Il desiderio sessuale aumenta in primavera e in estate, ecco perché

L’esposizione al sole e alla luce favorisce la produzione di testosterone e altri ormoni che determinano il livello di libido e desiderio sessuale. Gli uomini però sono meno sensibili delle donne.

Foto di Alfonsa Sabatino

Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Non ci sono dubbi sul fatto che l’arrivo della primavera e poi dell’estate migliori l’umore, la socialità e anche il desiderio sessuale. I responsabili sono sempre gli ormoni, la cui produzione è condizionata dall’esposizione alla luce e al sole. Un esempio? Durante i mesi estivi, il corpo vive un picco di produzione di GH, chiamato anche ormone della crescita, e di testosterone, l’ormone che invece regola il piacere e il desiderio sessuale. Al contrario, si riduce drasticamente la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Questo cambiamento fisiologico comporta un approccio completamente diverso alla vita e all’altro, condizionando (in meglio) le relazioni sociali e sessuali, oltre al benessere individuale.

Come ci condiziona la luce solare

“La luce è fonte di vita”, scrivono i professionisti di Auxologico, una Fondazione no profit riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). “Durante l’inverno si osserva una maggiore produzione di cortisolo, ormone che favorisce l’accumulo di grasso corporeo. Questo processo ha una duplice funzione: agisce come isolante dal freddo ma anche come riserva energetica”. Di contro il cortisolo è l’ormone dello stress, della chiusura, della fuga, che poco ha a che vedere con l’apertura dell’amore e della sessualità.

“Nei mesi estivi, invece, i livelli di cortisolo si abbassano notevolmente. La luce solare attiva la trasformazione del colesterolo in vitamina D. Si va quindi incontro a un picco di secrezione degli altri ormoni anabolici, in particolare di ormone della crescita (GH) e di testosterone, ormoni che favoriscono lo smaltimento del grasso in eccesso, e che aumentano la performance fisica, la vitalità, la creatività, l’energia”, sesso incluso. Ma la luce solare condiziona anche altre attività vitali: aumenta la produzione di serotonina, che ha un effetto antidepressivo e stimolante, abbassa i livelli di stress e induce miglioramento del tono dell’umore, e regola il ritmo sonno-veglia.

Dove sono prodotti gli ormoni del piacere

Ma quali sono gli ormoni che regolano il piacere? E dove vengono prodotti? È l’ipotalamo (una struttura del sistema nervoso centrale situata nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali) la centralina che comanda la produzione degli ormoni follicolostimolante, quelli quindi che stimolano la produzione di spermatozoi per lui e di ovocita e estrogeni per lei. Sempre l’ipotalamo richiede e stimola la produzione degli altri ormoni legati alla sfera sessuale e relazionale, come: le endorfine, molecola che determinano lo stato di benessere; la dopamina, l’ormone dell’eccitazione sessuale e dell’innamoramento; il testosterone, che regola tra le altre cose la libido e il desiderio sessuale; e l’ ossitocina, il vero ormone dell’amore.

Il desiderio cresce in primavera

Aumentando con il sole la produzione di questi ormoni, possiamo facilmente confermare un picco del desiderio sessuale nella stagione primaverile e estiva, specialmente per le donne. Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Tromsø, in Norvegia, esiste una differenza tra uomo e donna nella percezione del piacere e dell’altro nelle varie stagioni.

“Il desiderio femminile è proporzionale all’aumento della luce del sole, mentre stranamente quello maschile non segue questo meccanismo”, aveva commentato Arne Holte, uno degli studiosi norvegesi che hanno condotto la ricerca. Secondo la sessuologa Bente Træen, il desiderio maschile è più stabile di quello delle donne, che invece è più condizionato dal ciclo ormonale e dall’ambiente circostante: mentre l’uomo produce testosterone costantemente, gli ormoni femminili legati al desiderio possono essere condizionati dalle variazioni di ore di luce. Sempre secondo la ricerca, entrambi i sessi raggiungono il picco minimo del desiderio nel mese di dicembre.

Il down invernale

Esiste a tutti gli effetti una forma depressione invernale, chiamata anche SAD, seasonal affective desorder, che colpisce addirittura il 10-20% della popolazione. In generale si ha la tendenza a dormire di più, a perdere la concentrazione, ad avere desiderio di isolamento oltre ad un comune calo della libido. Sono il freddo e il grigio, la poca luce e i colori spenti, per cui aumenta la produzione di melatonina, che impigrisce il corpo, e diminuisce la serotonina, che stimola la fame e porta calo del desiderio. “L’eros in un certo senso va in letargo. A causare un calo della libido non è solo il freddo, che riduce la produzione di feromoni, gli ormoni del “richiamo sessuale”, e favorisce la vasocostrizione (gli organi sono quindi meno irrorati), ma anche una minore esposizione a luce e odori”, aveva commentato Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia dell’Istituto San Raffaele Resnati di Milano.

L’estate e la predisposizione

C’è una questione poi che va oltre la questione prettamente organica e fisiologica. Con la primavera e l’estate le giornate si fanno più lunghe e calde, si ha più piacere ad uscire, a fare festa e incontrare persone; a svestirsi anche. C’è una stimolazione visiva, che indubbiamente predispone all’altro, all’apertura e a uscire dalla routine. Non a caso i mesi estivi sono anche quelli in cui il rischio di tradimento è più alto. Diventa un ciclo per cui è difficile capire qual è la causa e quale l’effetto: gli ormoni ci permettono di essere più aperti e predisposti, oppure uscire, stare fuori e svestirci ci fa stare bene e stimola la produzione di ormoni positivi e sessuali.

 

Fonti

Auxologico

Università di Tromsø