Dolore al petto: quali sono le cause e quando preoccuparsi

Non sempre i dolori al petto sono causati da problemi al cuore. Ecco da cosa potrebbero dipendere

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Quando si parla di dolore al petto ci si riferisce a un senso di malessere percepito nella parte anteriore del torace, a livello della gabbia toracica. Giustamente, il primo pensiero quando si percepisce un dolore al petto è rivolto alle problematiche cardiache, ma potrebbero esserci numerose altre cause del disturbo. Sono molte, infatti, le strutture anatomiche contenute nel torace: oltre a cuore e polmoni, anche l’esofago, i muscoli, le coste e le cartilagini costali, nonché alcuni grandi vasi sanguigni.

Sono quindi molteplici le patologie che possono causare un dolore al petto, alcune di lieve entità, altre particolarmente gravi e richiedenti un tempestivo intervento medico. Per capire le cause del dolore al petto è necessario studiare a fondo il disturbo, anche con l’aiuto di uno specialista, che possa individuare con precisione la patologia che lo scatena e impostare una terapia adeguata a risolvere la problematica.

Il dolore al petto è un sintomo insidioso e da non sottovalutare, perché può essere il campanello d’allarme per la presenza di patologie potenzialmente anche molto gravi.

Cosa sono i dolori al petto?

Il dolore al torace è un sintomo che caratterizza diverse patologie, rendendo spesso difficile capire le cause che lo scatenano e distinguere tra quelle che necessitano di un trattamento urgente o quelle differibili. La zona del torace è ampia e, come accennato, include diverse strutture che possono essere compromesse ed evocare dolori e malesseri diffusi. Il dolore toracico, infatti, non è una patologia a sé stante, ma sempre un sintomo di altre condizioni mediche sottostanti.

A seconda delle cause che lo provocano, il dolore al petto può essere:

  • bruciante;
  • sordo;
  • acuto;
  • pressante;
  • comprimente.

Saper definire l’intensità e la tipologia di dolore può essere utile in fase di consulto con lo specialista, perché l’indicazione può fornire valide basi, utili per effettuare una diagnosi e approfondire la situazione.

Le possibili cause dei dolori al petto

Tra le numerose condizioni patologiche che possono causare dolore al petto ci sono:

  • le malattie cardiache e polmonari;
  • i disturbi gastroesofagei;
  • i problemi al fegato, alla cistifellea o al pancreas;
  • le fratture costali o infortuni ai muscoli intercostali o pettorali;
  • la sindrome di Tietze;
  • le infezioni da Herpes Zoster.

Prima di impostare una valida terapia che possa alleviare il disturbo, è indispensabile consultare il proprio medico curante e comprendere i fattori scatenanti.

Le cause cardiache dei dolori al petto

Tra le principali cardiopatie correlabili ai dolori toracici, ci sono:

  • L’infarto del miocardio, considerabile come una tra le più gravi cause di dolori al petto. Esso consiste nella necrosi di una porzione del miocardio (ovvero il tessuto muscolare cardiaco) causata frequentemente dall’interruzione del flusso sanguigno in un’arteria coronaria.
  • L’angina pectoris, causata dalla temporanea riduzione del flusso di sangue ossigenato, sempre in una o più coronarie: dalla patogenesi simile all’infarto, risulta meno grave e non provoca necrosi del miocardio.
  • Le cardiomiopatie, termine con cui si identificano, invece, un gruppo di patologie generate da alterazioni anatomiche del muscolo cardiaco e tra le più comuni ci sono la cardiomiopatia restrittiva, quelle dilatativa e quella ipertrofica.
  • Miocardite e pericardite: la prima è un’infiammazione del miocardio (il muscolo cardiaco), mentre la seconda è un’infiammazione del pericardio, ossia del foglietto sieroso che protegge il cuore. Tra le loro cause si trovano: infezioni virali, batteriche o parassitarie, malattie autoimmuni, traumi toracici, esposizione a metalli pesanti, reazioni allergiche e abuso di alcol.
  • Infine, le valvulopatie, ovvero quel gruppo di patologie a carico delle valvole cardiache che possono essere congenite o acquisite.

Le cause gastrointestinali dei dolori al petto

Talvolta il dolore al torace nasce da difficoltà problematiche che interessano l’apparato gastrointestinale. Può manifestarsi, infatti, in presenza di:

Tra le cause più importanti dei dolori al petto c’è l’ulcera peptica, ossia una lesione che interessa la mucosa dell’apparato digerente (localizzata nello stomaco, del duodeno o dell’esofago) che espone i tessuti sottostanti all’azione dei succhi gastrici. L’ulcera è spesso causata da infezioni batteriche da Helicobacter Pylori o dall’assunzione di alcuni farmaci (come i FANS).

Anche il reflusso gastroesofageo può causare importanti dolori al petto: si tratta della risalita nell’esofago del contenuto dello stomaco, con conseguente irritazione delle sue pareti interne. La causa risiede in una compromissione del funzionamento del cardias, che può essere generata da diversi fattori esogeni o endogeni.

L’ernia iatale, invece, è la protrusione dello stomaco attraverso lo iato esofageo, e può causare intensi dolori in sede toracica.

Altre condizioni che possono causare dolore toracico sono: la pancreatite (infiammazione del pancreas) o le problematiche alla cistifellea e alle vie biliari (come i calcoli biliari o alla cistifellea).

Le cause muscolari, articolari e scheletriche

Il dolore al petto può essere causato anche da alterazioni che interessano l’apparato muscolo-scheletrico. Ad esempio, l’infiammazione delle cartilagini presenti tra coste e sterno o infiammazioni muscolari nella regione toracica.

Possono essere causa di dolori al petto anche gli infortuni, come le fratture costali o i traumi muscolari e le contratture o gli strappi dei muscoli che compongono la gabbia toracica. Tra le malattie infiammatorie della cartilagine costale ci sono, invece, la costocondrite e la sindrome di Tietze.

Le cause polmonari dei dolori al petto

Le patologie dell’apparato respiratorio, in particolare i polmoni, possono essere causa di dolore al petto. Ciò avviene in caso di:

  • embolia polmonare;
  • pleurite;
  • polmonite;
  • pneumotorace;
  • asma;
  • ipertensione polmonare e altre affezioni ai polmoni di vario tipo.

La pleurite è un’infiammazione della pleura, ossia la membrana che avvolge e protegge i polmoni, che può essere interessata da processi infettivi o da altre patologie.

Con polmonite si intende, invece, un’infiammazione dei polmoni, solitamente dovuta a infezioni di varia natura o all’inalazione di sostanze tossiche.

Lo pneumotorace è una patologia caratterizzata dall’accumulo anomalo di aria nelle cavità pleuriche, che deriva spesso da un trauma, ma che può anche essere spontaneo, e che porta al collasso del polmone interessato con lo sviluppo di problematiche respiratorie anche gravi.

L’ipertensione polmonare e l’embolia polmonare sono altre delle patologie che generano dolori al petto da indagare. La prima è generata da un innalzamento della pressione sanguigna nelle arterie polmonari e nelle cavità destre del cuore, mentre la seconda deriva dall’ostruzione di una delle due arterie polmonari o delle loro ramificazioni. A causarla è spesso un coagulo che ostacola il flusso sanguigno (frutto di una trombosi) oppure una bolla d’aria o un accumulo di lipidi (grassi).

Un’altra frequente condizione che può provocare problemi respiratori e dolori toracici è l’asma, una patologia cronica infiammatoria che interessa bronchi e bronchioli e che può essere scatenata dal contatto con allergeni, dall’assunzione di farmaci, da infezioni, fumo, ma anche stati psicologici stressanti e sforzi fisici intensi.

Ansia e panico

Altre situazioni in cui si può sperimentare dolore al petto sono gli attacchi di panico acuti, che provocano un aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, determinando una sensazione dolorosa.

Tale situazione non indica una disfunzione o una patologia degli organi contenuti nella cavità toracica, ma sintomi di tipo psico-emotivo così forti da generare una risposta fisica e dolori acuti.

Herpes Zoster

Anche l’Herpes Zoster può scatenare reazioni dolorose a livello toracico. In alcuni casi l’infezione si manifesta con eruzioni cutanee dolorose che possono interessare il torace. Questa condizione, essendo accompagnata anche da sintomi a livello della cute, risulta, ad un occhio esperto, di agevole diagnosi.

Mastite

L’infiammazione del tessuto mammario di origine generalmente infettiva è una delle cause più comuni dei dolori al petto. Sono più frequenti nel sesso femminile e possono verificarsi durante l’allattamento. L’infezione e il gonfiore nella mammella infiammata possono causare importanti dolori al petto. Anche in questo caso la manifestazione è peculiare.

Diagnosi per capire cosa causa il dolore al petto

Nel caso in cui sia presente dolore al petto è indispensabili rivolgersi tempestivamente al proprio medico di fiducia per escludere la presenza di patologie che potrebbero richiedere un intervento urgente. Il medico potrà porre una serie di quesiti per cercare di comprendere la natura della problematica e potrà consigliare di eseguire ulteriori accertamenti. È possibile che venga prescritto un elettrocardiogramma (ECG), un ecocardiogramma, oppure una radiografia al torace, una TAC o una risonanza magnetica nucleare. Anche la scintigrafia miocardica, la coronarografia e l’endoscopia sono tra gli esami che possono aiutare la diagnosi, insieme agli esami del sangue.

Descrivere al medico la tipologia di dolore e la sua localizzazione può essere utile, inoltre, per effettuare delle ipotesi o escludere alcune patologie.

Come comportarsi in caso di dolore al petto?

È molto importante evitare di fare delle autodiagnosi e contattare il proprio medico di fiducia descrivendo i propri sintomi, in modo che possa avere tutti gli elementi necessari per capire di cosa si tratta. In base alla causa, infatti, il dolore al petto può essere descritto in maniera diversa (acuto, bruciante, simile a una coltellata oppure pressante, opprimente, ecc.): è importante essere estremamente chiari nel descrivere i sintomi che si accusano.

Conoscere se c’è una certa familiarità con problematiche cardiache e riferire se si stanno assumendo particolari farmaci, sono elementi che possono aiutare il medico a comprendere la causa del dolore. Il dolore al petto può essere particolarmente preoccupante quando è accompagnato da tosse, dolore riferito ad altre aree del corpo (come il braccio o il collo), difficoltà respiratorie, sudorazione, vertigini, nausea, palpitazioni o febbre. In generale si tratta di un sintomo da non sottovalutare, perché può essere associato a patologie che possono essere pericolose per la vita del soggetto.

 

Fonti bibliografiche

FAQ

Come risolvere il dolore al petto?

Il dolore al petto non è una patologia, ma un sintomo di condizioni patologiche sottostanti. Per poterlo eliminare è indispensabile, quindi, capirne le cause e intervenire sulla malattia che lo scatena.

Come capire se il dolore al petto è muscolare

Il dolore muscolare solitamente è legato ad un trauma, a particolari esercizi o all’esecuzione di movimenti inconsueti. Solitamente con il dolore di origine muscolare il torace si presenta dolorante alla pressione.

Cosa fare se si ha dolore al petto?

È fondamentale consultare quanto prima un medico. Bisognerà descrivere il dolore (localizzazione, intensità, esordio, ecc.), e la sintomatologia connessa. Così si potrà avere un quadro completo e sarà possibile impostare una terapia adeguata.