Matrimoni, in arrivo nuove regole: cosa si potrà fare

Dalla figura del Covid manager alla distanza tra i tavoli e il numero degli invitati: le regole sui matrimoni che potrebbero diventare ufficiali a metà maggio

Il mese di maggio è tradizionalmente quello in cui riparte la stagione dei matrimoni, ma per la seconda volta questo periodo è contraddistinto ancora da incertezze e dubbi su come e se si potrà organizzare un ricevimento.

Secondo quanto si legge sul sito del governo, in base all’attuale decreto, in zona gialla “le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le rispettive confessioni”.

Qualche dubbio riguarda i festeggiamenti successivi al rito (civile o religioso che sia). Ora che i ristoranti sono aperti niente vieterebbe la possibilità di organizzare un pranzo, rispettando le misure stabilite, secondo cui attualmente si può stare solo all’aperto (mentre dall’1 giugno riapriranno anche i locali al chiuso).

Stando a quanto si legge sul Corriere sella Sera, però, il governo starebbe pensando a nuove regole, più chiare e definite, su spinta anche delle organizzazioni del settore che chiedono date certe per le ripartenze. Al momento date certe non ce ne sono, anche se si ipotizza che il 15 giugno possa essere quella decisiva per la ripartenza anche delle feste di matrimonio (sempre e solo in zona gialla).

Il prossimo 15 maggio si riunirà il Cts e il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è già sbilanciato sul futuro: “Da metà maggio potremo procedere con ulteriori riaperture, penso ad esempio a coloro che organizzano matrimoni che al momento sono quelli più indietro rispetto alle riaperture. La cosa importante è avere una tabella di marcia, non si può dare una data, però si può dire che le vaccinazioni stanno andando molto bene e arrivati a un certo target riusciremo a fare le cose. È importante dare una scaletta di riaperture come abbiamo fatto nell’ultimo decreto”.

Gli operatori del settore hanno già proposto un protocollo per la riapertura, che a quanto pare sarebbe già stato recepito dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a fine aprile: si aspetta dunque solo il via libera del Comitato tecnico scientifico.

Ecco quindi riassunte le regole principali previste nel protocollo e che potrebbero diventare presto ufficiali.

Matrimoni, arriva il Covid manager

Secondo il protocollo, tra i dipendenti del locale o dell’azienda che organizza il matrimonio andrà individuata una persona che avrà il ruolo di Covid manager, che sarà responsabile del rispetto delle regole da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura. Dovrà esserci un Covid manager ogni 50 invitati, che dovrà anche avere la lista dei partecipanti (tra ospiti e addetti ai lavori) in modo da poter favorire il tracciamento qualora si verificassero delle positività nei 14 giorni successivi all’evento. Al momento, secondo il protocollo, non è previsto un numero massimo di invitati, che andrà visto di volta in volta sulla base della capienza del locale a seconda del distanziamento tra i tavoli.

Matrimoni, le regole per gli invitati

Per poter partecipare alla festa gli ospiti dovranno consegnare un’autocertificazione che attesti la presa visione del protocollo, il mancato contatto con persone positive nei 14 giorni precedenti e l’assenza di sintomi o febbre.

Una volta arrivati al locale dovranno sottoporsi al controllo della temperatura e, qualora utilizzino un guardaroba, riporre gli indumenti e gli oggetti personali in appositi sacchetti porta abiti.

La mascherina sarà obbligatoria per tutti – compresi gli sposi – negli spazi al chiuso (eccetto quando seduti al tavolo) e all’aperto qualora non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.

Matrimoni, le regole per il banchetto

Nel protocollo si stabilisce che la distanza debba essere di almeno due metri, considerato l’ingombro delle sedie e il passaggio degli addetti al servizio. Le sedute devono garantire una distanza interpersonale di almeno un metro, fatta eccezione per i tavoli composti da persone conviventi. Come detto, la distanza tra i tavoli è fondamentale per individuare il numero massimo di invitati.

Per quanto riguarda la tipologia di banchetto, sarà possibile organizzare una modalità a buffet, ma solo mediante la somministrazione da parte di personale incaricato: è esclusa quindi la modalità self-service (che resta consentita solo in caso di prodotti confezionati monodose).

È consigliata, inoltre, l’adozione di menu unico al tableau marriage e/o menù individuali ad uso esclusivo dell’ospite (per evitare il passaggio dello stesso), al fine di ridurre il servizio del personale di sala ai tavoli. Salse, pane, cracker, grissini potranno essere somministrati agli ospiti in forma non confezionata, ma servita direttamente con utilizzo di pinze (come di solito già si fa).

Matrimoni, le regole per la festa

I gruppi musicali dovranno essere distanziati dal pubblico di almeno tre metri, a meno che non siano presenti barriere antidroplets. Per spostarsi dovranno utilizzare la mascherina.

Resta vietato, almeno in questa prima fase in zona gialla, il momento del ballo, che si suppone sarà consentito solo nelle Regioni che passeranno alla zona bianca.

Infine, la consegna delle bomboniere: dovranno essere gli sposi a distribuirla personalmente agli invitati dopo aver utilizzato igienizzanti per le mani.