Dermatite seborroica: sintomi, cause e trattamento

La dermatite seborroica può colpire diverse aree del corpo come cuoio capelluto, volto, la regione medio-toracica. Scopri le cause e i rimedi da adottare

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Prurito, rossore, desquamazione della pelle, sono alcuni dei campanelli d’allarme che indicano la presenza di dermatite seborroica, ovvero un’eruzione cutanea piuttosto frequente nella popolazione. Può colpire diverse aree del corpo come il cuoio capelluto e il torace, ma può manifestarsi anche intorno al naso, alle sopracciglia o dietro alle orecchie. In generale, predilige quelle zone in cui c’è un’alta concentrazione di ghiandole sebacee.

Trattandosi di un’infiammazione cronica dal carattere recidivo che può interessare indistintamente adulti e bambini, deve essere trattata in modo personalizzato considerando attentamente la storia clinica del soggetto e la tipologia di sintomi.

La dermatite seborroica rientra tra i diversi tipi di dermatite, ovvero una condizione infiammatoria che colpisce la cute.

Per approfondire ulteriormente questo argomento, abbiamo chiesto un consulto alla dottoressa Grazia Ettorre, Specialista in Dermatologia e Venereologia.

Che cos’è la dermatite seborroica

«La dermatite seborroica è una dermatosi che colpisce le aree a più alta densità di ghiandole sebacee come volto, capillizio e regione medio-toracica. Ha un andamento cronico-recidivante costellato da fasi di quiescenza prevalentemente estive e riacutizzazioni autunnali. In questo senso, il sole funge da vero e proprio immunomodulante moderando tutte le manifestazioni cutanee» spiega la dermatologa.

Da sempre alleato del benessere dell’organismo, il sole oltre ad avere un impatto benefico sull’umore è anche essenziale per l’assorbimento della vitamina D. L’esposizione solare appresenta infatti la fonte principale di assunzione di questa preziosa vitamina in grado di rendere le ossa più forti e sane, proteggendole da fratture o dallo sviluppo di patologie come ad esempio l’osteoporosi. Nel caso invece della dermatite seborroica, come sottolineato dalla dottoressa, funge da immunomodulante per cui questa eruzione della cute può manifestarsi con più determinazione nella stagione autunnale e placarsi nel periodo estivo.

Quali sono le cause della dermatite seborroica

«La dermatite seborroica è riferibile in prima ipotesi ad un lievito che vive normalmente sulla nostra pelle, la Malassezia Furfur. Questo, in condizioni di debilitazione del sistema immunitario, stress e conseguente aumento del cortisolo, si trasforma nella sua variante patogena. Nutrendosi del nostro stesso sebo e rilasciando materiali di scarto sulla pelle, la Malassezia genera infiammazione, seborrea, prurito ed eritema e la desquamazione ne è manifestazione».

La nostra pelle infatti ospita funghi e sebo (che viene prodotto naturalmente dal corpo): un mix potenzialmente insidioso proprio perché può provocare facilmente prurito, rossore, desquamazione, mettendo in moto un vero e proprio circolo vizioso. In più, stress e ansia non rendono le cose più semplici, anzi proprio come in questo caso, possono rappresentare un fattore di rischio.

Quali sono i sintomi della dermatite seborroica

Il consulto con uno specialista è determinante per avere una diagnosi dell’effettiva presenza di dermatite seborroica. Tuttavia, ci sono sintomi evidenti che possono farci capire se abbiamo a che fare con questa eruzione cutanea.

«La dermatite seborroica si manifesta con aumento del sebo e fine desquamazione localizzata ai bordi dei capelli, agli angoli del naso, alle sopracciglia e al torace. La superficie cutanea appare untuosa, ingrigita, talora pruriginosa e fortemente irritata. Negli uomini, anche la regione della barba appare notevolmente desquamante sino a spaccarsi, favorendo, quindi, la penetrazione di batteri».

In genere, la dermatite seborroica si manifesta in modo graduale con desquamazione secca o grassa, che può essere accompagnata da una sensazione pruriginosa e di bruciore. Diversamente da quelli che si pensa, questa condizione non comporta la perdita di capelli; tuttavia potrebbe svilupparsi la forfora, un sintomo che specie se presente in modo moderato, può causare disagi a livello sociale.

In fase avanzata invece, la dermatite seborroica si manifesta con delle protuberanze desquamate dal colore rossastro e giallastro. Può peggiorare con fattori di rischio come lo stress, i cambi di stagione, un sistema immunitario debole.

Quando questa infiammazione cutanea colpisce i neonati si parla di crosta lattea, caratterizzata dalla formazione di croste di colore giallastro di moderato spessore. È possibile eliminarle utilizzando uno shampoo dedicato e dalla formulazione delicata (adatta ai più piccoli), da risciacquare con abbondante acqua. Aiutandosi poi con un panno o una spazzola, si possono rimuovere le squame ammorbidite e risciacquare. In genere, la crosta lattea scompare nell’arco di alcune settimane o mesi.

Un altro tipo di dermatite che può interessare i neonati è quella da pannolino. In questo caso il contatto della pelle (già di per sé molto delicata) con feci e urine per diverso tempo può provocare uno stato infiammatorio.

Quali sono i fattori di rischio della dermatite seborroica

Al di là dell’azione del lievito Malassezia, possono esserci delle condizioni mediche o dei fattori che innescano la dermatite seborroica, tra cui:

  • La depressione;
  • I disturbi alimentari;
  • Il morbo di Parkinson;
  • La psoriasi;
  • L’infezione da HIV;
  • L’acne;
  • La rosacea;
  • I cambiamenti ormonali;
  • Alcuni detergenti aggressivi;
  • alcuni farmaci;
  • il cambio di stagione o in generale le temperature fredde.

Quali sono i trattamenti della dermatite seborroica

«In una prima fase, della durata di circa 10 giorni, è preferibile utilizzare lozioni e shampoo antiinfiammatori steroidei. Successivamente sono consigliate formulazioni shampoo con antifungini, sostanze seboregolatorie, oppure lozioni e detergenti con alto contenuto di alukina, un eccellente antiinfiammatorio non cortisonico. La seborrea cutanea viene controllata con emulsioni contenenti ciclopirox olamina e booster di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti. Per ottenere effetti terapeutici più duraturi risulta fondamentale abbinare alla terapia topica, degli integratori ad elevato contenuto di biotina e zinco e probiotici che ripristinino la normale flora batterica cutanea».

I trattamenti possibili sono finalizzati alla cura della sintomatologia, poiché come abbiamo visto, questa patologia, seppure non contagiosa, può ripresentarsi ciclicamente. Gli shampoo (contenenti diversi principi attivi, in base alle esigenze) vengono impiegati per tenere sotto controllo l’azione del Malassezia e la forfora. Il prurito può essere ridotto con l’applicazione di corticosteroidi, lì dove lo shampoo non ha avuto effetto. I corticosteroidi forti però non possono essere impiegati sul volto.

Quali sono i rimedi da adottare in caso di dermatite seborroica

La dermatite seborroica può essere tenuta sotto controllo seguendo tutti i giorni alcuni accorgimenti che influiscono sul benessere dei capelli, come:

  • rimuovere le squame dopo averle ammorbidite. Per farlo, è possibile optare per un olio naturale come quello d’oliva. Lasciare agire per un po’, dunque procedere spazzolando in modo delicato per facilitare la rimozione delle squame e infine, lavare i capelli;
  • risciacquare abbondantemente i capelli, avendo cura di eliminare ogni traccia di prodotto;
  • evitare i prodotti che contengono alcol poiché potrebbero favorire una riacutizzazione dei sintomi;
  • non usare gel, lacche, spume, per modellare i capelli, almeno fino a quando ci si trova in fase acuta;
  • applicare una crema topica che faccia al caso, dietro indicazione del dermatologo o del farmacista;
  • detergere in modo delicato le palpebre, se queste presentano squame. Il trattamento va ripetuto ogni giorno e ci si può aiutare con un batufolo di cotone o con un panno delicato e caldo;
  • prendersi cura della barba. I peli che la costituiscono possono favorire lo sviluppo della dermatite seborroica anche in questa area del viso. Meglio mantenere la zona rasata o ben detersa.

Quali sono in media i tempi di guarigione

Una delle domande più frequenti dopo aver ricevuto un’effettiva diagnosi di dermatite seborroica e relativo trattamento è: quali sono i tempi di guarigione? Anche in questo caso, la dottoressa ci spiega quali sono i risultati che si possono ottenere con una terapia personalizzata.

«Non esiste una guarigione definitiva alla dermatite seborroica: può essere infatti controllata ma non eliminata. Questa è la prima consapevolezza che il paziente deve raggiungere. Con i trattamenti indicati si osserva un netto miglioramento già ad una settimana dall’inizio della terapia. Il massimo beneficio si raggiunge a distanza di un mese» conclude l’esperta.

Come prevenire la dermatite seborroica

Non è possibile prevenire questa condizione, perché la maggior parte delle volte concorrono fattori che non possiamo controllare. Nonostante ciò, si possono adottare dei piccoli accorgimenti per salvaguardare la salute del cuoio capelluto e ridurre le recidive. Ecco come comportarsi:

  • osservare i sintomi per capire cosa innesca l’infiammazione;
  • testare diversi prodotti, andando alla ricerca di quello più efficace per la propria condizione. Potrebbero infatti essere necessari diversi test prima di trovare quello giusto;
  • impiegare uno shampoo che contenga principi attivi come lo zinco piritone, l’acido salicilico, il ketoconazolo 1%, il solfuro di selenio;
  • gestire il più possibile le situazioni di stress. Ci sono diversi modi per farlo tra cui mettere in pratica delle tecniche di respirazione, trascorrere del tempo in mezzo alla natura, fare una passeggiata, svolgere uno sport (ad esempio lo yoga), tenere un diario con i propri pensieri;
  • mantenere il cuoio capelluto ben deterso, lavando i capelli quando necessario;
  • non esagerare con i lavaggi;
  • impiegare acqua tiepida, non troppo calda, perché non solo aggredisce la pelle, ma lascia i pori aperti;
  • non scegliere detergenti per la cute troppo sgrassanti;
  • non applicare troppi prodotti per lo styling;
  • moderare l’utilizzo di piastre, ferri e phon.

Come abbiamo visto quindi, la dermatite seborroica pur presentando una sintomatologia chiara (ma anche fastidiosa), può essere trattata in modo efficace con prodotti ad azione antinfiammatoria e antifungina. In questo modo si va ad agire direttamente sul fungo e in generale sulle cause e sui sintomi, riducendo l’irritazione e regolando l’eccessiva produzione di sebo.

Fonti bibliografiche: