Harry a processo, finisce male: procedure illegali, cosa rischia

Finisce male la battaglia legale di Harry contro Buckingham Palace e la stampa britanniche. Il giudice: "Accuse intrinsecamente improbabili"

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Finisce male anche la battaglia legale che Harry ha intrapreso contro i media britannici. Le sue accuse di spionaggio e intercettazioni telefoniche illegali mosse contro il Sun e il News Of The World sono state respinte come “non plausibili” e “intrinsecamente improbabili”. E il Palazzo finalmente tira un sospiro di sollievo. Mentre il Principe precipita sempre più nel baratro.

Harry, la sua vita va a rotoli

Dunque una nuova sconfitta per Harry. La sua vita sembra proprio andare a rotoli. Ogni certezza si sgretola e tutto quello che prova a fare finisce in rovina. A cominciare dagli affari coi debiti che salgono a milioni di dollari, così si vocifera nell’ambiente, contratti non rinnovati o rinnovati parzialmente. Per non parlare della sua vita privata che è un disastro. La fine del matrimonio con Meghan Markle è palese, i due stanno insieme solo per convenienza e perché un divorzio in questo momento sarebbe un disastro finanziario ma soprattutto rovinoso per i figli.

Si dice che la coppia stia cercando una nuova casa a Malibu più isolata dell’attuale villa di Montecito, ma le vere ragioni pare siano altre, ossia che i vicini non li sopportano più e che essendo pieni di debiti hanno bisogno di monetizzare vendendo la proprietà. Nel frattempo Meghan è divisa tra la politica e il cinema con la presunta nuova proposta di girare il sequel della Guardia del corpo con Kevin Costner.

Harry, respinte in tribunale le sue prove contro il Palazzo

A tutto questo ora si aggiunge la beffa dell’Alta Corte inglese che ha respinto le prove principali su cui si basavano le accuse di Harry contro il Sun e l’ormai defunto News Of The World. Accuse che per altro colpivano direttamente anche Buckingham Palace. Infatti, il secondogenito di Carlo e Diana ha dichiarato in tribunale di essere stato vittima di intercettazioni telefoniche illegali e di essere stato pedinato da investigatori pagati dai media britannici con la connivenza del Palazzo che si sarebbe accordato con gli editori per spiarlo e per far trapelare sui giornali notizie private su di lui.

Come dire che suo padre e sua nonna hanno tramato contro di lui, per non si sa bene quale ragione, dato che sulla stampa Harry fin da ragazzo ha fatto sempre una pessima figura, macchiando di conseguenza il buon nome della Famiglia Reale e l’immagine della Monarchia. Ma Harry è talmente convinto del complotto, ossia che era stato fatto un “accordo” segreto tra i giornali e la Famiglia Reale, presumibilmente autorizzato dalla Regina Elisabetta, da denunciarlo in tribunale. E ancora una volta è stato smentito su tutti i fronti.

Infatti il giudice Fancourt ha bollato questo come “non plausibile” e “intrinsecamente improbabile” l’accusa di Harry e le prove che ha portato a supporto. Ha argomentato che vi era una “mancanza di credibilità” intorno alle affermazioni di Harry, che sono supportate solo da prove tratte dalla sua stessa dichiarazione di testimone “vaga e limitata”. Così come insostenibile è l’accusa di intercettazioni telefoniche illecite fatte secondo Harry dal Sun.

I legali dell’editore britannico hanno così commentato la sentenza del giudice: “Il giudice, il signor Fancourt, ha ritenuto che le affermazioni del Duca del Sussex in relazione al presunto “accordo segreto” [tra il Sun e Buckingham Palace] non fossero plausibili o credibili. È abbastanza chiaro che non c’è mai stato alcun accordo del genere ed è solo un’invenzione del Duca”.

Infine per quanto riguarda le intercettazioni, gli avvocati del Sun hanno così dichiarato: “Il giudice Fancourt ha poi respinto le accuse di intercettazione telefonica mossa dal Duca sia contro il News of the World che contro il Sun sulla base del fatto che l’accusa era stata presentata troppo tardi. Ciò riduce sostanzialmente la portata della sua pretesa legale. L’esatta natura e portata di qualsiasi processo del resto sarà oggetto di ulteriori udienze”.