
  • non fumare ed evitare il fumo passivo;
  • preferire cibi e bevande fresche o leggermente tiepide, ma non troppo calde.

Come prevenire il mal di gola

Fare proprie alcune abitudini comportamentali di igiene, rappresenta una strategia efficace per ridurre i rischi di contrarre delle infezioni e di conseguenza il mal di gola. Ecco alcuni suggerimenti:

  • non toccare parti del viso come naso, bocca, occhi, con le mani sporche;
  • lavarsi accuratamente le mani usando un sapone detergente o una soluzione a base alcolica se ci si trova fuori casa e non si ha a disposizione un bagno. Ripetere questa azione più volte al giorno, specie prima di iniziare un pasto, dopo essere andati in bagno, o dopo aver starnutito;
  • evitare il contatto diretto con soggetti che presentano i sintomi da mal di gola. Se necessario, indossare un dispositivo di protezione individuale e lavarsi bene le mani prima e dopo;
  • disinfettare con regolarità i dispositivi utilizzati quotidianamente che entrano in contatto con persone e/o superfici esterne. Dunque, maniglie delle porte, cellulare, mouse e tastiera del computer, se sono destinati a un utilizzo pubblico;
  • starnutire e tossire in un fazzoletto, gettandolo poi tra i rifiuti;
  • detergere con frequenza o sostituire i filtri dei condizionatori, che spesso rappresentano un ricettacolo di batteri, muffe e sostanze irritanti;
  • non condividere i propri oggetti personali o utensili.

In conclusione, il mal di gola è un disturbo comune che si risolve nell’arco di pochi giorni. Individuare subito la causa aiuta a intraprendere la terapia corretta e quindi, a riprendersi celermente.

Fonti bibliografiche