Diana avrebbe 61 anni: cosa accadde veramente a Palazzo la notte che morì

Lady Diana avrebbe compiuto 61 anni. A oltre due decadi dalla morte, emergono i dettagli di quello che accadde tra Carlo e la Regina la notte del tragico incidente

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Lady Diana avrebbe compiuto 61 anni. Era nata infatti il primo luglio 1961. Nonostante abbia vissuto solo 37 anni, il suo ricordo resta indelebile e il suo mito intramontabile è continuamente celebrato tanto che sta per uscire un nuovo documentario su di lei, The Princess. Di lei si è detto praticamente tutto, ma ancora molti sono i dettagli che sfuggono sulla sua vita e la sua morte, come quello che accadde veramente a Balmoral la notte tra il 30 e il 31 agosto 1997 quando Carlo e la Regina furono informati del tragico incidente della Principessa.

I 61 anni di Diana

Per i 61 anni di Diana non ci sono celebrazioni speciali, William e Harry ricorderanno la madre in forma privata. Nel 2021, in occasione del suo sessantesimo, i due fratelli si ritrovarono a Londra per inaugurare a Kensington Palace la statua a lei dedicata, in un clima teso e incandescente.

Ma se questo è un compleanno più dimesso, Lady D continua a far parlare di sé e nuovi dettagli emergono sulla sua tragica scomparsa. Il Daily Mail infatti ha pubblicato un resoconto di quello che successe veramente la notte in cui la Principessa fu coinvolta nell’incidente automobilistico a Parigi in cui perse la vita nel Castello di Balmoral, in Scozia, dove si trovavano la Regina Elisabetta e Carlo.

Ci si è sempre concentrati sulle testimonianze dei primi soccorritori e sulle ultime parole che avrebbe pronunciato la Principessa quando fu estratta dalle lamiere dell’auto accartocciata sotto il ponte dell’Alma, ma poco si sa delle reazioni del suo ex marito della Sovrana alla notizia dello schianto.

Diana, cosa accadde a Palazzo nella notte in cui morì

La prima telefonata sull’incidente di Diana arrivò a Robin Janvrin, il vicesegretario privato della Regina , all’una del mattino. Era dell’ambasciatore britannico in Francia che aveva solo notizie imprecise. La Principessa era ferita ma nessuno sapeva ancora quanto gravemente. Janvrin telefonò immediatamente alla Regina e a Carlo per avvisarli dell’accaduto. I due stavano dormendo al Castello di Balmoral.

Nel frattempo lo staff del Principe fu svegliato e informato dei fatti dalla stampa scandalistica che aveva informazioni più precise dell’ambasciatore. Quindi Carlo seppe prima della Regina che Dodi Al-Fayed, il presunto fidanzato della Principessa, era morto. In quel momento però Diana era ancora viva.

In quella notte emerse il vero rapporto tra Carlo e la Regina. Erano a pochi metri di distanza, ma non si parlarono né per discutere dell’accaduto e di come poterlo gestire né per sostenersi in un momento così drammatico.

L’unica persona che diede conforto al Principe in quella notte fu Camilla che si trovava a centinaia di chilometri di distanza, nella sua casa vicino a Chippenham, nel Wiltshire. Quella notte Carlo chiamò anche altri amici. Nel frattempo il suo staff s’informò per organizzare il viaggio a Parigi e permettergli di andare in ospedale da Diana. Il modo più veloce sarebbe stato usare un aeroplano della flotta aerea della Regina ma occorreva il permesso diretto di Sua Maestà e il vicesegretario di Carlo dubitava che sarebbe arrivato. La discussione divenne “accademica” perché alle 3.45 arrivò la notizia della morte di Diana.

Morte Diana, la telefonata a Camilla

Nessuno se lo aspetta, la Principessa non sembrava grave, non aveva ferite profonde visibili. Carlo ne fu sconvolto e nuovamente si rivolse a Camilla. I due rimasero al telefono per molte ore. Il Principe era consapevole di come avrebbe reagito il popolo: lo avrebbero biasimato e la Monarchia avrebbe potuto finire lì. In effetti ci andò molto vicino.

Poi il suo pensiero andò ai bambini, William e Harry. Era terrorizzato all’idea di dire loro che la madre era morta. Fu la Regina a prendere la decisione di lasciarli dormire e di comunicare loro dell’accaduto l’indomani.

Il resto è storia: migliaia di persone che si riversarono nelle strade di Londra e davanti a Buckingham Palace per ricordare Diana, la Regina che tocco il fondo del gradimento perché si rifiutò fino all’ultimo di rientrare a Palazzo, l’indecisione sui funerali della Principessa, la pena di William e Harry adolescenti di dover seguire il feretro della madre davanti a milioni di persone che segnò per sempre le loro vite.