Ho trovato mia figlia e il suo ragazzo nel mio letto!

I gentori tornano all'improvviso e sorprendono nel loro letto la figlia con il fidanzato, abbracciati e addormentati. Arrabbiarsi non serve: bisogna invece ristabilire le regole

Foto di Marina Mannino

Marina Mannino

Giornalista

Laureata in Lettere, è stata la caporedattrice di una famosa rivista per ragazze e ha lavorato nella produzione musicale. Scrive per diverse testate e per DiLei si occupa di test sulla personalità, della rubrica #segretidelcuore e scrive articoli per la sezione DiLei GirlZ.

Mia figlia 16enne è fidanzata da circa un anno con un coetaneo che frequenta molto spesso la nostra casa. Lo scorso weekend mio marito ed io ci siamo regalati un soggiorno in agriturismo per staccare un po’ la spina. Quando siamo rientrati, la domenica sera, siamo rimasi di sasso: nostra figlia e il suo ragazzo dormivano abbracciati nel nostro letto, poco vestiti. Mio marito ha iniziato a urlare contro di lei e ancora di più contro il suo fidanzato, che è scappato via. Io mi sono messa a piangere. Ora nostra figlia non ci parla più. Cosa abbiamo sbagliato? Donatella

Fare l’amore col proprio ragazzo furtivamente, segretamente, è un passaggio classico dell’adolescenza. Ci siamo passate tutte, da teenager. E tutte abbiamo cercato, col nostro boyfriend, un posto adatto: la spiaggia, un prato, la macchina, casa di amici e, ammettiamolo, anche casa nostra, attente a non lasciare traccia di ciò che era avvenuto. E ora che ci troviamo dall’altra parte della barricata, cerchiamo di dare un senso al “colpo al cuore” che abbiamo avuto nel sorprendere i piccioncini.

Un posto sicuro

È vero, i due ragazzi hanno “violato” il sacro territorio del nostro talamo, ma perché lì si sono sentiti protetti, al sicuro. Era il lettone di mamma e papà, dove non può succedere nulla di male. Il posto ideale, insomma, per giocare a fare gli sposini: magari prima si sono anche cucinati qualcosa e poi si sono accoccolati sul divano a vedere una serie in tv. Ok, siamo arrabbiate, ma quanto è accaduto ci fa anche tenerezza. E sotto sotto siamo sollevate all’idea che, invece di un orrendo tugurio o una fratta isolata la giovane coppia abbia scelto casa, che significa sicurezza e comfort.

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Ma per il bene della nostra dolce sedicenne è meglio che riacciuffiamo qualcosa che forse ci era sfuggito. Ovvero il senso del “questo sì, questo no”, che fa arrabbiare gli adolescenti e che mette alla prova la solidità della nostra risolutezza. È giusto tenere il punto sulla contrarietà al fatto che i ragazzi abbiano superato i limiti: dovremmo cercare di mantenere qualche “no” nella loro giovane vita, perché senza un divieto da infrangere un adolescente non farà mai l’impresa di saltare la barriera. Trasgredire ad una regola fa parte del processo di crescita. Ristabiliamo qualche paletto, definendo un’area di rispetto. È così che l’amore, il sesso, l’autonomia, la responsabilità, la libertà diventano mete da conquistare e da proteggere, assumendo un grande valore.

Limiti da ribadire

Spieghiamo alla figlia ammutolita dal risentimento (e da un filino di vergogna!) che non abbiamo nulla in contrario a che lei abbia rapporti, purché protetti e consapevoli, ma non nella nostra stanza e comunque non sotto il nostro naso. Rassicuriamola sul fatto che le vogliamo bene e siamo sempre pronte ad ascoltarla e a supportarla. E che l’ira di suo padre era pura gelosia di un uomo innamorato di sua figlia. “Sono felice se tu sei felice” diciamole prendendola per mano. Una frase e un gesto che commuoverà il suo rude cuore di adolescente e che le farà capire che noi siamo sempre dalla sua parte.

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E se il suo boy sgattaiola in camera sua la sera tardi e fila via all’alba? E dai, facciamo finta di non averlo visto…