Chirurgia estetica, cinque regole per un trattamento su misura

Prima di sottoporvi a un intervento di chirurgia estetica, assicuratevi su chi esegue il trattamento: le 5 regole per procedere in sicurezza

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

A leggere tutto quanto la rete e l’informazione propongono c’è davvero da sentirsi in imbarazzo. Le regole per scegliere dalle rughe alla perdita di tono cutanea, dalle palpebre rilassate alle occhiaie, oggi la medicina rigenerativa può aiutare anche chi vuole sottoporsi a trattamenti di medicina estetica. Le applicazioni sono molte e l’impiego di materiali biologici avanzati come il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) o di tecniche come il lipofilling con cellule staminali adipose consente di rigenerare e ringiovanire i tessuti, con buoni risultati.

Ma ci vuole attenzione: la raccomandano gli esperti presenti Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE). È sempre importante rivolgersi a specialisti qualificati e rifuggire da chi, sull’onda dell’entusiasmo per queste nuove tecniche, le applica in modo improprio facendo correre rischi ai pazienti. Proprio per aiutare i cittadini a identificare medici estetici competenti, gli esperti SICPRE hanno diffuso 5 semplici regole per riconoscere di chi ci si può fidare per un trattamento estetico.

Un campo davvero vasto

“Per medicina rigenerativa si intendono numerose procedure che hanno in comune la capacità di stimolare l’attività metabolica dei tessuti e quindi favorirne un ringiovanimento – spiega Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli e presidente del congresso SICPRE. Può essere perciò applicata per contrastare l’invecchiamento di pelle e tessuti, per “riempire” i volumi che perdono tono o per rimodellarli, con risultati anche molto buoni se viene usata nel modo corretto: questo ha portato la medicina rigenerativa a diventare la nuova frontiera dell’estetica e a essere molto diffusa, ma anche a impieghi impropri da parte di chi non ha le competenze necessarie e/o sufficienti a gestire i pazienti”.

L’importante è ricordare che si parla di un settore in crescita esponenziale. Si stima che il ricorso a questi approcci sia in continuo aumento e sia cresciuto di almeno il 50% negli ultimi 10 anni, con il record toccato nel 2021 con circa 30 mila procedure di medicina rigenerativa. “Il rischio, rivolgendosi a chi non ha le competenze per erogare trattamenti che sono in tutto e per tutto prestazioni mediche, è andare incontro a eventi avversi e complicanze che possono essere anche gravi, se per esempio gli interventi non vengono condotti in condizioni di sicurezza – ribadisce l’esperto”.

Non bisogna mai dimenticare che gli interventi di medicina rigenerativa estetica sono pratiche mediche e soprattutto devono essere necessariamente personalizzate per poter dare i migliori risultati. Per questo “è indispensabile diffidare di chiunque proponga sempre a tutti lo stesso tipo di trattamento o ne abbia a disposizione uno soltanto, buono per qualunque richiesta: la medicina rigenerativa estetica è un approccio in cui è necessaria una personalizzazione estrema, indispensabile per esempio quando si va a estrarre tessuto adiposo da specifiche aree del corpo per procedere a un lipofilling in un’altra zona, strategia che rende evidentemente essenziale un attento studio del singolo caso – fa sapere l’esperto”.

Come riconoscere a chi fare affidamento

Gli esperti SICPRE hanno predisposto semplice regole per aiutare il cittadino a riconoscere i professionisti a cui affidarsi in serenità, di cui fa parte per esempio anche l’invito a non farsi attirare dai prezzi eccessivamente bassi: si tratta di trattamenti che richiedono professionisti, materiali e strutture dove avviene la somministrazione che non possono essere a basso costo, pena uno scadimento pericoloso della qualità delle prestazioni.

Si tratta di poche e semplici indicazioni, essenziali però per evitare di finire nelle mani sbagliate per trattamenti che non sono una panacea a zero rischi, ma vere e proprie procedure mediche. Ecco, in sintesi, cosa propongono i consigli degli specialisti.

  1. Essere certi che ci si affida ad uno specialista in chirurgia plastica ed estetica, meglio ancora se socio di una Società scientifica di riferimento nel settore
  2. Informarsi sul luogo in cui vengono erogati i trattamenti. Debbono essere strutture certificate, che rispondono a requisiti di sicurezza e igiene adeguati.
  3. Attenzione a non sentirsi proporre lo stesso trattamento per qualsiasi indicazione e a tutti i pazienti e a non sentirsi offrire un solo tipo di strategia. E’ fondamentale la personalizzazione dell’approccio caso per caso.
  4. Occhio ai prezzi troppo bassi: occorre sapere che il professionista è competente, sceglie materiali di qualità e opera in strutture che implicano costi di gestione non irrisori.
  5. L’esperto non si “vende” su internet o sui social pubblicizzando risultati miracolosi.