Re Carlo, abdicazione o Regency Act: regno al bivio dopo la diagnosi di cancro

L’abdicazione in favore di William o il potere nelle mani di Camilla con il Regency Act: le due opzioni di Re Carlo

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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La monarchia britannica non è mai stata così fragile. Il figlio della defunta Elisabetta, Andrea, è oggetto di turpi scandali. Il secondo genito dell’attuale re, Harry, è ormai estraneo al palazzo. La consorte dell’erede al trono è ricoverata in ospedale da settimane, nella speranza non sia nulla di grave. Sono preoccupanti eccome, invece, le condizioni di salute di Re Carlo, affetto da un cancro. E ci si chiede cosa ne farà della Corona, se la lascerà al figlio con un po’ di anticipo su quanto previsto, con l’abdicazione, o cederà il potere – temporaneamente – alla moglie con un Regency Act.

Re Carlo, ipotesi abdicazione

Anziano e malato, il Re potrebbe scegliere di far qualcosa che in Inghilterra non si fa più da quasi cento anni: abdicare. Così come, meno di un mese fa, ha scelto di fare l’ottantatreenne sovrana Margherita di Danimarca che, stanca e in là con gli anni, ha scelto di cedere prematuramente il posto al figlio Frederik. “Anche re Carlo dovrebbe abdicare – aveva scritto in quell’occasione il Guardian – invecchiare non deve essere di certo un limite, ma l’età è qualcosa che non si può negoziare. Certo, si merita una reggenza sostanziale, dopo aver aspettato così tanto. Ma non fino alla sua morte. William è capace e pronto a prendere il suo posto”.

Dello stesso parere era anche il biografo reali Phil Dampier che, a inizio anno, aveva ipotizzato un’abdicazione del Re entro 5 anni: “Se dovesse avere problemi di salute o credesse che sia il momento giusto, potrebbe lasciare il trono a William”. La madre di Carlo, spiegava Dampier, non poteva concedersi la “pensione” perché, nel suo caso, abdicare sarebbe stato considerato un atto sconveniente e la ragione è da ricercarsi nel 1936.

L’ultima abdicazione nel regno britannico

“Sua madre Elisabetta non poteva farlo, perché suo padre Giorgio VI diventò re dopo l’abdicazione del fratello, e dunque era qualcosa da non ripetere. Ma i tempi cambiano” ha scritto Dampier in merito a una possibile abdicazione di Elisabetta, che diventò la sovrana più longeva al mondo con oltre 70 anni di regno. E lo diventò proprio grazie a un’abdicazione.

L’ultima volta che un reale rinunciò al trono d’Inghilterra fu il 1936, quando Edoardo VIII preferì sposare l’attrice americana Wallis Simpson (divorziata, il che all’epoca comportò uno scandalo) al diventare monarca. Al suo posto, salì sul trono il fratello, Giorgio VI, protagonista del noto film Il discorso del Re, nonché padre di Elisabetta II, che ne prese regolarmente il posto il 6 febbraio del 1952.

Nel caso fosse Carlo ad abdicare, il suo posto passerebbe al primogenito William, al primo posto nella linea di successione al trono. Il nuovo erede più diretto diventerebbe il principino George e, a seguire, la principessa Charlotte, il principe Louis, il Duca di Sussex Harry, il principe Archie, la principessa Lilibet e, infine, il Duca of York Andrea.

Camilla e l’opzione Regency Act

L’abdicazione non è l’unico scenario possibile. In caso di cattiva salute del monarca potrebbe infatti attuarsi anche l’opzione del cosiddetto Regency Act, che si attiverà se, ad esempio, il Re dovesse diventare incapace di parlare o muoversi a casa di una malattia. Regency Act è una norma, aggiornata nel 2002, che disciplina proprio questo genere di emergenze.

Con il Regency Act sono i Counsellors of State, i “consiglieri di stato”, a fare le veci del re. E fu proprio Carlo, dopo la morte di Elisabetta II, a chiedere al Parlamento la possibilità di aggiornare la lista dei Counsellors of State. Tra loro troviamo, naturalmente, il principe William, ma del potere spetterebbe in questo caso anche a Camilla, seppur per lei non sia in alcun modo possibile aspirare alla Corona. Qualificati al disbrigo degli affari reali sarebbero anche la sorella Anna e il fratello minore Edoardo, nonché la nipote Beatrice di York.

Fu Carlo in persona a chiedere che anche i fratelli minori fossero inseriti nella lista dei suoi consiglieri più stretti, per fare le veci di Harry e del duca di York Andrea che, nei fatti, sono estranei alle questioni di Buckingham Palace e difficilmente interessati a prendersi cura della monarchia. Seppur, proprio nelle ultime ore, Harry si sia messo in volo per raggiungere al più presto il padre malato a Londra.